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Bufera su Bio-on, arresti e titolo sospeso in Borsa
Un'operazione della Guardia di Finanza colpisce la società di bioplastiche un tempo considerata una stella del mercato Aim. Il rischio di una nuova Parmalat
23 Ottobre 2019 12:30
Tre misure cautelari – un arresto e due misure interdittive – e beni sequestrati per 150 milioni: è scattata all’alba l’operazione “Plastic Bubbles” nei confronti di Bio-on, società bolognese quotata a Piazza Affari e un tempo considerata una delle “stelle” del mercato Aim, quello dedicato alle piccole e medie imprese.
L’inchiesta della Procura di Bologna nei confronti del gruppo, che concede in licenza e produce bioplastiche innovative, è partita dopo che a fine luglio Bio-on è stata oggetto di un report del fondo speculativo Quintessential, che aveva messo in dubbio la trasparenza dei bilanci e le capacità produttive dello stabilimento di Castel San Pietro Terme.
Nel report, dal titolo “Una Parmalat a Bologna”, si parlava di una società che si regge su "un castello di carte", ha una "situazione finanziaria precaria" e una contabilità che "presenta serie irregolarità". Bio-on, guidata dal presidente Marco Astorri, aveva smentito e presentato denuncia.
Nonostante le smentite, però, le accuse avevano fatto crollare il valore in Borsa della società, che lo scorso anno ha realizzato ricavi per 51 milioni, quasi quintuplicati rispetto agli 11 milioni del 2017. Dal miliardo di capitalizzazione e dai 55 euro per azione il titolo Bio- On era infatti sceso a 16-17 euro.
Oggi Borsa Italiana ha sospeso dalle negoziazioni i titoli di Bio-on, precisando che “seguiranno comunicazioni”. In apertura il titolo non aveva fatto prezzo, segnando un calo teorico del 50%.
LA DENUNCIA
L’inchiesta della Procura di Bologna nei confronti del gruppo, che concede in licenza e produce bioplastiche innovative, è partita dopo che a fine luglio Bio-on è stata oggetto di un report del fondo speculativo Quintessential, che aveva messo in dubbio la trasparenza dei bilanci e le capacità produttive dello stabilimento di Castel San Pietro Terme.
UNA PARMALAT A BOLOGNA
Nel report, dal titolo “Una Parmalat a Bologna”, si parlava di una società che si regge su "un castello di carte", ha una "situazione finanziaria precaria" e una contabilità che "presenta serie irregolarità". Bio-on, guidata dal presidente Marco Astorri, aveva smentito e presentato denuncia.
CROLLO DEL VALORE
Nonostante le smentite, però, le accuse avevano fatto crollare il valore in Borsa della società, che lo scorso anno ha realizzato ricavi per 51 milioni, quasi quintuplicati rispetto agli 11 milioni del 2017. Dal miliardo di capitalizzazione e dai 55 euro per azione il titolo Bio- On era infatti sceso a 16-17 euro.
TITOLO SOSPESO
Oggi Borsa Italiana ha sospeso dalle negoziazioni i titoli di Bio-on, precisando che “seguiranno comunicazioni”. In apertura il titolo non aveva fatto prezzo, segnando un calo teorico del 50%.
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