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Trimestre boom per Intesa Sanpaolo, l’utile supera il miliardo
Il risultato netto cresce del 25% rispetto al terzo trimestre 2019. Nei nove mesi l’utile netto è stato pari a 3,31 miliardi, il miglior risultato dal 2008
5 Novembre 2019 14:45
Intesa Sanpaolo chiude il terzo trimestre con un utile netto di 1,044 miliardi, in rialzo di circa il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A trainare il risultato è stata l’attività di trading che ha controbilanciato la debolezza sul fronte degli interessi netti. Il risultato è nettamente al di sopra le previsioni di 949 milioni, secondo la media delle stime di sette analisti calcolata da Reuters. Subito dopo la pubblicazione dei dati il titolo di Intesa Sanpaolo ha registrato un rialzo di circa l’1,54% a 2,34 euro.
Nel secondo trimestre i ricavi netti si sono attestati a 4,5 miliardi circa, in calo del 3,4% rispetto al secondo trimestre, ma in crescita del 5,7% sullo stesso periodo del 2018, spiega una nota. Lo stock dei crediti deteriorati, che nel trimestre non include più gli Utp oggetto di cessione a Prelios, è sceso a settembre del 13% al lordo delle rettifiche, segnando un Npe ratio lordo del 7,6%. I crediti deteriorati sono coperti al 54,8% con la parte relativa alle sofferenze al 65,3%.
Per l’intero 2019 il gruppo si attende un utile netto superiore rispetto all’anno precedente, "conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio". Per quanto riguarda i dividendi, Intesa Sanpaolo prevede la distribuzione di cedole cash corrispondente a un payout ratio dell’80% del risultato netto.
Per il ceo di Ca’ de Sass, Carlo Messina, "l’utile netto dei primi nove mesi dell’anno, pari a 3,31 miliardi di euro, è il miglior risultato per i primi nove mesi dal 2008 grazie ad una solida performance nelle attività core: abbiamo già raggiunto l’82% del risultato netto dell’intero 2018". Secondo Messina “anche nell’ultimo dei tre trimestri i risultati sono ottimi: è il miglior terzo trimestre dal 2007 per utile netto, mentre le commissioni sono le migliori di sempre per un terzo trimestre”.
Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo bancario ha fatto sapere di aver erogato “circa 39 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, con circa 32 miliardi in Italia, di cui circa 26 miliardi a famiglie e piccole e medie imprese; circa 15mila aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nei primi nove mesi 2019 e circa 108mila dal 2014, preservando rispettivamente circa 75mila e 540mila posti di lavoro”.
SU I RICAVI, GIU’ GLI NPL
Nel secondo trimestre i ricavi netti si sono attestati a 4,5 miliardi circa, in calo del 3,4% rispetto al secondo trimestre, ma in crescita del 5,7% sullo stesso periodo del 2018, spiega una nota. Lo stock dei crediti deteriorati, che nel trimestre non include più gli Utp oggetto di cessione a Prelios, è sceso a settembre del 13% al lordo delle rettifiche, segnando un Npe ratio lordo del 7,6%. I crediti deteriorati sono coperti al 54,8% con la parte relativa alle sofferenze al 65,3%.
PAYOUT RATIO DELL’80%
Per l’intero 2019 il gruppo si attende un utile netto superiore rispetto all’anno precedente, "conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio". Per quanto riguarda i dividendi, Intesa Sanpaolo prevede la distribuzione di cedole cash corrispondente a un payout ratio dell’80% del risultato netto.
UTILE DEI NOVE MESI AI MASSIMI DAL 2008
Per il ceo di Ca’ de Sass, Carlo Messina, "l’utile netto dei primi nove mesi dell’anno, pari a 3,31 miliardi di euro, è il miglior risultato per i primi nove mesi dal 2008 grazie ad una solida performance nelle attività core: abbiamo già raggiunto l’82% del risultato netto dell’intero 2018". Secondo Messina “anche nell’ultimo dei tre trimestri i risultati sono ottimi: è il miglior terzo trimestre dal 2007 per utile netto, mentre le commissioni sono le migliori di sempre per un terzo trimestre”.
CREDITO A FAMIGLIE E IMPRESE
Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo bancario ha fatto sapere di aver erogato “circa 39 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, con circa 32 miliardi in Italia, di cui circa 26 miliardi a famiglie e piccole e medie imprese; circa 15mila aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nei primi nove mesi 2019 e circa 108mila dal 2014, preservando rispettivamente circa 75mila e 540mila posti di lavoro”.
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