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"Mercati, i titoli del biotech in rampa di lancio"
I gestori Berres e Schmitt (Ethenea) ribadiscono che nel lungo periodo le azioni sono l'asset class più redditizia e vedono i titoli biotech appetibili come dopo la crisi degli anni ‘90
22 Novembre 2019 13:30
Se si osservano le performance del mercato azionario da inizio anno potrebbero sorgere alcune incertezze sulla capacità delle Borse di proseguire con l’attuale trend. Basti pensare che l’indice MSCI world dei listini internazionali segna un +25% in euro dal primo gennaio ad oggi.
Non hanno dubbi, invece, Harald Berres e Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea la società d’investimento degli Ethna funds, che si aspettano per i prossimi mesi sviluppi decisamente positivi sui listini azionari con un ampliamento strutturale delle valutazioni. Per i due manager, nel lungo periodo le azioni sono l'asset class più redditizia e, semmai, va ricordato come i mercati azionari stiano solo ora, e in modo graduale, imboccando un trend rialzista.
“Si è potuto constatare un atteggiamento piuttosto pessimistico da parte degli investitori verso la Borsa – con esposizioni ridotte sull’azionario - fino all’inizio dello scorso ottobre. Da allora i listini hanno ingranato una marcia al rialzo anche grazie ai risultati trimestrali aziendali che hanno sorpreso favorevolmente molti analisti. Si tratta di fenomeni già osservati in passato e che spesso hanno preannunciato un aumento delle quotazioni” spiegano Berres e Schmitt.
Non solo. Altri fattori hanno supportato il mercato azionario a cominciare dalle prospettive di possibili accordi nella disputa commerciale USA – Cina e sulla Brexit e aspetti stagionali: la fine d’anno è tradizionalmente positiva per le Borse. Inoltre, aspetto tecnico niente affatto secondario, molti operatori mostrano ancora una scarsa esposizione e pertanto nuovi acquisti azionari potrebbero determinare un ulteriore impulso ai listini nell’immediato futuro.
Alla luce di queste considerazioni Berres e Schmitt hanno aumentato il profilo azionario del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0455735596"]Ethna-DYNAMISCH[/tooltip-fondi] con l’obiettivo di partecipare a ulteriori rialzi dei listini. “Oltre a titoli ricercati in base a specifiche caratteristiche come A2 Milk, azienda neozelandese produttrice di latte A2, e Planet Fitness, una catena di palestre in forte crescita negli Stati Uniti, ci siamo concentrati sul settore delle biotecnologie dove per esempio abbiamo selezionato BB Biotech, compagnia elvetica che investe in azioni biotecnologiche. Siamo convinti che si stiano ripresentando le opportunità viste negli anni '90, con il settore biotech in forte espansione dopo la crisi finanziaria ma penalizzato in Borsa da una fase di consolidamento che dura da metà 2015: una situazione che rende appetibili molti titoli del settore” spiegano i due gestori.
I quali rivelano anche di aver optato per una riduzione della quota in oro che adesso conta per circa il 2,5% nel portafoglio. “Il prezzo del metallo prezioso nel corso dell’anno ha beneficiato della scarsa fiducia degli investitori nei confronti delle azioni. Tuttavia, alla luce dell’attuale scenario le prospettive di un ulteriore apprezzamento dell’oro dovrebbero risultare limitate” specificano Berres e Schmitt.
LE AZIONI, L’ASSET CLASS PIÙ REDDITIZIA NEL LUNGO PERIODO
Non hanno dubbi, invece, Harald Berres e Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea la società d’investimento degli Ethna funds, che si aspettano per i prossimi mesi sviluppi decisamente positivi sui listini azionari con un ampliamento strutturale delle valutazioni. Per i due manager, nel lungo periodo le azioni sono l'asset class più redditizia e, semmai, va ricordato come i mercati azionari stiano solo ora, e in modo graduale, imboccando un trend rialzista.
PORTAFOGLI DEGLI INVESTITORI SCARICHI DI AZIONI
“Si è potuto constatare un atteggiamento piuttosto pessimistico da parte degli investitori verso la Borsa – con esposizioni ridotte sull’azionario - fino all’inizio dello scorso ottobre. Da allora i listini hanno ingranato una marcia al rialzo anche grazie ai risultati trimestrali aziendali che hanno sorpreso favorevolmente molti analisti. Si tratta di fenomeni già osservati in passato e che spesso hanno preannunciato un aumento delle quotazioni” spiegano Berres e Schmitt.
RAFFREDDAMENTO DELLE TENSIONI GEOPOLITICHE
Non solo. Altri fattori hanno supportato il mercato azionario a cominciare dalle prospettive di possibili accordi nella disputa commerciale USA – Cina e sulla Brexit e aspetti stagionali: la fine d’anno è tradizionalmente positiva per le Borse. Inoltre, aspetto tecnico niente affatto secondario, molti operatori mostrano ancora una scarsa esposizione e pertanto nuovi acquisti azionari potrebbero determinare un ulteriore impulso ai listini nell’immediato futuro.
APPEAL DEI TITOLI BIOTECH COME NEGLI ANNI ‘90
Alla luce di queste considerazioni Berres e Schmitt hanno aumentato il profilo azionario del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0455735596"]Ethna-DYNAMISCH[/tooltip-fondi] con l’obiettivo di partecipare a ulteriori rialzi dei listini. “Oltre a titoli ricercati in base a specifiche caratteristiche come A2 Milk, azienda neozelandese produttrice di latte A2, e Planet Fitness, una catena di palestre in forte crescita negli Stati Uniti, ci siamo concentrati sul settore delle biotecnologie dove per esempio abbiamo selezionato BB Biotech, compagnia elvetica che investe in azioni biotecnologiche. Siamo convinti che si stiano ripresentando le opportunità viste negli anni '90, con il settore biotech in forte espansione dopo la crisi finanziaria ma penalizzato in Borsa da una fase di consolidamento che dura da metà 2015: una situazione che rende appetibili molti titoli del settore” spiegano i due gestori.
ESPOSIZIONE ALL’ORO RIDOTTA AL 2,5%
I quali rivelano anche di aver optato per una riduzione della quota in oro che adesso conta per circa il 2,5% nel portafoglio. “Il prezzo del metallo prezioso nel corso dell’anno ha beneficiato della scarsa fiducia degli investitori nei confronti delle azioni. Tuttavia, alla luce dell’attuale scenario le prospettive di un ulteriore apprezzamento dell’oro dovrebbero risultare limitate” specificano Berres e Schmitt.