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Visa e Facebook, i solidi profitti delle carte di credito e la suggestione stablecoin
Mentre Facebook con il progetto Libra cerca di rivoluzionare i pagamenti, il business della carte di credito, dominato da Visa, mantiene ottime prospettive di crescita come si evince anche dalle trimestrali di JPMorgan e Wells Fargo
22 Luglio 2019 14:00
Mentre Facebook cerca di difendersi dalle feroci critiche sul progetto di Libra - la stablecoin per i clienti di tutto il mondo non titolari di un conto bancario - uno dei leader di mercato dei pagamenti tradizionali con carte di credito continua a prosperare. Stiamo parlando di Visa il cui titolo in Borsa ha toccato un nuovo massimo storico la scorsa settimana: la società, che insieme a Mastercard domina il mercato dei pagamenti elettronici con carte, domani dovrebbe dimostrare di godere di un ottimo stato di salute presentando conti trimestrali che, secondo gli analisti, non dovrebbero deludere e, anzi, confermare la propria leadership nel settore in cui opera.
Secondo Estimize, una piattaforma di stime finanziarie aperte che aggrega previsioni basate su analisi fondamentali da parte di esperti indipendenti, i profitti trimestrali di Visa dovrebbero attestarsi a 1,37 dollari per azione (Eps), cioè il 14% in più rispetto agli utili dello stesso periodo del 2018. Il consenso di FactSet prevede profitti per 5,8 miliardi di dollari, in rialzo rispetto ai 5,2 miliardi di dollari di un anno prima: da notare come Visa abbia battuto il consenso degli Eps di FactSet negli ultimi 14 trimestri. Dei 39 analisti censiti da FactSet che coprono le azioni di Visa, 35 esprimono un giudizio ‘buy’ (acquistare), tre optano per una valutazione ‘hold’ (mantenere) mentre soltanto un esperto raccomanda la vendita del titolo (sell).
In parallelo, le azioni del colosso delle carte di credito sono aumentate di valore in Borsa dopo sei delle ultime 10 relazioni trimestrali sugli utili della società. Il titolo Visa ha guadagnato il 36% quest'anno, che si confronta con il +16,4% del Dow Jones Industrial Average e il +18,7% dell’S&P 500.
Tra i fattori che contribuiscono a far esprimere valutazioni positive da parte degli analisti sul titolo Visa le indicazioni positive desunte dalle trimestrali dei titoli bancari. Ramsey Clark El-Assal, Research Analyst di Barclays Bank, che punta molto su JPMorgan Chase & Co. e Wells Fargo, rivela che dalle trimestrali di questi due colossi bancari Usa emergono diversi indicatori anticipatori che puntano a un contesto di consumi sano e sostenibile negli Stati Uniti: un ambiente in cui le carte di credito, il mezzo di pagamento più usato dalle famiglie statunitensi, prosperano alla grande.
Un altro esperto, Moshe Katri, Managing Director of Equity Research and Senior Equity Research Analyst presso Wedbush Securities, si aspetta invece che Visa benefici delle mega-fusioni annunciate di recente nel settore del commercio perché tali operazioni potrebbero facilitare la compagnia nell’ampliare la diffusione dei sui servizi innovativi (sicurezza, dati, velocità delle transazioni, ecc.). Il tutto senza trascurare, sempre secondo Katri, che tali trattative potrebbero accelerare la transizione ai pagamenti digitali nei mercati in via di sviluppo.
Visa intanto sta procedendo ad ampliare il proprio raggio d’azione. A giugno ha annunciato l'intenzione di acquisire servizi di token e attività di biglietteria da Rambus, e subito dopo ha reso noto che rileverà Verifi, una società che fornisce soluzioni end-to-end con protezione e gestione dei pagamenti. Si tratta, come ha riferito Trevor Williams di Jefferies, di accordi e soluzioni che confermano la spinta continua di Visa (ma anche di Mastercard) a rafforzare le capacità e i servizi a valore aggiunto nei flussi di pagamento alternativi e non basati su carte. Sempre in quest’ottica, Visa ha lanciato la sua piattaforma B2B Connect a giugno, un altro passo oltre i tradizionali pagamenti con carta. Il servizio ha l’obiettivo di intercettare i pagamenti business-to-business transfrontalieri che in genere non implicano carte di debito o di credito: l'azienda considera infatti i pagamenti B2B come un'opportunità di crescita chiave.
In ogni caso, secondo gli analisti finanziari, ai prezzi attuali il titolo Visa come pur quello di Mastercard presenta prospettive di crescita a 12 mesi dimezzate rispetto a quelle di Facebook che con Libra si è candidata al ruolo di azienda leader nei pagamenti alternativi. Infatti il titolo Visa (179,24 dollari alla chiusura di venerdì scorso) vanta un prezzo obiettivo medio da parte degli analisti di 190,42 dollari (+6,2%) mentre il titolo Mastercard (275,6 dollari) ne ha uno di 293,9 dollari (+6,6%): il titolo Facebook (198,26 dollari) viene invece accreditato di un target price medio a 12 mesi di 222,97 dollari (+12,5%). Inoltre il rapporto prezzo/utili (p/e) corrente è leggermente a favore di Facebook (29,4) rispetto a quello di Visa (37,0) e Mastercard (46,0). In caso di risultati trimestrali inferiori alle attese la potenziale punizione del mercato potrebbe risultare più severa nei confronti dei titoli dei big player delle carte di credito.
EPS STIMATI A 1,37 DOLLARI
Secondo Estimize, una piattaforma di stime finanziarie aperte che aggrega previsioni basate su analisi fondamentali da parte di esperti indipendenti, i profitti trimestrali di Visa dovrebbero attestarsi a 1,37 dollari per azione (Eps), cioè il 14% in più rispetto agli utili dello stesso periodo del 2018. Il consenso di FactSet prevede profitti per 5,8 miliardi di dollari, in rialzo rispetto ai 5,2 miliardi di dollari di un anno prima: da notare come Visa abbia battuto il consenso degli Eps di FactSet negli ultimi 14 trimestri. Dei 39 analisti censiti da FactSet che coprono le azioni di Visa, 35 esprimono un giudizio ‘buy’ (acquistare), tre optano per una valutazione ‘hold’ (mantenere) mentre soltanto un esperto raccomanda la vendita del titolo (sell).
AZIONI IN RIALZO PIÙ DEL DOPPIO DEL DOW JONES
In parallelo, le azioni del colosso delle carte di credito sono aumentate di valore in Borsa dopo sei delle ultime 10 relazioni trimestrali sugli utili della società. Il titolo Visa ha guadagnato il 36% quest'anno, che si confronta con il +16,4% del Dow Jones Industrial Average e il +18,7% dell’S&P 500.
INDICAZIONI POSITIVE DALLE TRIMESTRALI DI JP MORGAN E WELLS FARGO
Tra i fattori che contribuiscono a far esprimere valutazioni positive da parte degli analisti sul titolo Visa le indicazioni positive desunte dalle trimestrali dei titoli bancari. Ramsey Clark El-Assal, Research Analyst di Barclays Bank, che punta molto su JPMorgan Chase & Co. e Wells Fargo, rivela che dalle trimestrali di questi due colossi bancari Usa emergono diversi indicatori anticipatori che puntano a un contesto di consumi sano e sostenibile negli Stati Uniti: un ambiente in cui le carte di credito, il mezzo di pagamento più usato dalle famiglie statunitensi, prosperano alla grande.
BENEFICI DALLE MEGA FUSIONI NEL COMMERCIO
Un altro esperto, Moshe Katri, Managing Director of Equity Research and Senior Equity Research Analyst presso Wedbush Securities, si aspetta invece che Visa benefici delle mega-fusioni annunciate di recente nel settore del commercio perché tali operazioni potrebbero facilitare la compagnia nell’ampliare la diffusione dei sui servizi innovativi (sicurezza, dati, velocità delle transazioni, ecc.). Il tutto senza trascurare, sempre secondo Katri, che tali trattative potrebbero accelerare la transizione ai pagamenti digitali nei mercati in via di sviluppo.
PAGAMENTI B2B, CHIAVE DI CRESCITA
Visa intanto sta procedendo ad ampliare il proprio raggio d’azione. A giugno ha annunciato l'intenzione di acquisire servizi di token e attività di biglietteria da Rambus, e subito dopo ha reso noto che rileverà Verifi, una società che fornisce soluzioni end-to-end con protezione e gestione dei pagamenti. Si tratta, come ha riferito Trevor Williams di Jefferies, di accordi e soluzioni che confermano la spinta continua di Visa (ma anche di Mastercard) a rafforzare le capacità e i servizi a valore aggiunto nei flussi di pagamento alternativi e non basati su carte. Sempre in quest’ottica, Visa ha lanciato la sua piattaforma B2B Connect a giugno, un altro passo oltre i tradizionali pagamenti con carta. Il servizio ha l’obiettivo di intercettare i pagamenti business-to-business transfrontalieri che in genere non implicano carte di debito o di credito: l'azienda considera infatti i pagamenti B2B come un'opportunità di crescita chiave.
Conti alla Rovescia - Sistemi di pagamento innovativi
Conti alla Rovescia - Sistemi di pagamento innovativi
PER GLI ANALISTI FACEBOOK HA PIU’ SPAZIO DI CRESCITA
In ogni caso, secondo gli analisti finanziari, ai prezzi attuali il titolo Visa come pur quello di Mastercard presenta prospettive di crescita a 12 mesi dimezzate rispetto a quelle di Facebook che con Libra si è candidata al ruolo di azienda leader nei pagamenti alternativi. Infatti il titolo Visa (179,24 dollari alla chiusura di venerdì scorso) vanta un prezzo obiettivo medio da parte degli analisti di 190,42 dollari (+6,2%) mentre il titolo Mastercard (275,6 dollari) ne ha uno di 293,9 dollari (+6,6%): il titolo Facebook (198,26 dollari) viene invece accreditato di un target price medio a 12 mesi di 222,97 dollari (+12,5%). Inoltre il rapporto prezzo/utili (p/e) corrente è leggermente a favore di Facebook (29,4) rispetto a quello di Visa (37,0) e Mastercard (46,0). In caso di risultati trimestrali inferiori alle attese la potenziale punizione del mercato potrebbe risultare più severa nei confronti dei titoli dei big player delle carte di credito.
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