Capital Group

Investimenti, strategie chiare costruite intorno al cliente

Concentrarsi sulle esigenze del cliente proponendo soluzioni semplici ma efficienti: il commento di Paola Pallotta di Capital Group

4 Ottobre 2019 07:00

financialounge -  Capital Group consulentia19 Bologna paola Pallotta portafoglio volatilità
Partire dalle esigenze dell’investitore. Può sembrare una frase fatta, me nel caso di Capital Group, vista la varietà di strategie disponibili, corrisponde più che mai alla realtà. A metterlo in chiaro è Paola Pallotta, Managing Director Capital Group, che nel corso di Consulentia Bologna ha fatto il punto sull’andamento dei mercati e sulle strategie più adatte a seconda dei bisogni dei clienti.

LA VOLATILITÀ NON È UNA MINACCIA


Il primo passaggio è stato sulla volatilità, ormai tornata costantemente sui mercati: “In realtà commenta Pallotta – non pensiamo di vivere una fase anomala: la volatilità è parte dei mercati e quando c’è genera delle opportunità. Sono gli eccessi ad essere pericolosi, sia in un senso che nell’altro”. Dunque per Capital Group le oscillazioni dei mercati vissute negli ultimi mesi non rappresentano una minaccia. Una considerazione che arriva dalla tipologia di approccio dei gestori della storica casa d’investimento. Professionisti con esperienza pluridecennale alle spalle che, spiega la Managing Director, “mirano a conseguire risultati duraturi nel tempo” andando volutamente oltre l’orizzonte annuale.

VECCHI INDICATORI PER NUOVE RECESSIONI


Guardare sul lungo termine, quindi. E proprio sul lungo termine molti osservatori scorgono i segnali di una recessione. Qual è il pensiero di Capital Group in merito? “Lo scorso febbraio abbiamo pubblicato un documento dal titolo Guida alle recessioni che, basandosi sulle recessioni passate, cercava di capire in quale fase ci troviamo dando poi dei consigli di asset allocation”. Uno sforzo, ammette la stessa Pallotta, in parte vanificato dalle politiche monetarie che stanno “dilatando i tempi” con il rischio di rendere poco significativi gli indicatori validi fino a qualche anno fa. Ma c’è un indicatore che in Capital Group osservano con grande attenzione: quello relativo all’indebitamento delle aziende Usa che usano il debito per pagare dividendi. Aziende che, sottolinea Pallotta, Capital Group cerca di evitare.

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RENDIMENTO, UN EVERGREEN PER I CLIENTI


Dunque strategie semplici e chiare pensate per “accompagnare le esigenze dei clienti”. E un’esigenza che non tramonta mai è quella di avere un rendimento aggiuntivo, che sia per integrare lo stipendio o la pensione oppure per finanziare gli studi dei figli. La risposta di Capital Group, in questi casi, si chiama Capital Group Global High Income Opportunities. “Una strategia che funziona da 20 anni e ha funzionato anche durante i periodi di crisi – sottolinea Pallotta – che investe su titoli di Stato dei mercati emergenti e su obbligazioni corporate high yield di aziende di tutto il mondo”.

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EMERGENTI TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ


E quando si parla di mercati emergenti Capital Group – che nel 1986 ha lanciato per conto della Banca Mondiale il primo fondo azionario sui mercati emergenti – è una voce da ascoltare. “Secondo noi ora gli emergenti sono estremamente interessanti, anche grazie ai miglioramenti su governance e trasparenza che le aziende stanno perseguendo”. La soluzione di Capital Group, in questo ambito, si chiama New World Fund, che si differenzia per il focus dei gestori non sulla domiciliazione delle aziende ma sulla provenienza dei ricavi. Un esempio pratico che si inserisce anche nel dibattito attivo/passivo: “Investire sul settore farmaceutico dei mercati emergenti è un’ottima idea, ma se si sceglie uno strumento passivo si rischia di comprare aziende costose, con scarsi margini di crescita e soprattutto si aumenta la concentrazione dell’investimento. Molto meglio guardare ad aziende i cui ricavi arrivano dagli emergenti, ma non sono necessariamente situate in quell’area”.

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