Esty Dwek

Investimenti, le dieci minacce da tenere d’occhio nel 2020

Natixis IM elenca i fattori pericolosi che l’investitore deve monitorare. Crescita, commercio, elezioni Usa, ma attenzione anche alle tensioni sociali

22 Gennaio 2020 07:00

financialounge -  Esty Dwek Morning News Natixis Investment Managers rischi
Il 2020 è partito su una nota decisamente positiva per i mercati, che hanno proseguito il trend del 2019 senza farsi troppo distrarre dal confronto militare tra Usa e Iran in Medio Oriente, mentre hanno salutato con nuovi record di Wall Street la tregua sui dazi firmata tra Washington e Pechino e i segnali di recupero dell’economia globale, anche se l’outlook presentato dal FMI al forum di Davos non è particolarmente brillante, anzi. Un quadro decisamente roseo offuscato nelle ultimissime ore dai timori per il nuovo virus simile alla Sars, che si sono diffusi dall’Oriente all’Europa. Ma non per questo l’investitore deve perdere di vista i rischi che sempre incombono e che potrebbero impattare i mercati. Esty Dwek, head of global market strategy di Natixis IM Solutions, nel elenca 10 per il 2020: nell’elenco spicca l’assenza della Brexit, che diventa una sottospecie del rischio di tensioni commerciali e del rischio politico europeo.

RISCHIO DEL RITORNO DEI TIMORI DI RECESSIONE E DI NUOVI FRONTI DELLA GUERRA DEI DAZI


Al primo posto l’esperto di Natixis IM mette il rallentamento della crescita: sono aumentate le attese che riprenda nei prossimi mesi, ma se i dati fossero deludenti o troppo lenti potrebbero riaffiorare timori di recessione e deterioramento del mercato del lavoro. Segue il commercio, perché la tregua Usa-Cina potrebbe rivelarsi fragile, oppure Trump potrebbe aprire un nuovo fronte con l'Europa o altre aree, mentre anche i negoziati tra UK e Ue potrebbero non andare a buon fine data la scadenza ravvicinata. E poi le presidenziali americane, che potrebbero alimentare timori a seconda di chi sarà il candidato democratico.

UN INCIDENTE DI LIQUIDITÀ SUL MERCATO DEL CREDITO POTREBBE INNESCARE TIMORI SISTEMICI


Al quarto posto Dwek mette il rischio legato alla liquidità sul mercato del credito, fortemente ridotta dopo la crisi finanziaria, mentre il debito ha continuato a crescere, e un qualsiasi “incidente” potrebbe innescare timori sistemici. Poi ci sono possibili soprese dall’inflazione, finora attesa solo in lieve rialzo, ma che se accelerasse bruscamente potrebbe mettere in discussione la linea accomodante della Fed. Al sesto posto la politica in Europa, con la transizione post Merkel in Germania, la fragile coalizione in Italia, le proteste in Francia e anche qui il negoziato sulla Brexit.

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PICCO DEL PETROLIO E ONDATA DI VENDITE SUI TECNOLOGICI AVREBBERO UN FORTE IMPATTO


Un altro rischio segnalato dall’esperto di Natixis IM è un picco del petrolio, di cui abbiamo avuto assaggi per le tensioni in Iran e in Libia, che potrebbe suscitare timori legati alla crescita e influenzare il sentiment di mercato. In ottava posizione troviamo il rischio di un sell off sui titoli tecnologici, finora un settore trainante che andrebbe a perdere lo status di leader con possibile impatto su tutti i mercati.

DA TENERE SEMPRE D’OCCHIO MEDIO ORIENTE E TENSIONI SOCIALI IN MOLTI PAESI


La lista compilata da Dwek si chiude con le agitazioni sociali che si stanno diffondendo in molti Paesi sviluppati e potrebbero avere un impatto sul sentiment di mercato e con le tensioni in Medio Oriente, che covano da tempo e che potrebbero incidere sulla propensione al rischio in caso di brusca escalation. Finora questi due fattori, si pensi alla Francia ma anche a Hong Kong così come alle tensioni prima in Iran e poi in Libia, non hanno impattato più di tanto, ma non vuol dire che non vadano tenuti d’occhio.

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