Ferretti Group
Ipo che saltano, dopo Ferretti rinuncia anche RCF
RCF Group sospende il processo di quotazione in Borsa: seconda Ipo a sfumare in pochi giorni dopo quella di Ferreri Group
18 Ottobre 2019 11:05
Seconda Ipo sfumata in pochi giorni: dopo Ferretti, anche RCF Group decide di rinunciare alla quotazione in Borsa. Nella serata di ieri RCF, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi audio, ha comunicato la sospensione del collocamento riservato agli investitori istituzionali delle azioni ordinarie finalizzato, appunto, alla quotazione sul Mercato telematico azionario.
Alla base della decisione, spiegano dal management di RCF Group, la “non favorevole situazione attuale del mercato azionario primario, domestico e internazionale”. Una motivazione simile a quella che ha provocato, sempre secondo le parole del management, il ritiro dell’Ipo di Ferretti, azienda specializzata nella produzione di yacht di lusso.
Le azioni di RCF Group – il 33,7% del capitale post aumento - erano state offerte in una forchetta compresa tra 1,15 e 1,45 euro con l’obiettivo, specificato in fase di presentazione dell’Ipo, di azzerare l’indebitamento e procedere a nuove acquisizioni. Nella serata di giovedì, invece, la decisione di sospendere il collocamento in accordo con i coordinatori dell’offerta, Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo), BNP Paribas e Goldman Sachs International.
Il collocamento di RCF Group, azienda da 600 dipendenti con sedi in Italia, Usa e Danimarca, avrebbe dovuto concludersi proprio il 17 ottobre. In realtà si sarebbe trattato di un ritorno in Borsa, visto che l’azienda era stata “delistata” (cioè tolta dal listino di Piazza Affari) nel 2013 dopo la scalata (Opa) di Tremmea, un veicolo di investimento creato dai soci manager.
MOMENTO NON FAVOREVOLE
Alla base della decisione, spiegano dal management di RCF Group, la “non favorevole situazione attuale del mercato azionario primario, domestico e internazionale”. Una motivazione simile a quella che ha provocato, sempre secondo le parole del management, il ritiro dell’Ipo di Ferretti, azienda specializzata nella produzione di yacht di lusso.
LE PREMESSE PER L’IPO
Le azioni di RCF Group – il 33,7% del capitale post aumento - erano state offerte in una forchetta compresa tra 1,15 e 1,45 euro con l’obiettivo, specificato in fase di presentazione dell’Ipo, di azzerare l’indebitamento e procedere a nuove acquisizioni. Nella serata di giovedì, invece, la decisione di sospendere il collocamento in accordo con i coordinatori dell’offerta, Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo), BNP Paribas e Goldman Sachs International.
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SFUMA IL RITORNO IN BORSA
Il collocamento di RCF Group, azienda da 600 dipendenti con sedi in Italia, Usa e Danimarca, avrebbe dovuto concludersi proprio il 17 ottobre. In realtà si sarebbe trattato di un ritorno in Borsa, visto che l’azienda era stata “delistata” (cioè tolta dal listino di Piazza Affari) nel 2013 dopo la scalata (Opa) di Tremmea, un veicolo di investimento creato dai soci manager.
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