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SoftBank lancia il Vision Fund II: 108 miliardi per l'intelligenza artificiale

Il Vision Fund II, che vedrà la partecipazione di Apple e Microsoft, investirà soprattutto nelle aziende leader nell’Intelligenza Artificiale oltre che nel private equity tradizionale e nel debito societario

26 Luglio 2019 09:53

financialounge -  Apple intelligenza artificiale settore tecnologico Softbank
SoftBank Group ha ufficializzato che è pronta al lancio del megafondo tecnologico Vision Fund II e ha assicurato di poter contare su una dotazione di 108 miliardi di dollari frutto di impegni da parte di molteplici investitori internazionali.

APPLE E MICROSOFT


In particolare SoftBank prevede di investire 38 miliardi di dollari del proprio capitale nel fondo, mentre le quote restanti saranno sostenute da finanziamenti da parte di Apple, Microsoft, National Investment Corp, investitori di Taiwan, fondo sovrano del Kazakistan, Foxconn Technology e Standard Chartered Bank. Inoltre, secondo il portavoce di SoftBank, dovrebbero partecipare anche le istituzioni finanziarie giapponesi, comprese le tre principali banche nipponiche. L’elenco non include invece i fondi sovrani di Abu Dabi e dell’Arabia Saudita, che erano stati i principali finanziatori del primo Vision Fund.

UBER E NVIDIA


Quest’ultimo, sin dal suo lancio nel maggio 2017, ha incorporato quote significative nelle startup più promettenti al mondo contribuendo a riscrivere le regole degli investimenti in venture capital. Un approccio irto di ostacoli, dal momento che la società ha dovuto lottare per assicurarsi il sostegno da parte degli investitori istituzionali per impegni finanziari su larga scala in startup che spesso impiegano anni per raggiungere la redditività. Il primo Vision Fund di Softbank ha infatti investito in alcuni dei più grandi nomi della tecnologia avanzata, sia prima che e dopo che si quotassero, come per esempio Uber, SVF Holdco, Nvidia , Bytedance, Grab e Coupang

CAMBIO DI STRATEGIA


Per il Vision Fund II potrebbe però esserci un cambio di strategia. Invece di continuare a cacciare la prossima Uber Technologies è possibile che i gestori del megafondo provino a ritagliarsi spazi sia nel regno del private equity tradizionale che nell’ambito del debito societario, dove esistono ancora discrete possibilità per i grandi investitori con ingenti risorse disponibili. Forse non risulterà tanto ‘sexy’ come finanziare il più grande unicorno del mondo, ma assicura flussi regolari di cedole e interessi.

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FOCUS SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


In parallelo, come nuovo tratto distintivo del Vision Fund II, c’è in programma di investire nell’intelligenza artificiale (IA), che, secondo il CEO di SoftBank Masayoshi Son, trarrà enormi vantaggi dalla crescente quantità di dati del mondo reale raccolti da sensori, telecamere e altre macchine. Proprio il tema dell’IA è l’elemento peculiare della nuova fase della strategia del patron di Softbank. La prima prevedeva un progressivo allontanamento dal business delle telecomunicazioni verso attività di investimento nei settori innovativi a più elevato potenziale di crescita e di profitto.

RICCHI FLUSSI CEDOLARI PER SOSTENERE LA GESTIONE


In quest’ottica, Softbank nel 2017 ha varato il primo Vision Fund, e, al contempo, ha ceduto la controllata americana Sprint alla rivale T-Mobile Us ed ha quotato a dicembre la divisione Tlc mobile. Ora, con Vision Fund II, la strategia consiste nel puntare con decisione sull’IA sostenendo la gestione del fondo tramite i ricchi flussi cedolari degli investimenti nel private equity e nel debito societario.

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