Arbf
GAM Investments: i fondi ARBF rimborsano il 100,5% del valore medio
Entro la fine di questo mese dovrebbero essere espletati tutti i processi di pagamento ai possessori delle quote degli Absolute Return Bond (ARBF) grazie al completamento della vendita delle ultime posizioni in portafoglio
19 Luglio 2019 07:00
Per l’intera durata del processo di liquidazione Absolute Return Bond (ARBF), la priorità di GAM è stata quella di massimizzare la liquidità e il valore dei risparmi dei clienti. Oggi, a distanza di circa un anno dal controllo interno di GAM Investments dal quale erano emersi comportamenti da parte del gestore dei fondi ARBF non allineati ai protocolli di investimento, si può affermare che l’intera vicenda si stia concludendo con la vendita degli ultimi asset che porta a un controvalore rimborsato medio dei fondi ARBF pari al 100,5% del valore dei fondi a inizio liquidazione. La percentuale rimborsata, a meno di piccole variazioni finali, varia tra il 99,7% e il 101,5% a seconda del fondo.
Nei prossimi giorni i clienti investiti nei fondi ARBF riceveranno un avviso con le indicazioni del pagamento finale che è previsto entro la fine del mese, grazie al completamento della vendita delle ultime posizioni in portafoglio.
«Siamo felici di poter completare il processo di restituzione dei risparmi ai nostri clienti dei fondi ARBF nelle prossime settimane. Desideriamo ringraziarli per la pazienza dimostrata nel corso del processo di liquidazione e siamo ora totalmente concentrati sulla crescita futura, attraverso l’implementazione del nostro programma di ristrutturazione per generare valore per i clienti e gli azionisti” ha dichiarato David Jacob, ceo del gruppo, convinto che le strategie di investimento distintive di GAM Investments, insieme a una rete globale di distribuzione, consentano di essere ben posizionati per generare rendimenti interessanti per i clienti.
Quanto accaduto offre due spunti di riflessione. I risparmiatori che hanno sofferto per l’attesa, leggendo in questi mesi anche articoli scandalistici dei media che spesso non sono entrati nemmeno nel merito della vicenda alimentando solo preoccupazioni, oggi possono finalmente vedere serenamente chiusa la vicenda. Grazie all’elevato standing qualitativo del team di gestione di GAM Investments e dei processi interni di controllo per gli investimenti nel pieno rispetto delle rigorose normative svizzere, è stato possibile rimborsare complessivamente una percentuale dei risparmi tra il 99,7% e il 101,5% a seconda del fondo.
D’altra parte nei 35 anni di storia in Italia i sottoscrittori dei fondi comuni di investimento e dei comparti di Sicav non sono mai stati coinvolti in un fallimento. E’ senz’altro vero che se un fondo non fallisce ma procura un’ingente perdita al sottoscrittore dal punto di vista di un consulente o di un investitore potrebbe fare poca differenza. Tuttavia, i possessori di fondi comuni e Sicav possono contare su un ambiente che li protegge in modo senz’altro più confortevole di quanto non abbiano potuto beneficiare le molte famiglie italiane che hanno investito direttamente in azioni o in obbligazioni e che, loro malgrado, si sono ritrovate coinvolte in fallimenti senza praticamente nessuna rete di protezione ai loro risparmi. Una protezione possibile grazie alle regole che impongono la massima trasparenza in termini di investimenti in portafoglio, al ruolo della banca depositaria che garantisce la segregazione del patrimonio del fondo da quello della società di gestione e della banca che lo vende, e alla più ampia diversificazione del rischio in virtù delle centinaia di titoli in portafoglio.
PAGAMENTO FINALE ENTRO FINE MESE
Nei prossimi giorni i clienti investiti nei fondi ARBF riceveranno un avviso con le indicazioni del pagamento finale che è previsto entro la fine del mese, grazie al completamento della vendita delle ultime posizioni in portafoglio.
PRONTI A GENERARE VALORE PER I CLIENTI E GLI AZIONISTI
«Siamo felici di poter completare il processo di restituzione dei risparmi ai nostri clienti dei fondi ARBF nelle prossime settimane. Desideriamo ringraziarli per la pazienza dimostrata nel corso del processo di liquidazione e siamo ora totalmente concentrati sulla crescita futura, attraverso l’implementazione del nostro programma di ristrutturazione per generare valore per i clienti e gli azionisti” ha dichiarato David Jacob, ceo del gruppo, convinto che le strategie di investimento distintive di GAM Investments, insieme a una rete globale di distribuzione, consentano di essere ben posizionati per generare rendimenti interessanti per i clienti.
RIPAGATI DALLA PAZIENZA
Quanto accaduto offre due spunti di riflessione. I risparmiatori che hanno sofferto per l’attesa, leggendo in questi mesi anche articoli scandalistici dei media che spesso non sono entrati nemmeno nel merito della vicenda alimentando solo preoccupazioni, oggi possono finalmente vedere serenamente chiusa la vicenda. Grazie all’elevato standing qualitativo del team di gestione di GAM Investments e dei processi interni di controllo per gli investimenti nel pieno rispetto delle rigorose normative svizzere, è stato possibile rimborsare complessivamente una percentuale dei risparmi tra il 99,7% e il 101,5% a seconda del fondo.
GAM punta sull’educazione finanziaria con l’Investment Academy
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35 ANNI DI FONDI IN ITALIA SENZA NESSUN FALLIMENTO
D’altra parte nei 35 anni di storia in Italia i sottoscrittori dei fondi comuni di investimento e dei comparti di Sicav non sono mai stati coinvolti in un fallimento. E’ senz’altro vero che se un fondo non fallisce ma procura un’ingente perdita al sottoscrittore dal punto di vista di un consulente o di un investitore potrebbe fare poca differenza. Tuttavia, i possessori di fondi comuni e Sicav possono contare su un ambiente che li protegge in modo senz’altro più confortevole di quanto non abbiano potuto beneficiare le molte famiglie italiane che hanno investito direttamente in azioni o in obbligazioni e che, loro malgrado, si sono ritrovate coinvolte in fallimenti senza praticamente nessuna rete di protezione ai loro risparmi. Una protezione possibile grazie alle regole che impongono la massima trasparenza in termini di investimenti in portafoglio, al ruolo della banca depositaria che garantisce la segregazione del patrimonio del fondo da quello della società di gestione e della banca che lo vende, e alla più ampia diversificazione del rischio in virtù delle centinaia di titoli in portafoglio.