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“L’oro come antidoto migliore ai rischi geopolitici”
Per il 2020 GAM preferisce azioni e obbligazioni societarie, ma l’oro rimane un’opzione valida in caso di nuove tensioni in Medio Oriente o ripresa della guerra dei dazi
11 Gennaio 2020 14:00
Dopo un 2019 quasi "da favola", con performance stellari e volatilità ai minimi termini, il nuovo anno è iniziato all’insegna del rischio geopolitico a seguito dell’uccisione del generale iraniano Soleimani ordinato da Trump. Un evento che ha fatto provare un contesto di mercato molto più instabile, che potrebbe accompagnare gli investitori nel corso dell’intero anno.
“Riteniamo che anche per il 2020 in generale siano da preferire le azioni e le obbligazioni societarie, per quanto i multipli siano elevati, dal momento che continuano ad avere nello scenario attuale le prospettive di rendimento migliori” premette Massimo De Palma Responsabile team Multi Asset Italia di GAM (Italia) SGR.
L’esperto, tuttavia, alla luce proprio delle alte valutazioni raccomanda di tenere sotto controllo i fattori che potrebbero far deragliare il sentiment positivo di mercato e di premunirsi per tempo. In concreto, De Palma suggerisce di fare spazio in portafoglio a strumenti che siano in grado di reagire positivamente in caso di avvitamento sui vari fronti aperti e che, al contempo, non siano troppo onerosi nel tempo.
Per esempio, argomenta l’esperto, l’investimento sulla volatilità, molto efficace in caso di correzione di mercato, presenta costi elevati sia che si rinnovino i future e sia, in caso di opzioni, per i premi da pagare. “All’interno delle nostre strategie multi asset consacriamo una sezione di portafoglio, denominata "Protezione", che prevede strumenti con queste caratteristiche”, specifica De Palma.
L’esperto parte dalla crisi iraniana per spiegare che, sebbene per contrastare il timore di uno shock petrolifero, l’investimento nel greggio costituisca una copertura diretta, il suo profilo di rischio rendimento risulti meno efficiente rispetto ai metalli preziosi. “L’oro, in particolare, ha dimostrato di comportarsi bene non solo in questo caso, ma più in generale nel caso in cui i rischi geopolitici (per esempio le guerre commerciali) tornassero a spaventare i mercati”, fa sapere De Palma. Il quale specifica inoltre che, tramite la gestione attiva e l’attenta selezione dei titoli, l’investimento può essere effettuato anche tramite azioni del comparto aurifero, essendo però consapevoli che la loro reattività è maggiore, in positivo e in negativo, rispetto all’andamento del sottostante.
Più in generale, il mini-portafoglio di copertura disegnato dall’esperto, prevede anche valute rifugio quali lo yen e il dollaro – che potrebbero rivalutarsi in uno scenario di maggiore avversione al rischio – e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. “I timori di conflitto possono avvantaggiare in generale i titoli di stato dei paesi "core" ma un’eventuale ascesa del prezzo del petrolio potrebbe rianimare le attese d’inflazione, che al momento sembrano attenuate”, conclude De Palma.
PREFERENZA AD AZIONI E OBBLIGAZIONI SOCIETARIE…
“Riteniamo che anche per il 2020 in generale siano da preferire le azioni e le obbligazioni societarie, per quanto i multipli siano elevati, dal momento che continuano ad avere nello scenario attuale le prospettive di rendimento migliori” premette Massimo De Palma Responsabile team Multi Asset Italia di GAM (Italia) SGR.
…MA LE VALUTAZIONI SUGGERISCONO "PROTEZIONE"
L’esperto, tuttavia, alla luce proprio delle alte valutazioni raccomanda di tenere sotto controllo i fattori che potrebbero far deragliare il sentiment positivo di mercato e di premunirsi per tempo. In concreto, De Palma suggerisce di fare spazio in portafoglio a strumenti che siano in grado di reagire positivamente in caso di avvitamento sui vari fronti aperti e che, al contempo, non siano troppo onerosi nel tempo.
Al capolinea il lungo trend positivo? Non in Europa, Cina e Giappone
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IL COSTO DELL’INVESTIMENTO SULLA VOLATILITÀ
Per esempio, argomenta l’esperto, l’investimento sulla volatilità, molto efficace in caso di correzione di mercato, presenta costi elevati sia che si rinnovino i future e sia, in caso di opzioni, per i premi da pagare. “All’interno delle nostre strategie multi asset consacriamo una sezione di portafoglio, denominata "Protezione", che prevede strumenti con queste caratteristiche”, specifica De Palma.
PETROLIO, ORO E AZIONI AURIFERE
L’esperto parte dalla crisi iraniana per spiegare che, sebbene per contrastare il timore di uno shock petrolifero, l’investimento nel greggio costituisca una copertura diretta, il suo profilo di rischio rendimento risulti meno efficiente rispetto ai metalli preziosi. “L’oro, in particolare, ha dimostrato di comportarsi bene non solo in questo caso, ma più in generale nel caso in cui i rischi geopolitici (per esempio le guerre commerciali) tornassero a spaventare i mercati”, fa sapere De Palma. Il quale specifica inoltre che, tramite la gestione attiva e l’attenta selezione dei titoli, l’investimento può essere effettuato anche tramite azioni del comparto aurifero, essendo però consapevoli che la loro reattività è maggiore, in positivo e in negativo, rispetto all’andamento del sottostante.
YEN, DOLLARO E OBBLIGAZIONI INDICIZZATE ALL’INFLAZIONE
Più in generale, il mini-portafoglio di copertura disegnato dall’esperto, prevede anche valute rifugio quali lo yen e il dollaro – che potrebbero rivalutarsi in uno scenario di maggiore avversione al rischio – e le obbligazioni indicizzate all’inflazione. “I timori di conflitto possono avvantaggiare in generale i titoli di stato dei paesi "core" ma un’eventuale ascesa del prezzo del petrolio potrebbe rianimare le attese d’inflazione, che al momento sembrano attenuate”, conclude De Palma.