Angela Meda

Ipo Ferretti, cosa aspettarsi dopo la proroga

Battuta d’arresto temporanea per l’Ipo di Ferretti Group, possibile sconto sul prezzo in vista secondo Angelo Meda di Banor SIM

11 Ottobre 2019 15:57

financialounge -  Angela Meda azioni Banor SIM Ferretti Group IPO
Un approdo in Borsa più difficile del previsto per Ferretti Group. Il periodo di offerta relativo al collocamento privato delle azioni è stato prorogato di cinque giorni. “In virtù delle interlocuzioni ancora in corso con gli investitori istituzionali – si legge in una nota della società – il periodo di offerta terminerà martedì 15 ottobre”. La data di avvio delle negoziazioni delle azioni in Borsa, inizialmente fissata il 16 ottobre, di conseguenza, slitta al 21 ottobre.

I MOTIVI DELLA PROROGA


“Non ci sono abbastanza ordini per coprire tutto il book - spiega Angelo Meda, responsabile azionario di Banor SIM -, per questo la proroga è stata inevitabile”. Abbassare il prezzo o ridurre l’offerta, ecco le due soluzioni per portare a termine l’operazione. Ma perché il prezzo è considerato troppo alto? “Ferretti non ha una storia in Borsa come altri marchi del lusso, per esempio Ferrari o Louis Vuitton - continua Meda - e gli investitori vogliono uno sconto. Mi aspetto un abbassamento del prezzo per concludere l’Ipo. Credo che nel fissare la quotazione ci sia stato un eccessivo ottimismo da parte delle banche”.

LA FORCHETTA DI PREZZO


L’Ipo, in parte con azioni in vendita e in parte con aumento di capitale, ha per oggetto 87 milioni di azioni pari a circa il 30 per cento del capitale. La forchetta di prezzo inizialmente prevista è di 2,5 e 3,7 euro, corrispondente a una capitalizzazione post aumento compresa tra 727 e 1.076 milioni. Il motivo principale di questo rinvio, secondo indiscrezioni, sarebbe legato all’accoglienza tiepida degli investitori istituzionali italiani ma anche all’estero sarebbero arrivate pressioni per un prezzo più basso. Il gruppo degli yacht di Forlì, guidato dall’ad Alberto Galassi, mira a raccogliere una cifra attorno ai 100 milioni per la crescita.

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LE DUE POSSIBILITÀ


Quel che è certo è che nelle prossime sono attese delle novità. “Le strade per uscire dallo stallo sono principalmente due: abbassare il prezzo o rivolgersi ad un fondo sovrano che garantisca la liquidità necessaria - spiega il responsabile azionario di Banor Sim -. Io ritengo più probabile una riduzione del prezzo”.

NESSUNA RIPERCUSSIONE SULLA PRODUZIONE


Non ci saranno contraccolpi sul fronte ordini per Ferretti. “Ritengo che la proroga dell’Ipo resti confinata all’ambito finanziario, senza alcun effetto sulla produzione”, conclude Meda. E a proposito di commesse, nei primi nove mesi del 2019, Ferretti ha annunciato di aver raccolto nuovi ordini per oltre 465 milioni di euro, con un aumento del 18 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2018. Nel dettaglio, Ferretti Security Division (FSD) ha raccolto ordini per motovedette per la sicurezza marittima e il pattugliamento per circa 20 milioni. Il nuovo modello seriale a marchio Wally, acquisito da Ferretti lo scorso aprile, il 48 Wallytender, ha già registrato ordini per sette unità e Ferretti Security Division ha acquisito anche una commessa per 16 motovedette di pattugliamento per l’Arma dei Carabinieri.

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