Alliance Bernstein

Cinque strategie multi-asset per affrontare il 2020

AllianceBernstein si aspetta un calo dei rendimenti della maggior parte delle asset class nei prossimi anni e propone un approccio multi-asset fatta di cautela sulle azioni e ricerca di opportunità nel reddito fisso

4 Febbraio 2020 19:00

financialounge -  Alliance Bernstein fondi multi asset
Le eccellenti performance riportate da tutte le asset class nel 2019 potrebbero far sembrare l’asset allocation strategica un esercizio poco rilevante. Ma i bei tempi potrebbero non durare, i fattori strutturali avversi non mancano e nemmeno le sfide secolari, come le dinamiche demografiche sfavorevoli nelle economie sviluppate e in Cina, la produttività che cresce poco, le resistenze a consumo e investimenti dovuta a un carico di debito senza precedenti. A tutto questo si aggiungono le elevate valutazioni raggiunte dagli asset dopo un decennio di politica monetaria accomodante e di espansione del credito, insieme alle pressioni populistiche e all’aumento dei rischi geopolitici.


UNA CORREZIONE PROLUNGATA NON È DIETRO L’ANGOLO MA BISOGNA ATTREZZARSI


A fronte di questo scenario Daniel Loewy, CIO e Head of Multi-Asset Solutions, e Karen Watkin, Portfolio Manager Multi-Asset Solutions di AllianceBernstein, si aspettano un calo dei rendimenti di molte asset class nella prospettiva dei prossimi 10 anni con i rischi al ribasso destinati a moltiplicarsi e acuirsi. I due esperti avvertono che questo non significa che una correzione prolungata sia dietro l’angolo, ma raccomandano comunque di adottare un approccio multi-asset per affrontare terreni più accidentati con un’ampia gamma di strumenti per la costruzione del portafoglio, ripensando a come generare reddito senza perdere di vista la gestione del rischio. Di qui la proposta di 5 strategie per l’anno appena iniziato.


CAUTELA SUL’AZIONARIO MA ATTENZIONE A QUELLO DI EUROPA E EMERGENTI


La prima prevede cautela sulle azioni, ma tenendo in considerazione Europa ed Emergenti: nel 2020 le stime di crescita degli utili sono attese in calo su livelli medio-bassi, con i margini delle imprese che sembrano aver raggiunto un picco, specie in USA, mentre il costo del lavoro potrebbero costringere le aziende a maggiore cautela nelle decisioni di spesa. In Europa però le valutazioni sono più interessanti, con le revisioni al rialzo sugli utili e il miglioramento delle prospettive societarie a favore di un’esposizione selettiva anche alle azioni dei mercati emergenti, incluse le A-Share cinesi.


LA DURATION RESTA UNO STRUMENTO VALIDO. LE SCELTE LIQUIDE ALTERNATIVE


La seconda è continuare ad affidarsi all’esposizione ai tassi di interesse per una gestione del rischio che compensi parte dell’allocazione azionario. Secondo gli esperti di AllianceBernstein la durazione, vale a dire la sensibilità dei prezzi dei bond alle variazioni dei tassi, può continuare ad essere d’aiuto, anche in Europa, dove i rendimenti sono bassi, in parte perché la curva è più ripida che negli Stati Uniti, con un maggior potenziale di rendimento. La terza strategia è affidarsi anche a scelte liquide alternative, che potrebbero dare presto prova del loro valore. I due esperti fanno gli esempi del del volatility harvesting, che prevede di vendere protezione contro un aumento dei rischi, e del merger arbitrage, per trarre beneficio da aziende che stentano a trovare opportunità di crescita organica.

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NON RESTARE PRIGIONIERI DEI TREND E GUARDARE OLTRE LE OBBLIGAZIONI


La quarta strategia raccomandata da AllianceBernestein è evitare di dare troppo peso ai segnali legati ai trend, come la volatilità o il momentum: lo scenario futuro sarà fatto di navigazione a vista, e per tenere la rotta bisognerà basarsi sui segnali collegati ai fondamentali di mercato, come le valutazioni, la qualità dei bilanci, le politiche di stimolo e l’inflazione. Infine la grande sfida di generare reddito a fronte di oltre $12.000 mld di debito di alta qualità con rendimenti negativi. Una sfida che si vince allargando gli i loro orizzonti con un approccio multisettoriale globale. Vale a dire prevedere un’allocazione in high yield statunitensi per generare una buona fonte di reddito diversificata con fondamentali solidi, ma anche guardare oltre le obbligazioni e puntare su una strategia multi-asset in grado di scovare opportunità nei real-estate investment trust nelle master limited partnership, negli asset cartolarizzati e ancora nelle azioni globali.

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