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Titoli hi tech per giocare in difesa a Wall Street

Servizi pubblici, beni immobili e beni di prima necessità hanno evidenziato una buona performance ad agosto sostenendo Wall Street. Ma gli analisti suggeriscono di non trascurare il settore tecnologico

2 Settembre 2019 15:00

financialounge -  hi tech titoli difensivi Wall Street
Storicamente agosto si è dimostrato spesso un mese fiacco per Wall Street e quest'anno non ha fatto eccezione. I principali indici azionari statunitensi, tra i quali il Dow Jones Industrial Average (-1,8%), l’S&P 500 (-1,9%) e il Nasdaq Composite (-2,5%) hanno infatti registrato cali intorno ai due punti percentuali con soltanto tre degli undici settori dell’S&P 500 capaci di accumulare rialzi: quello delle utility, quello immobiliare e quello dei beni di prima necessità.

I SETTORI DIFENSIVI


Questi settori difensivi, che sono così chiamati perché tendono a sovraperformare durante i periodi di debolezza economica e volatilità del mercato azionario, hanno preso il testimone della leadership di mercato dal settore della tecnologia che, comunque, rimane il migliore da inizio anno (+20,2%). Tuttavia gli analisti e gli strategist consigliano di non trascurare le azioni hi tech alla luce del loro elevato Roe (return on equity), delle ingenti risorse liquide disponibili in cassa, e delle prospettive relative di maggiori ricavi rispetto alla media di mercato in un contesto alle prese con una crescita economica modesta.

ECONOMIE GLOBALI IN RALLENTAMENTO QUEST’ANNO E DEL 2020


"La tecnologia è il nostro principale settore in portafoglio ma siamo esposti in modo significativo anche nei settori difensivi” ha dichiarato a MarketWatch Matt Miskin, strategist degli investimenti presso John Hancock Investment Management. L’esperto si aspetta che gli Stati Uniti e le economie globali continueranno a rallentare quest’anno e nel 2020, a beneficio di settori difensivi - come servizi pubblici, beni di prima necessità e immobili - che vendono beni e servizi di cui i consumatori non possono fare a meno, anche quando l'economia sta rallentando o si sta contraendo.

ROE ELEVATO E POCHI DEBITI


Allo stesso tempo, una crescita economica più lenta garantisce un premio – in termini di valutazioni di mercato - per le aziende con prospettive attendibili di crescita dei ricavi: i tassi di interesse più bassi, che di solito accompagnano le recessioni economiche, tendono infatti ad aumentare il valore prospettico di quella futura crescita attesa dai ricavi. Il settore della tecnologia è uno di quelli con una concentrazione di cosiddetti titoli di ‘qualità’, cioè società con elevata redditività, misurata in base al rendimento del capitale proprio (Roe, Return On Equity), ma anche con esposizioni debitorie non eccessive e gestibili. "Il rendimento del capitale proprio del settore delle tecnologie dell'informazione è intorno al 35%, ben al di sopra della media del resto del mercato e, peraltro, ha registrato tassi di aumento negli ultimi trimestri” ha sottolineato Miskin.

BUYBACK, DIVIDENDI E ACQUISIZIONI


Gli elevati carichi di debito possono aumentare il rendimento del capitale azionario e molte società tecnologiche hanno sfruttato i bassi tassi di interesse per estinguere il debito. Ma, Miskin ha segnalato che molte compagnie dell’alta tecnologia Usa hanno ingenti risorse economiche disponibili nei loro bilanci. "Dispongono di somme considerevoli per fare acquisizioni, rimborsare i debiti, riacquistare le azioni proprie tramite buyback o incrementare i dividendi" ha argomentato l’esperto.

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INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE


Non solo, cresce la convinzione che il settore della tecnologia dell'informazione sia oggi di natura più difensiva rispetto al passato. "Quando si parla di infrastrutture, si fa riferimento spesso alle soluzioni tecnologiche più avanzate applicate all’energia e alle comunicazioni", ha infatti dichiarato JJ Kinahan, capo strategist di mercato con TD Ameritrade "E un'infrastruttura non è qualcosa di ciclico quanto piuttosto di qualcosa che cui abbiamo bisogno ogni giorno”. L’esperto sostiene che le industrie del settore della tecnologia dell'informazione, come i servizi IT, il software e i semiconduttori, resisteranno anche in una fase di recessione, dal momento che i prodotti e i servizi forniti da queste società sono diventati le necessità fondamentali per le società moderne a cui non sarà facile rinunciare, anche durante una recessione.

PROSPETTIVE DI CRESCITA POCO CHIARE


I titoli del settore tecnologico potrebbero peraltro rivelarsi una copertura efficace anche nel caso in cui gli Stati Uniti e le economie globali dovessero sorprendere al rialzo. Secondo Miskin, “la leadership difensiva ha lasciato il testimone del mercato ai settori ciclici nel 2011, all’inizio del 2012 e del 2016, e durante il 2017, quando si è assistito a un rilancio della crescita economica”. Tuttavia, almeno per ora, come ribadisce Willie Delwiche, strategist per gli investimenti presso R.W. Baird “tutti i segnali indicano che la leadership ‘difensiva’ continua ed è giustificata. Le prospettive di crescita sono relativamente poco chiare e se si opta per un'esposizione azionaria meglio posizionarsi sui settori difensivi”.

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