Assogestioni

Fondi comuni, anche a dicembre bene gli obbligazionari

L’intero 2019 si è chiuso con 3,8 miliardi di euro di raccolta netta per i fondi comuni aperti. Anche a dicembre gli obbligazionari hanno primeggiato con 2,3 miliardi di adesioni, portando il totale di categoria da inizio anno a quota 13,6 miliardi

30 Gennaio 2020 11:25

financialounge -  Assogestioni fondi aperti fondi comuni obbligazionari
I dati di Assogestioni di dicembre 2019 indicano un buono stato di salute per l’industria italiana del risparmio gestito. Nell’ultimo mese dell’anno la raccolta netta è stata di 10,2 miliardi di euro, con 3,23 miliari confluiti nei fondi comuni aperti: altri 576 milioni sono stati incanalati nei fondi chiusi e 6,4 miliardi sono confluiti nelle gestioni di portafoglio per investitori istituzionali.

A DICEMBRE OBBLIGAZIONARI MATTATORI ASSOLUTI…


Nell’ambito dei fondi comuni aperti, i mattatori assoluti sono stati i fondi obbligazionari, capaci di accumulare adesioni per 2,3 miliardi: seguono, distanziati, gli azionari (560 milioni), i bilanciati (416 milioni) e i flessibili (226 milioni). In ‘rosso’ invece il saldo mensile dei fondi monetari (-205 milioni).

... NELL’INTERO 2019 "IN ROSSO" AZIONARI E FLESSIBILI


Osservando i dati dell’intero 2019, si nota come i fondi obbligazionari abbiano primeggiato senza rivali (13,6 i miliardi di euro di raccolta netta nei 12 mesi): infatti sia i bilanciati (4,7 miliardi) che i monetari (979 milioni) hanno saputo attrarre molte meno adesioni. Addirittura in negativo, inoltre, i flussi di sottoscrizioni annuali nette per i fondi azionari (-3,7 miliardi) e, soprattutto, per quelli flessibili (-11 miliardi).

I PICCOLI RISPARMIATORI SI SONO PERSI IL RALLY DELLE BORSE...


Questi risultati a consuntivo confermano il trend osservato nel resto dei Paesi sviluppati, che ha visto ingenti flussi di acquisto in direzione dei fondi obbligazionari e uno scarso interesse o, addirittura, una prevalenza dei disinvestimenti dai fondi azionari. Come dire che l’eccezionale performance dei mercati azionari del 2019 è quasi passata inosservata al pubblico dei piccoli risparmiatori italiani ed internazionali. La controprova è che, a fine dicembre 2019, l’esposizione alle Borse nei portafogli retail era su livelli inferiori alla media degli ultimi anni.

... MA ADESSO MEGLIO FARSI CONSIGLIARE DA UN CONSULENTE DI FIDUCIA


In attesa di conoscere quali siano state le scelte nel primo mese del 2020, l’auspicio è che non si ripeta l’errore spesso visto in passato, quello cioè di ragionare con "lo specchietto retrovisore delle performance", perchè guardare alle performance degli ultimi 12 mesi può essere pericoloso. Occorre valutare le opportunità ma resta indispensabile essere pienamente consapevoli dei rischi a cui si può andare incontro: meglio farsi consigliare da un consulente di fiducia insieme al quale progettare un giardinetto di investimento pertinente alle proprie effettive esigenze e al personale grado di tolleranza al rischio.

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