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Idee di investimento - Azioni - 20 gennaio 2020
Quest’anno serviranno pazienza e nervi saldi con un occhio di riguardo agli investimenti sostenibili, ai titoli sottovalutati e ai dividendi azionari. Nicchie di valore in Giappone e nel lusso
20 Gennaio 2020 09:38
I DUE FATTORI DI SUPPORTO AL MERCATO AZIONARIO
Anche dopo un 2019 che ha visto gli indici di Borsa registrare rialzi consistenti, i mercati azionari restano, secondo Alberto Conca, cio di Zest SA, l’asset class preferita. Le ragioni? Evidenziano valutazioni relative più interessanti rispetto al mercato obbligazionario e, inoltre, possono beneficiare dei flussi di cassa generati dalle aziende, in particolare durante una fase di accelerazione del ciclo globale. “Le elevate valutazioni potranno rendere il 2020 un anno volatile, in cui saranno richiesti pazienza e nervi saldi” tiene però a precisare Conca nell’articolo “Volatilità sui mercati nel 2020, servono pazienza e nervi saldi”. Secondo l’esperto a supporto dei mercati azionari concorrono due fattori. Il primo è legato alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che potrebbero vedere il presidente Trump rieletto, magari sulla scia del raggiungimento di un accordo con la Cina, anche se imperfetto. Mentre il secondo fattore di supporto ai mercati è da attribuire al generale miglioramento dell’economia globale.
INNESTARE IL MOTORE DELLA REDDITIVITA’ SOSTENIBILE A LUNGO TERMINE
Intanto BlackRock ha annunciato una serie di iniziative che collocano l’investimento responsabile al centro del proprio approccio d’investimento. Tra le priorità figura l’impegno a rendere la sostenibilità parte integrante della costruzione dei portafogli e del risk management. Tra i propositi anche quello di disinvestire dalle esposizioni che evidenziano elevati rischi legati alla sostenibilità, e quello di lanciare sul mercato nuovi prodotti finanziari che tengano in considerazione esplicitamente l’utilizzo di combustibili fossili. Iniziative che rendono sempre più cruciale il miglioramento della comunicazione delle attività svolte dalla società, la strada maestra per permettere gli investitori di valutare quali aziende apportino effettivamente benefici ai propri stakeholder e, in definitiva, per ottenere un capitalismo più sostenibile e inclusivo. “Puntiamo a rafforzare il nostro impegno in favore di sostenibilità e trasparenza nelle nostre attività di gestione degli investimenti. Lo scopo è contribuire ad allestire un quadro di riferimento in cui innestare il motore della redditività sostenibile a lungo termine” specifica nell’articolo BlackRock: “La sostenibilità sta rimodellando finanza e investimenti Laurence D. Fink, chairman and chief executive officer di BlackRock.
CICLICI, FINANZIARI E SMALL CAP SONO CONVENIENTI
Nel frattempo ci si interroga su un’altra sostenibilità, quella degli attuali livelli di valutazione raggiunti soprattutto se i tassi di interesse dovessero risalire in modo rapido. A questo proposito gli esperti di Dorval Asset Management (gruppo Natixis Investment Managers) segnalano che una componente del mercato è stata piuttosto trascurata dai minimi del 2018 in poi: in particolare quella in cui rientrano i titoli ciclici e finanziari, ma anche le small cap. “Si stanno configurando le condizioni affinchè questi titoli trascurati possano riprendere quota sulla scia dell’attenuazione dei timori per la crescita mondiale e in virtù del loro gap valutativo attualmente molto interessante”, spiegano nell’articolo Mercato azionario, caccia ai titoli trascurati dal rally 2019 i professionisti di Dorval AM. Fra i mercati considerati meno onerosi figura il listino giapponese, con molti titoli industriali quotati a sconto. Stesso discorso per il mercato inglese che, malgrado i rischi persistenti legati alla Brexit, ha registrato un ritorno di interesse da parte dei gestori dopo oltre tre anni di assenza. Per Dorval AM sono interessanti pure le small cap europee, che evidenziano una crescita degli utili ancora relativamente favorevole rispetto alle large cap.
DIVIDEND YIELD MEDIO EUROPEO AL 3,7%
Secondo Allianz GIobal Investors anche i dividendi dei titoli azionari europei costituiscono un’area interessante. D’altra parte, come evidenzia l’ultimo studio della casa di gestione, le aziende europee non sfigurano affatto in un confronto a livello internazionale sotto l’aspetto della distribuzione di cedole ai soci: il dividend yield – il rapporto tra dividendo e prezzo dell’azione – complessivo del mercato azionario europeo si è mediamente attestato intorno al 3,7%. Per Jörg de Vries-Hippen, cio Equity Europe di Allianz Global Investors, la previsione dei 359 miliardi di euro di dividendi per quest’anno – importo superiore al budget federale della Germania del 2019 – rappresenta un segnale forte per la solidità economica dell’Europa e supporta la tesi secondo la quale la strategia d’investimento più adeguata per il 2020 sia quella di posizionarsi sui titoli con dividendi generosi e stabili. Una strategia che, peraltro, si può rivelare efficace anche come arma di contrasto alla volatilità del mercato. “L’assenza di rendimenti obbligazionari positivi di una certa consistenza, rende i dividendi possibili stabilizzatori del portafoglio di un investitore sotto tre aspetti: come fonte regolare di reddito, come fonte di diversificazione del portafoglio e come indicatore di un modello di business solido” spiega infatti nell’articolo Azioni Europa, dividendi 2020 proiettati verso un nuovo record Hans-Jörg Naumer, global head of global capital markets & thematic research.
L’AZIONARIO GIAPPONE OFFRE VALORE RISPETTO AI MERCATI SVILUPPATI
Altre due nicchie di mercato che potrebbero riservare opportunità nel 2020 sono l’azionario del Giappone e il settore lusso. Schroders, nell’articolo "Azioni giapponesi, prezzi ragionevoli e ancora convenienti", osserva che, rispetto ai livelli storici, le valutazioni sul mercato giapponese appaiono ragionevoli, ma potrebbe essere necessaria una maggiore visibilità sulla crescita degli utili a breve termine per spingere il mercato ulteriormente al rialzo. Rispetto ad altri mercati sviluppati, in ogni caso, il Giappone continua a offrire molto valore, che potrebbe essere accresciuto se il trend verso una migliore governance e allocazione del capitale farà aumentare il Roe delle società e in ultima analisi eliminerà lo sconto con il quale l’azionario giapponese è stato costantemente scambiato negli ultimi anni.
IL LUSSO MANTIENE IL SUO FASCINO
GAM Investments, infine, nell’articolo Perché le azioni del lusso non smettono mai di brillare, analizza i fattori che hanno determinato anche nel 2019 il successo del settore del lusso, sempre più al centro dell’attenzione degli investitori. Anche nel 2019 il settore del lusso ha brillato, confermando l’impermeabilità ai fattori di incertezza, come le tensioni commerciali o i timori di rallentamento globale. Gli investitori specializzati in questo comparto azionario, particolarmente significativo in Italia, dedicano molto tempo ad analizzare e identificare i titoli vincenti del lusso globale, e scoprono anche che talvolta, ma ovviamente non sempre, le azioni che brillano non coincidono necessariamente con le case che hanno i prodotti vincenti sul mercato dei consumatori.
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