AllianceBernstein
Obbligazionario 2020, occhio ai rischi sistemici
In AllianceBernstein ritengono che questi rischi contribuiranno a mantenere bassi e negativi i rendimenti, ma si possono ancora generare rendimenti interessanti senza assumere eccessivo rischio
30 Gennaio 2020 19:00
Ci prepariamo a un nuovo anno difficile per l’investimento nel reddito fisso. Ottenere rendimenti con i tassi ai minimi storici, se non negativi, è un compito arduo, e non si possono ignorare i rischi sistemici, come viene ricordato nell’Outlook 2020 di AllianceBernstein.
Ci sono le tensioni geopolitiche, con l’ascesa del populismo e la guerra dei dazi e per quest’ultima viene osservato come un singolo tweet presidenziale basterebbe a vanificare i progressi raggiunti verso un accordo commerciale tra Cina e Usa e anche che l’esito delle elezioni statunitensi potrebbe cambiare poco, dal momento che entrambe le ali dello schieramento politico sostengono uno spostamento verso il protezionismo commerciale. C’è poi il quadro macro: l'economia mondiale si trova di fronte a un anno impegnativo e potrebbe entrare in un lungo periodo di crescita più lenta; un rallentamento globale potrebbe lasciare il mondo ancora più vulnerabile agli shock avversi, anche perché lo spazio di manovra per le banche centrali si è ormai ristretto. “Ci aspettiamo che tali rischi contribuiscano a persistenti rendimenti bassi e negativi, nonché a periodi di volatilità nel 2020”, si legge nel rapporto.
Bassi rendimenti e volatilità non implicano, tuttavia, che non si possa ottenere un rendimento decente investendo nel reddito fisso: il ritorno complessivo per l’investitore è dato dalla somma del flusso di cedole e dalle variazioni del prezzo di mercato. Nel rapporto sono ricordati, ad esempio, i titoli di Stato giapponesi a 10 anni, che all’inizio di 11 degli ultimi 12 anni presentavano un rendimento a scadenza inferiore all'1%, ma il cui rendimento complessivo annuo è stato in media superiore al 2%; l'indice Bloomberg Barclays Euro-Aggregate Treasury ha iniziato il 2019 allo 0,74%, ma ha guadagnato un rendimento totale per l'anno del 6,77%. È importante, sottolineano in AllianceBernstein, "mantenere la duration", ovvero avere esposizione al rischio tassi quando c'è una significativa incertezza sulla fase geopolitica globale: durante i periodi di turbolenza del mercato, la duration dei titoli di Stato funge da compensazione per la volatilità dei mercati azionari e creditizi, mitigando il rischio al ribasso.
Non ci sono solo titoli di Stato. Per AllianceBernstein gli investitori dovrebbero trarre vantaggio dalle dislocazioni in settori sensibili al credito che offrono un interessante mix di rendimento, qualità e potenziale di protezione al ribasso, come le cartolarizzazioni Usa sostenute da ipoteche commerciali e residenziali, poco correlate con gli altri settori del reddito fisso, e il debito bancario europeo subordinato. Altre opportunità di investimento sono individuate nelle obbligazioni societarie BBB che offrono rendimenti pari a quelli del mercato high yield, nelle obbligazioni ad alto rendimento a scadenza più breve, mentre politiche monetarie nuovamente accomodanti e fondamentali economici notevolmente migliorati favoriscono il debito dei mercati emergenti.
PROTEZIONISMO COMMERCIALE
Ci sono le tensioni geopolitiche, con l’ascesa del populismo e la guerra dei dazi e per quest’ultima viene osservato come un singolo tweet presidenziale basterebbe a vanificare i progressi raggiunti verso un accordo commerciale tra Cina e Usa e anche che l’esito delle elezioni statunitensi potrebbe cambiare poco, dal momento che entrambe le ali dello schieramento politico sostengono uno spostamento verso il protezionismo commerciale. C’è poi il quadro macro: l'economia mondiale si trova di fronte a un anno impegnativo e potrebbe entrare in un lungo periodo di crescita più lenta; un rallentamento globale potrebbe lasciare il mondo ancora più vulnerabile agli shock avversi, anche perché lo spazio di manovra per le banche centrali si è ormai ristretto. “Ci aspettiamo che tali rischi contribuiscano a persistenti rendimenti bassi e negativi, nonché a periodi di volatilità nel 2020”, si legge nel rapporto.
CI SONO ANCORA OPPORTUNITÀ DI RENDIMENTO
Bassi rendimenti e volatilità non implicano, tuttavia, che non si possa ottenere un rendimento decente investendo nel reddito fisso: il ritorno complessivo per l’investitore è dato dalla somma del flusso di cedole e dalle variazioni del prezzo di mercato. Nel rapporto sono ricordati, ad esempio, i titoli di Stato giapponesi a 10 anni, che all’inizio di 11 degli ultimi 12 anni presentavano un rendimento a scadenza inferiore all'1%, ma il cui rendimento complessivo annuo è stato in media superiore al 2%; l'indice Bloomberg Barclays Euro-Aggregate Treasury ha iniziato il 2019 allo 0,74%, ma ha guadagnato un rendimento totale per l'anno del 6,77%. È importante, sottolineano in AllianceBernstein, "mantenere la duration", ovvero avere esposizione al rischio tassi quando c'è una significativa incertezza sulla fase geopolitica globale: durante i periodi di turbolenza del mercato, la duration dei titoli di Stato funge da compensazione per la volatilità dei mercati azionari e creditizi, mitigando il rischio al ribasso.
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ALLA RICERCA DI UN MIX DI RENDIMENTO, QUALITÀ E PROTEZIONE AL RIBASSO NEL CREDITO
Non ci sono solo titoli di Stato. Per AllianceBernstein gli investitori dovrebbero trarre vantaggio dalle dislocazioni in settori sensibili al credito che offrono un interessante mix di rendimento, qualità e potenziale di protezione al ribasso, come le cartolarizzazioni Usa sostenute da ipoteche commerciali e residenziali, poco correlate con gli altri settori del reddito fisso, e il debito bancario europeo subordinato. Altre opportunità di investimento sono individuate nelle obbligazioni societarie BBB che offrono rendimenti pari a quelli del mercato high yield, nelle obbligazioni ad alto rendimento a scadenza più breve, mentre politiche monetarie nuovamente accomodanti e fondamentali economici notevolmente migliorati favoriscono il debito dei mercati emergenti.