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Atlantia in altalena in Borsa dopo la nuova minaccia di Di Maio sulla concessione Autostrade

Il leader del Movimento 5 Stelle annuncia a Capodanno la volontà di procedere sulla strada della revoca della concessione. E il titolo della holding apre in rosso

2 Gennaio 2020 10:07

financialounge -  Atlantia Autostrade per l'Italia concessione Luigi Di Maio Piazza Affari
Andamento sull’ottovolante per Atlantia nella prima seduta dell’anno a piazza Affari: alla riapertura delle Borse gli occhi di tutti erano puntati sul titolo della holding della famiglia Benetton, dopo le parole del ministro degli Esteri e capo politico del M5S Luigi Di Maio, che ieri è tornato a parlare apertamente di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.

APERTURA IN CALO, POI IL RECUPERO


In una giornata generalmente positiva per la Borsa milanese, che ha aperto in rialzo dello 0,72% sulla scia del buon andamento dei listini a livello globale, il titolo Atlantia ha avviato le contrattazioni in calo dell’1,30%, per poi recuperare e posizionarsi poco sopra la parità.

NORMA NEL MILLEPROROGHE


A pesare sono state le dichiarazioni di Di Maio, che ieri in una diretta Facebook ha fatto sapere che “nel milleproroghe è stata inserita la norma sulle concessioni autostradali. Questo decreto dice finalmente che si avvia un percorso per alcune infrastrutture che ci permette di revocare le concessioni ai Benetton" i quali, ha sottolineato, “è giusto che perdano profitti".

DICHIARAZIONI FORTI


"Tutti si sono scandalizzati perché è crollato il titolo di Atlantia, ma chi si è scandalizzato non lo ha fatto quando è crollato il Ponte Morandi. È crollato il ponte e non si sa di chi è la colpa, invece ogni dichiarazione sulle concessioni è diventata un attentato ad Autostrade", ha rincarato la dose Di Maio.

LA PROCEDURA


L’avvio della procedura di revoca spetta di fatto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che, inviando una lettera ai concessionari - in questo caso Autostrade per l’Italia - aprirebbe una fase di contraddittorio al termine della quale decidere sull’effettiva decadenza del contratto, che poi dovrebbe essere suggellata da un decreto interministeriale Infrastrutture-Mef. Per il momento il decreto Milleproroghe contiene una norma che stabilisce il conferimento ad Anas della gestione temporanea dei tratti interessati dalla revoca.

IL CASO SPAGNOLO


Ma la strada sembra tracciata, come ha ribadito il Movimento 5 Stelle nel blog, citando a esempio il caso spagnolo: da ieri infatti alcune concessioni di Abertis (controllata proprio da Atlantia) nella penisola iberica non sono state rinnovate, con il passaggio in mano pubblica della gestione di alcune superstrade e autostrade.

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