Alberto Galassi
Yacht Ferretti, dopo le proroghe l’Ipo affonda
La società produttrice di yacht di lusso fa marcia indietro sulla quotazione in Borsa, dopo aver coperto l’offerta al prezzo minimo di 2 euro. Pesa la situazione difficile sui mercati
17 Ottobre 2019 16:07
Dietrofront di Ferretti su Piazza Affari: il produttore di yacht di lusso ha infatti annunciato la sua volontà di rinunciare alla quotazione in Borsa. A breve sarà quindi previsto il ritiro dell’Ipo, che si è conclusa mercoledì 16 ottobre a 2 euro per azione.
Tra le cause della decisione, a quanto si è appreso, c’è la convinzione del socio di riferimento, il gruppo cinese Weichai (che controlla l’86% della società) che il prezzo di collocamento a 2 euro per azione, suggerito dalle banche, non rifletta il vero valore del gruppo alla luce dei risultati raggiunti dal management. I piani di investimento annunciati con il progetto di quotazione verranno confermati.
Inoltre, a quanto rivela Reuters Ferretti starebbe trattando con un investitore europeo, che dovrebbe entrare nell’azionariato del gruppo con una quota intorno al 30% del capitale. "Sino in corso dialoghi per un private placement", ha spiegato l’ad Alberto Galassi, sottolineando che sta trattando con un investitore europeo che potrebbe entrare nel capitale già nel 2020.
Ferretti aveva prorogato per due volte il periodo di offerta e ricevuto una domanda in grado di coprire l’intera offerta di azioni al prezzo di 2 euro per azione, il minimo di un range indicativo già rivisto al ribasso. Galassi ha aggiunto che nell’Ipo gli ordini dagli Usa sono stati minori delle attese, anche a causa dello scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina.
La società produttrice di yacht, ha precisato in una nota Tan Xuguang, presidente di Weichai e del gruppo Ferretti, "continuerà a ottimizzare l’allocazione delle risorse dal mercato finanziario e individuare il momento giusto per la quotazione quando la situazione sui mercati finanziari si sarà stabilizzata". Il progetto di quotazione, ha aggiunto Galassi, "riprenderà dopo che avremo fatto vedere ai mercati quanto valiamo e insieme a un nuovo socio".
IL PREZZO NON RIFLETTE IL VALORE DEL GRUPPO
Tra le cause della decisione, a quanto si è appreso, c’è la convinzione del socio di riferimento, il gruppo cinese Weichai (che controlla l’86% della società) che il prezzo di collocamento a 2 euro per azione, suggerito dalle banche, non rifletta il vero valore del gruppo alla luce dei risultati raggiunti dal management. I piani di investimento annunciati con il progetto di quotazione verranno confermati.
IN VISTA L’ARRIVO DI UN NUOVO SOCIO
Inoltre, a quanto rivela Reuters Ferretti starebbe trattando con un investitore europeo, che dovrebbe entrare nell’azionariato del gruppo con una quota intorno al 30% del capitale. "Sino in corso dialoghi per un private placement", ha spiegato l’ad Alberto Galassi, sottolineando che sta trattando con un investitore europeo che potrebbe entrare nel capitale già nel 2020.
Ipo: da Ferretti a Wall Street, a cosa devono stare attenti i piccoli risparmiatori
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PREZZO MINIMO
Ferretti aveva prorogato per due volte il periodo di offerta e ricevuto una domanda in grado di coprire l’intera offerta di azioni al prezzo di 2 euro per azione, il minimo di un range indicativo già rivisto al ribasso. Galassi ha aggiunto che nell’Ipo gli ordini dagli Usa sono stati minori delle attese, anche a causa dello scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina.
IL PROGETTO PUO’ RIPRENDERE
La società produttrice di yacht, ha precisato in una nota Tan Xuguang, presidente di Weichai e del gruppo Ferretti, "continuerà a ottimizzare l’allocazione delle risorse dal mercato finanziario e individuare il momento giusto per la quotazione quando la situazione sui mercati finanziari si sarà stabilizzata". Il progetto di quotazione, ha aggiunto Galassi, "riprenderà dopo che avremo fatto vedere ai mercati quanto valiamo e insieme a un nuovo socio".
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