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Amundi: impeachment probabile per Trump, ma effetto di breve durata sui mercati

Amundi vede probabilità elevate che Trump finisca sotto impeachment ma solo per essere prosciolto dal Senato. I casi precedenti mostrano che l’impatto sul mercato sarebbe di breve durata. Difensivi sull’azionario

22 Ottobre 2019 10:53

financialounge -  Amundi impeachment Trump
Amundi Pioneer stima una probabilità dell’80% che il presidente Trump finisca sotto impeachment, ma solo per essere poi prosciolto dal Senato riuscendo così a concludere il suo mandato. E prevede che questo possa anche avere un impatto sull’economia Usa e sulla politica della Fed, ma non significativo e comunque di breve durata. In un commento a cura di Marco Pirondini, Head of Equities per gli Usa di Amundi Pioneer, la casa d’investimento valuta sia le implicazioni per chi investe nel reddito fisso, sia quelle per l’investitore nell’azionario. Nel primo caso, ricorda che storicamente l’impeachment non ha avuto effetti diretti: anche se i tassi Usa potrebbero scendere per effetto di una fuga verso la qualità, il fenomeno non sarà duraturo, anche perché il principale motore dei tassi saranno le prospettive economiche e di inflazione. Per chi invece investe in azioni, l’esperto di Amundi vede possibili conseguenze in termini di minor capacità dell'amministrazione Trump di raggiungere accordi commerciali, aggiungendo incertezza in un momento in cui il mercato sta già affrontando il ridimensionamento degli utili.

NEI CASI DI NIXON E CLINTON ECONOMIA E MERCATI HANNO SEGUITO IL LORO CORSO


Per questo Amundi Pioneer dichiara di essere difensiva sulle azioni statunitensi, puntando soprattutto sulle società di qualità a prezzi ragionevoli per tutelarsi dai potenziali rischi di ribasso. Dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato i Democratici a far partire la richiesta di impeachment e ricordato come funzionano in questo caso i meccanismi istituzionali americani, Pirondini analizza l’impatto dell’impeachment nei due precedenti di Nixon e Clinton. Il primo arrivò con l'economia già avviata verso la recessione e l'inflazione in forte aumento, una situazione che indusse la Fed prima a stringere in modo aggressivo e subito dopo ad allentare. Nel caso di Clinton, l'economia si trovava invece in una fase di grande espansione con inflazione stabile e la crisi del debito asiatico spinse la Fed a tagliare i tassi, contribuendo a una forte ripresa dell'S&P 500.

UN ELEMENTO DI DISTURBO CON FORTE CARICA POLITICA


L'unica conclusione che secondo l’esperto di Amundi si può trarre dai due casi è che il processo, pur essendo un elemento di disturbo e con una forte carica politica, non ha un effetto duraturo sui mercati, i cui movimenti furono determinati principalmente da condizioni preesistenti che portarono a una recessione o a un’espansione. Nello scenario odierno Amundi vede due aree principali in cui potrebbe delinearsi uno scenario di rischio di coda. In primo luogo, in caso di intenso conflitto politico, è improbabile che Washington approvi misure legislative significative come la ratifica dell'accordo commerciale tra Usa, Messico e Canada, la legge sui farmaci da prescrizione o proposte di legge per sgravi fiscali per il 2020. Una sorpresa negativa potrebbe colmare il vuoto lasciato dalla mancanza di una governance efficace.

SE L’ECONOMIA DOVESSE RALLENTARE LA FED È PRONTA A INTERVENIRE


In secondo luogo, secondo l’analisi di Pirondini, la fiducia dei consumatori, e soprattutto il sentimento delle imprese, potrebbero peggiorare nel corso del processo di impeachment. Ma lo stato dei negoziati tra Stati Uniti e Cina ha un impatto di certo maggiore sulla spesa e sui consumi, e quindi è prevedibile che i negoziati commerciali continuino anche perché non è necessaria l'approvazione del Congresso. Anche se non è lo scenario di base, Amundi si dice certa che un inaspettato rallentamento dell'attività economica statunitense sarà affrontato con una risposta preventiva da parte della Fed. Per questo vede pochi rischi di cambiamento delle stime sull'economia e sulla Fed, in quanto i casi di impeachment passati dimostrano una scarsa influenza. Amundi Pioneer resta ottimista sull'economia statunitense e continua a considerare il recente allentamento della Fed come un aggiustamento di metà ciclo.

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SUL REDDITO FISSO USA BISOGNA RESTARE CONCENTRATI SUI FONDAMENTALI


Per quanto riguarda in particolare il reddito fisso statunitense, Amundi continua a concentrarsi sui fondamentali dei settori, delle società e dell'economia invece di reagire alle fonti di volatilità a breve termine, con un approccio conservativo dal punto di vista della qualità e dei tassi. Il vigore del settore dei servizi e dei consumi resta fondamentale, secondo Amundi, per le stime sulla crescita interna. Sul versante delle valute, la casa vede la possibilità di una congiuntura che possa invertire il trend rialzista del dollaro, uno scenario che vedrebbe lo yen giapponese e il franco svizzero risultare probabilmente i grandi vincitori.

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