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Combattere l’acidificazione del Mediterraneo, l’impegno di Amundi
Amundi sostiene il progetto “Desarc-Maresanus”, nato per contrastare l’aumento di CO2 nell’atmosfera che provoca l’acidificazione dei mari: focus sulle soluzioni innovative per salvare il Mediterraneo
5 Febbraio 2020 19:00
Contrastare l’aumento di CO2 nell’atmosfera che provoca l’acidificazione dei mari. È l’obiettivo del progetto di ricerca “Desarc-Maresanus” condotto dal Politecnico di Milano e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici con il supporto di Amundi e la collaborazione di CO2APPS, i cui risultati sono stati presentati in un convegno che si conclude oggi, 5 febbraio.
“Desarc-Maresanus” ha studiato un processo di alcalinizzazione basato sullo spargimento di idrossido di calcio sulla superficie del mare che, combinandosi in un processo spontaneo con acqua, aumenta la capacità tampone delle acque marine verso l’acidità e permette di contrastare la diminuzione del pH e, in ultima battuta, consente di favorire la rimozione di CO2 dall’atmosfera.
La due giorni milanese, in programma al Politecnico, è incentrata sui dettagli della fattibilità tecnica, con un focus sul Mediterraneo e sui benefici per il comparto marino. Anche il Mediterraneo, come gli oceani nel resto del mondo, sta subendo un processo di acidificazione che incide sull’esistenza degli ecosistemi marini. Grazie all’utilizzo di un modello fluodinamico sono stati studiati diversi scenari di spargimento dell’idrossido di calcio nel Mediterraneo oltre a metodi innovativi per lo stoccaggio di CO2 che permettono di evitarne la reimmissione nell’atmosfera.
“I risultati raggiunti sono molto interessanti – ha commentato il professor Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici presso il Politecnico di Milano e Project Leader della ricerca - e sono un ulteriore passo in avanti, ci danno fiducia che sia possibile rimuovere CO2 dall’atmosfera a prezzi non proibitivi, dando anche una risposta al grande problema dell’acidificazione del mare. Servono altre ricerche, sia riguardanti il processo tecnologico che delle interazioni con l’ambiente, ma questi primi risultati sono promettenti. Sappiamo che dobbiamo ridurre in modo rapido e drastico le emissioni di gas climalteranti, con questo progetto abbiamo iniziato a lavorare per fare anche di più”.
Paolo Proli, Head of Retail Distribution di Amundi SGR, ha commentato: “Abbiamo rinnovato anche nel 2020 il nostro sostegno economico al progetto di ricerca Desarc-Maresanus perché l’attenzione ai temi della sostenibilità e al contrasto dei cambiamenti climatici rappresenta un impegno di lungo periodo per Amundi che non si esaurisce in una singola iniziativa ma permea profondamente la nostra azienda, dai processi di investimento, alle politiche di voto in assemblea, alle iniziative in favore dell’ambiente e ad impatto sociale”.
NUOVO PROCESSO DI ALCALINIZZAZIONE
“Desarc-Maresanus” ha studiato un processo di alcalinizzazione basato sullo spargimento di idrossido di calcio sulla superficie del mare che, combinandosi in un processo spontaneo con acqua, aumenta la capacità tampone delle acque marine verso l’acidità e permette di contrastare la diminuzione del pH e, in ultima battuta, consente di favorire la rimozione di CO2 dall’atmosfera.
BENEFICI PER IL COMPARTO MARINO
La due giorni milanese, in programma al Politecnico, è incentrata sui dettagli della fattibilità tecnica, con un focus sul Mediterraneo e sui benefici per il comparto marino. Anche il Mediterraneo, come gli oceani nel resto del mondo, sta subendo un processo di acidificazione che incide sull’esistenza degli ecosistemi marini. Grazie all’utilizzo di un modello fluodinamico sono stati studiati diversi scenari di spargimento dell’idrossido di calcio nel Mediterraneo oltre a metodi innovativi per lo stoccaggio di CO2 che permettono di evitarne la reimmissione nell’atmosfera.
RISULTATI INCORAGGIANTI
“I risultati raggiunti sono molto interessanti – ha commentato il professor Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici presso il Politecnico di Milano e Project Leader della ricerca - e sono un ulteriore passo in avanti, ci danno fiducia che sia possibile rimuovere CO2 dall’atmosfera a prezzi non proibitivi, dando anche una risposta al grande problema dell’acidificazione del mare. Servono altre ricerche, sia riguardanti il processo tecnologico che delle interazioni con l’ambiente, ma questi primi risultati sono promettenti. Sappiamo che dobbiamo ridurre in modo rapido e drastico le emissioni di gas climalteranti, con questo progetto abbiamo iniziato a lavorare per fare anche di più”.
AMUNDI IN PRIMA LINEA
Paolo Proli, Head of Retail Distribution di Amundi SGR, ha commentato: “Abbiamo rinnovato anche nel 2020 il nostro sostegno economico al progetto di ricerca Desarc-Maresanus perché l’attenzione ai temi della sostenibilità e al contrasto dei cambiamenti climatici rappresenta un impegno di lungo periodo per Amundi che non si esaurisce in una singola iniziativa ma permea profondamente la nostra azienda, dai processi di investimento, alle politiche di voto in assemblea, alle iniziative in favore dell’ambiente e ad impatto sociale”.