Carlo Cottarelli

Elezioni, allarme spread? La previsione di Cottarelli a Financialounge.com: “Niente scossoni”

Per l’economista l’esito del voto andrà metabolizzato, l’Italia resta vulnerabile e uno shock politico potrebbe far risalire i tassi d’interesse sui Btp così come la bufala che uscire dall’euro faccia bene alla nostra economia

23 Gennaio 2020 07:00

financialounge -  Carlo Cottarelli elezioni Emila-Romagna intervista mercati Regionali spread
“I mercati in questo periodo sono tranquilli, non credo che dopo il voto delle regionali possa ripartire la giostra dello spread e anche il risultato delle elezioni andrà metabolizzato ed è prematuro dire che lunedì succederà davvero qualcosa”. A parlare è Carlo Cottarelli, per venticinque anni direttore del Fiscal Affairs del Fondo Monetario Internazionale, poi Commissario alla spending review nei governi Letta e Renzi e nel 2018, prima che nascesse il primo esecutivo Conte, è stato incaricato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di esplorare l’ipotesi di formare un governo. Attualmente è direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. “Dopo il voto non ci sarà alcun particolare scossone”, spiega a FinanciaLounge.com.

Eppure molti analisti pensano che una vittoria del centrodestra in Emilia-Romagna farebbe salire i timori di una possibile caduta del governo e questo avrebbe un impatto sullo spread…


"Ma c’è anche chi sostiene che se anche Bonaccini (l’attuale governatore dell’Emilia e candidato, ndr) dovesse perdere, il governo proseguirà la sua azione. Lo dicono gli stessi esponenti della maggioranza. È chiaro che in termini di probabilità se il Pd dovesse perdere aumenta un po’ l’ipotesi che il governo possa cadere”.

In un report Unicredit scrive che nel caso di sconfitta del Pd lo spread possa inizialmente salire a 200, con elezioni anticipate arrivare a 250 punti base…


Onestamente non ho la sfera di cristallo e se lo sapessi magari sarei più ricco di quanto sono, secondo me è presto per capire quelli che saranno gli effetti del voto, ci sono diversi fattori da considerare. È chiaro che in presenza di uno shock interno, in questo caso il pericolo di un’instabilità politica, o esterno, c’è il rischio che i tassi d’interesse sui Btp aumentino. L’Italia resta un paese abbastanza vulnerabile, non dobbiamo mai dimenticarlo”.

Perché secondo lei se gli Usa vanno alle elezioni di medio termine non succede nulla o quasi alla loro economia e da noi elezioni regionali rischiano di mettere in crisi l’esecutivo?


Perché noi abbiamo un’economia che da molti anni ha delle vulnerabilità e delle debolezze strutturali che gli Stati Uniti non hanno. L’America cresce regolarmente, abbastanza stabilmente, e l’Italia ha una crescita troppo bassa, non soltanto rispetto agli Usa ma anche alla media dei paesi europei, accompagnata da un’elevata evasione fiscale, da un’elevata corruzione a cui segue una lentezza della giustizia civile e il crollo demografico che è più forte che negli altri paesi. Senza dimenticare il fardello dell’enorme debito pubblico”. 

Lei ha scritto un libro di successo “Pachidermi e pappagalli” sulle fake news in economia, quale sarà la bufala che leggeremo lunedì?


La bufala che riemergerà, se tornassimo ad una situazione di crisi politica, è che tutti i mali dell’economia italiana sono dovuti all’euro e che l’unica soluzione sarebbe quella di abbandonare la moneta unica. Cosa che ovviamente non è vera, perché noi possiamo vivere bene nell’euro se facciamo determinate cose”.

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