Usa-Iran
Usa-Iran, le tensioni non spaventano i mercati. Le Borse tornano in positivo
L'inasprimento delle tensioni tra Washington e Teheran non incide sui mercati finanziari: Milano e le altre Borse europee proseguono la seduta in territorio positivo
7 Gennaio 2020 10:51
Le Borse tornano a guadagnare terreno dopo la frenata causata dalle tensioni crescenti tra Usa e Iran in seguito all’uccisione del generale iraniano Soleimani. E la giornata sulle piazze europee procede in territorio positivo, con tutti i maggiori listini che a metà pomeriggio si collocano ampiamente sopra la parità. Al momento, dunque, i mercati preferiscono un atteggiamento attendista e non scommettono su un possibile scontro armato tra le due potenze. In questa chiave è possibile leggere anche il lieve calo del petrolio e dell’oro.
I primi segnali di inversione di tendenza sono arrivati da Wall Street. Reduce da mesi segnati da continui record al rialzo, la Borsa Usa aveva registrato due giorni in rosso proprio in seguito all’attacco Usa a Baghdad. Anche la seduta del 6 gennaio era cominciata in perdita, ma nel corso della giornata i principali indici americani non solo hanno ridotto le perdite, ma hanno chiuso in positivo. Nel dettaglio l’S&P500 ha guadagnato lo 0,35% e il Nasdaq 100 (l’indice dei titoli tecnologici) ha chiuso a +0,62%.
La scia positiva arrivata dagli Usa è stata seguita dalle Borse asiatiche e in particolare dal Giappone. Il Nikkei 225, infatti, ha chiuso con un +1,60% recuperando in gran parte le perdite della seduta precedente. Bene anche Shanghai che ha registrato un +0,69%.
Dopo il mini rally dei giorni scorsi, sia petrolio che oro sembrano essersi fermati. In particolare l’oro registra una leggera perdita (-0,10%) mentre Wti e Brent sono in negativo di circa mezzo punto percentuale.
I mercati europei hanno seguito l’onda verde asiatica e hanno aperto la seduta con buoni rialzi. Piazza Affari ha aperto a +0,70% con Fca, Pirelli e Leonardo in vetrina. Meglio il Dax tedesco (+0,85%), mentre il Cac 40 di Parigi guadagnava intorno al mezzo punto.
WALL STREET RECUPERA
I primi segnali di inversione di tendenza sono arrivati da Wall Street. Reduce da mesi segnati da continui record al rialzo, la Borsa Usa aveva registrato due giorni in rosso proprio in seguito all’attacco Usa a Baghdad. Anche la seduta del 6 gennaio era cominciata in perdita, ma nel corso della giornata i principali indici americani non solo hanno ridotto le perdite, ma hanno chiuso in positivo. Nel dettaglio l’S&P500 ha guadagnato lo 0,35% e il Nasdaq 100 (l’indice dei titoli tecnologici) ha chiuso a +0,62%.
BENE TOKYO E SHANGHAI
La scia positiva arrivata dagli Usa è stata seguita dalle Borse asiatiche e in particolare dal Giappone. Il Nikkei 225, infatti, ha chiuso con un +1,60% recuperando in gran parte le perdite della seduta precedente. Bene anche Shanghai che ha registrato un +0,69%.
FRENANO PETROLIO E ORO
Dopo il mini rally dei giorni scorsi, sia petrolio che oro sembrano essersi fermati. In particolare l’oro registra una leggera perdita (-0,10%) mentre Wti e Brent sono in negativo di circa mezzo punto percentuale.
POSITIVE LE PIAZZE EUROPEE
I mercati europei hanno seguito l’onda verde asiatica e hanno aperto la seduta con buoni rialzi. Piazza Affari ha aperto a +0,70% con Fca, Pirelli e Leonardo in vetrina. Meglio il Dax tedesco (+0,85%), mentre il Cac 40 di Parigi guadagnava intorno al mezzo punto.
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