Amanda Lyons
Bat vs Faang, la sfida Cina-Usa passa anche per i big della tecnologia
Le aziende tecnologiche cinesi riusciranno a superare quelle americane? L’analisi di GAM sulle prospettive di Baidu, Alibaba e Tencent
28 Gennaio 2020 15:08
La sfida infinita tra Usa e Cina per il predominio dell’economia mondiale riguarda anche le grandi aziende tecnologiche. Gli schieramenti in campo sono rappresentati da due acronimi: Faang da una parte (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google) e Bat dall’altra (Baidu, Alibaba e Tencent).
Secondo Swetha Ramachandran, expert in luxury brands, e Amanda Lyons, expert technology di GAM Investments, la prima differenza tra le aziende cinesi e quelle americane riguarda l’evoluzione. Se negli Usa i Faang hanno mostrato una crescita omogenea e continua, in Cina i Bat si muovono in un contesto in continua evoluzione.
L’e-commerce in Cina vale duemila miliardi di dollari. Una cifra mostruosa, se si pensa che la spesa in e-commerce di Usa, Regno Unito, Germania e Giappone è di 725 miliardi. E questo, fanno notare le esperte di GAM, nonostante una penetrazione di internet ancora bassa (60%) in Cina rispetto alle economie sviluppate.
A mettere in risalto le differenze tra i big del tech cinesi e quelli americani sono Swetha Ramachandran e Amanda Lyons, che partono da Baidu sottolineando come sia “in costante declino a seguito delle difficoltà incontrate nella transizione da desktop a mobile e per aver ignorato l’ascesa dei modelli a piattaforma chiusa”. La rete cinese, spiegano le esperte di GAM, è ora dominata da quattro settori: l’e-commerce, con Alibaba in testa; l’intrattenimento online, con Tencent; i servizi online, con il leader Meituan; la pubblicità digitale, guidata da ByteDance (che controlla TikTok).
“L’e-commerce cinese rimane guidato principalmente dalle piattaforme – commentano Ramachandran e Lyons - con Alibaba che ha una quota di mercato del 62% e JD del 24%. Combinato con l’elevata penetrazione dei mobile wallet, a nostro avviso, questo fenomeno ha una forte spinta per veicolare il potere di spesa dei consumatori delle città di fascia più bassa, che parte da livelli bassi”.
Una sorta di effetto “upgrade dei consumi” che è stato confermato anche dal Single’s Day dello scorso anno, che ha segnato molti record nell’e-commerce cinese. Alibaba ha registrato volumi di vendita pari a 38 miliardi di dollari (+26% rispetto all’anno precedente) nel corso di ventiquattro ore, mentre brand internazionali come Estée Lauder, Nike e L’Oréal hanno fatturato più di un miliardo di yuan (143 milioni di dollari) sulla piattaforma di Alibaba durante l’evento.
EVOLUZIONE DIVERSA
Secondo Swetha Ramachandran, expert in luxury brands, e Amanda Lyons, expert technology di GAM Investments, la prima differenza tra le aziende cinesi e quelle americane riguarda l’evoluzione. Se negli Usa i Faang hanno mostrato una crescita omogenea e continua, in Cina i Bat si muovono in un contesto in continua evoluzione.
E-COMMERCE DA DUEMILA MILIARDI
L’e-commerce in Cina vale duemila miliardi di dollari. Una cifra mostruosa, se si pensa che la spesa in e-commerce di Usa, Regno Unito, Germania e Giappone è di 725 miliardi. E questo, fanno notare le esperte di GAM, nonostante una penetrazione di internet ancora bassa (60%) in Cina rispetto alle economie sviluppate.
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BAIDU IN DIFFICOLTÀ
A mettere in risalto le differenze tra i big del tech cinesi e quelli americani sono Swetha Ramachandran e Amanda Lyons, che partono da Baidu sottolineando come sia “in costante declino a seguito delle difficoltà incontrate nella transizione da desktop a mobile e per aver ignorato l’ascesa dei modelli a piattaforma chiusa”. La rete cinese, spiegano le esperte di GAM, è ora dominata da quattro settori: l’e-commerce, con Alibaba in testa; l’intrattenimento online, con Tencent; i servizi online, con il leader Meituan; la pubblicità digitale, guidata da ByteDance (che controlla TikTok).
DOMINANO LE PIATTAFORME
“L’e-commerce cinese rimane guidato principalmente dalle piattaforme – commentano Ramachandran e Lyons - con Alibaba che ha una quota di mercato del 62% e JD del 24%. Combinato con l’elevata penetrazione dei mobile wallet, a nostro avviso, questo fenomeno ha una forte spinta per veicolare il potere di spesa dei consumatori delle città di fascia più bassa, che parte da livelli bassi”.
UPGRADE DEI CONSUMI
Una sorta di effetto “upgrade dei consumi” che è stato confermato anche dal Single’s Day dello scorso anno, che ha segnato molti record nell’e-commerce cinese. Alibaba ha registrato volumi di vendita pari a 38 miliardi di dollari (+26% rispetto all’anno precedente) nel corso di ventiquattro ore, mentre brand internazionali come Estée Lauder, Nike e L’Oréal hanno fatturato più di un miliardo di yuan (143 milioni di dollari) sulla piattaforma di Alibaba durante l’evento.