Allianz GI
Azioni, l’ottimismo di fine anno può essere contagioso
Per ora una combinazione di fattori soprattutto emotivi sta riaccendendo la propensione al rischio, ma Allianz GI monitora dati e eventi per capire se basta a far ripartire anche gli investimenti delle imprese
18 Novembre 2019 14:46
L’autunno è la stagione in cui di solito gli Orsi vanno in letargo. Ma può anche essere quella del risveglio dei Tori, o meglio degli Animal spirits. Vale a dire quei fattori meno cifrabili in dati ed eventi specifici e più intangibili, o soft, fatti di speranze e emotività. Fattori che quando arrivano sul mercato possono diventare contagiosi e diventare una massa che in molti cominciano a seguire. E proprio ‘Animal spirits’ si titola il commento settimanale di Stefano Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di Allianz Global Investors, che si richiama alla definizione dei premi Nobel Akerlof e Shiller.
Secondo l’esperto di AllianzGI gli ingredienti di questo trend, osservabile da inizio settembre, sono l’allentamento delle tensioni politiche, il posizionamento difensivo degli investitori e le valutazioni interessanti delle asset class cicliche e più rischiose. Dopo i segnali di distensione sul fronte dei dazi e l’iniziale stabilizzazione degli indicatori anticipatori e degli aggregati monetari, i rendimenti dei bond governative sono risaliti dai minimi estivi, mentre sull’azionario i settori ciclici come automotive e commodity hanno recuperato terreno dopo la lunga fase ribassista.
Ma, avverte Rondorf, il ritorno degli “animal spirits” non vuol dire che la tendenza al rialzo sia sostenibile nel lungo periodo. Per questo occorrerà maggiore ottimismo anche da parte del management delle imprese. Negli ultimi trimestri l’attività di investimento, la costituzione di scorte e il pricing power hanno risentito dell’incertezza sul fronte geo-politico, andando anche a pesare, insieme all’aumento del costo del lavoro, sugli utili societari.
AllianzGI si prepara così a monitorare attentamente il sentiment per vedere se l’ottimismo dei mercati finanziari si trasferirà al mondo aziendale, concentrandosi sulle stime flash dei PMI di novembre in Giappone, Europa, Germania, Francia e Stati Uniti. Ulteriori indicazioni potranno venire dai dati sulle nuove immatricolazioni di auto nell’area euro e dai verbali dell’ultima riunione della FOMC della Fed, che ha di fatto lasciato intendere che il mini-ciclo di ribassi per ora è finito. Da monitorare anche i dati sulle nuove abitazioni negli USA, un settore che reagisce rapidamente alle riduzioni dei tassi della Fed.
Di solito i mercati azionari cercano di anticipare, o almeno ci provano. Probabilmente l’ultimo scorcio dell’anno sarà caratterizzato da effetti stagionali favorevoli. Visto il posizionamento degli investitori oggi relativamente prudente in termini di rischio, potrebbe avere senso cogliere delle opportunità a livello tattico sull’azionario. Ma, avverte l’esperto di Allianz GI, sarà sempre più difficile per Banche Centrali e governi sostenere la crescita, dato il ciclo quasi maturo, mentre non è ancora chiaro se e quanto il temporaneo sollievo sul conflitto commerciale basterà ad aumentare la propensione all’investimento delle imprese.
HANNO RECUPERATO TERRENO I TITOLI CICLICI COME AUTO E COMMODITY
Secondo l’esperto di AllianzGI gli ingredienti di questo trend, osservabile da inizio settembre, sono l’allentamento delle tensioni politiche, il posizionamento difensivo degli investitori e le valutazioni interessanti delle asset class cicliche e più rischiose. Dopo i segnali di distensione sul fronte dei dazi e l’iniziale stabilizzazione degli indicatori anticipatori e degli aggregati monetari, i rendimenti dei bond governative sono risaliti dai minimi estivi, mentre sull’azionario i settori ciclici come automotive e commodity hanno recuperato terreno dopo la lunga fase ribassista.
NON È ANCORA DETTO CHE LA TENDENZA AL RIALZO SIA SOSTENIBILE NEL LUNGO
Ma, avverte Rondorf, il ritorno degli “animal spirits” non vuol dire che la tendenza al rialzo sia sostenibile nel lungo periodo. Per questo occorrerà maggiore ottimismo anche da parte del management delle imprese. Negli ultimi trimestri l’attività di investimento, la costituzione di scorte e il pricing power hanno risentito dell’incertezza sul fronte geo-politico, andando anche a pesare, insieme all’aumento del costo del lavoro, sugli utili societari.
ATTENTO MONITORAGGIO DI SENTIMENT E DATI MACRO
AllianzGI si prepara così a monitorare attentamente il sentiment per vedere se l’ottimismo dei mercati finanziari si trasferirà al mondo aziendale, concentrandosi sulle stime flash dei PMI di novembre in Giappone, Europa, Germania, Francia e Stati Uniti. Ulteriori indicazioni potranno venire dai dati sulle nuove immatricolazioni di auto nell’area euro e dai verbali dell’ultima riunione della FOMC della Fed, che ha di fatto lasciato intendere che il mini-ciclo di ribassi per ora è finito. Da monitorare anche i dati sulle nuove abitazioni negli USA, un settore che reagisce rapidamente alle riduzioni dei tassi della Fed.
AllianzGI: cavalcare il miglioramento dei mercati rimanendo vigili
AllianzGI: cavalcare il miglioramento dei mercati rimanendo vigili
LE BORSE CERCANO DI ANTICIPARE, DA VEDERE SE L’OTTIMISMO CONTAGIA LE IMPRESE
Di solito i mercati azionari cercano di anticipare, o almeno ci provano. Probabilmente l’ultimo scorcio dell’anno sarà caratterizzato da effetti stagionali favorevoli. Visto il posizionamento degli investitori oggi relativamente prudente in termini di rischio, potrebbe avere senso cogliere delle opportunità a livello tattico sull’azionario. Ma, avverte l’esperto di Allianz GI, sarà sempre più difficile per Banche Centrali e governi sostenere la crescita, dato il ciclo quasi maturo, mentre non è ancora chiaro se e quanto il temporaneo sollievo sul conflitto commerciale basterà ad aumentare la propensione all’investimento delle imprese.