Morgan Stanley Investment Management

Riciclare la plastica fa bene anche ai rendimenti

Morgan Stanley Investment Management valuta l’impatto di tasse e aumento dell’utilizzo della plastica riciclata sulla sostenibilità dei rendimenti

15 Novembre 2019 09:52

financialounge -  Morgan Stanley Investment Management plastica monouso rendimenti
Il tema della plastica è oggi una priorità per le aziende. In ottica prettamente ambientale, il pianeta sta affogando nella plastica: un rapporto della Ellen MacArthur Foundation prevede che, ai ritmi attuali, entro il 2050 gli oceani ospiteranno più plastica che pesci. Circa la metà della plastica prodotta in tutto il mondo viene utilizzata negli imballaggi dei beni di consumo, spesso monouso, e la percentuale di riciclo è bassissima per motivi economici o tecnici. Il tema della plastica impatta anche i bilanci e le quotazioni delle aziende. Morgan Stanley Investment Management ha esaminato in che modo questo tema possa pertanto incidere sulla sostenibilità dei rendimenti sul capitale operativo. “Riteniamo che riducendo il consumo di plastica, le società non solo possano dare un contributo positivo all’ambiente, ma abbiano anche l’opportunità di differenziarsi dalla concorrenza”, si legge nel rapporto elaborato da William Lock, Bruno Paulson e Vladimir Demine del team International Equity.

I COSTI DELLA PLASTICA


Gli autori individuano due modalità principali tramite cui la plastica può colpire le aziende produttrici di beni di largo consumo, oltre ai danni per la reputazione e i marchi. Il primo canale è quella dalla tassazione: è il caso, ad esempio, di imposte applicate a tutti gli imballaggi che utilizzano meno del 30% di plastica riciclata. Questa sarebbe avvertibile dai produttori di imballaggi, che hanno margini già contenuti, e dalle aziende loro clienti, ma non tanto da danneggiare la domanda. Il secondo canale è l’aumento del costo dei materiali riciclati: nel medio termine, un incremento della domanda di contenuti riciclati potrebbe far salire i prezzi fino a che non entreranno a regime capacità sufficienti.

LE AZIENDE SENSIBILI ALLA QUESTIONE DEI RIFIUTI PLASTICI


Le interazioni del team International Equity di Morgan Stanley IM con i produttori di beni di largo consumo in cui investono mostrano che la questione dei rifiuti plastici viene presa in grande considerazione e che, in vista dell’imminente impatto di normative più rigide e dell’introduzione di tasse sulla plastica, gli obiettivi di riduzione del consumo di plastica non riciclata sono stati notevolmente innalzati. “La plastica potrebbe non rappresentare un rischio materiale per la sostenibilità dei rendimenti delle società di beni di consumo primari nell’immediato”, si spiega, “ma il pericolo che ciò accada in futuro è troppo concreto per poter essere trascurato, per non parlare dei danni reputazionali”.

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COME RIDURRE LA PLASTICA MONOUSO


L’uso della plastica monouso è un problema molto complesso che non può essere risolto dall’oggi al domani. Secondo gli esperti di Morgan Stanley IM è necessario esplorare tutte le possibilità di miglioramento, e le soluzioni proposte devono coinvolgere governi, consumatori e aziende. Nel settore dei beni di largo consumo, la soluzione più percorribile nel breve termine è aumentare la percentuale di plastica riciclata all’interno degli imballaggi, scelta che dovrebbe far crescere la domanda di plastica riciclata e incoraggiare gli urgenti investimenti in impianti di raccolta e riciclaggio. Tra le altre iniziative adottate dalle aziende che il team detiene in portafoglio ci sono poi le collaborazioni e gli investimenti in start-up che studiano tecnologie rivoluzionarie nel campo del riciclo chimico o che lavorano su imballaggi circolari/ricaricabili o, ancora, che ricercano nuovi modi per aumentare la raccolta di rifiuti plastici nei mercati emergenti. In Morgan Stanley IM hanno, infine, cercato di valutare in che misura il passaggio a una filiera produttiva più sostenibile e circolare inciderà sui costi: malgrado il potenziale e transitorio rincaro dei prezzi della plastica riciclata dovuto all’aumento della domanda, la conclusione a cui sono giunti è che l’effetto cumulativo si limiterebbe a una percentuale a singola cifra del fatturato.

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