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Città più attraenti per gli investitori: Los Angeles al primo posto
Nell’Indice Global Cities 2020 di Schroders, la classifica delle città più solide a livello economico e più interessanti per gli investitori, prima Los Angeles, seguita da Londra e Hong Kong. Da quest’anno inserito anche l’impatto ambientale
7 Febbraio 2020 21:00
Los Angeles, Londra e Hong Kong. È questo il podio 2020 - lo stesso di 12 mesi fa - dell’Indice Schroders Global Cities, la graduatoria delle città globali stilata sulla base di tre punteggi proprietari: impatto economico, impatto universitario e, per il primo anno, impatto ambientale.
Quest’ultimo criterio di valutazione ha determinato diversi spostamenti in classifica, ma non nel caso di Los Angeles che, pur meritando uno score mediocre sull’impatto ambientale, si è confermata per il quarto anno consecutivo ai vertici dell’Indice. E nemmeno nel caso di Londra, salda in secondo posizione, in virtù di un’economia che continua ad attrarre società multinazionali, eccellenti università e del buon punteggio ottenuto in termini di impatto ambientale.
“È vero che Londra ha accusato le incertezze della Brexit e del conseguente contesto politico, ma i fondamentali sottostanti restano attraenti per gli investitori. La capitale inglese piace grazie ad una crescita costante dell’economia, che esercita un continuo appeal per le società multinazionali e per i professionisti altamente specializzati, e ad una imponente quantità di spazi verdi, acqua pulita e sicura, energia e trasporti pubblici”, ha commentato Tom Walker, Co-Head of Global Cities.
Ha invece beneficiato degli elevati punteggi dal punto di vista ambientale e di PIL, Stoccolma che, piazzandosi al 29° posto, è l’unica città scandinava inclusa tra le prime 30 posizioni. Da segnalare anche città statunitensi come Seattle e Austin che hanno registrato ottimi avanzamenti in classifica in quanto, entrambe, all’avanguardia nell’economia della conoscenza e offrono nuovi posti di lavoro ben retribuiti rispetto ad altre località, come evidenziato dall’ottimo punteggio sul reddito medio.
Sul versante opposto, quello delle città che hanno perso posizioni nella graduatoria per i punteggi poco elevati a livello di impatto ambientale, figurano le città cinesi, sebbene Pechino e Shanghai siano state confermate nella top 20, grazie ai rating elevati nei punteggi sull’impatto economico e sull’impatto universitario.
“Policymaker, residenti e investitori sono chiamati a rispondere in modo tempestivo ed efficace al rapido processo di urbanizzazione globale, e alle implicazioni ambientali e sociali delle città, che sono responsabili per oltre il 70% delle emissioni globali di CO2”, fa sapere Walker. “Riteniamo che le tante città che sono all’avanguardia nelle politiche urbane di sostenibilità ma al momento in difficoltà sull’impatto ambientale siano in grado di migliorare anche in questo aspetto deficitario. E siamo convinti che la transizione verso forme di energia rinnovabile e il crescente utilizzo di veicoli elettrici possano costituire solidi alleati in questa sfida”, conclude l'esperto di Schroders.
UN NUOVO CRITERIO DI VALUTAZIONE: L’IMPATTO AMBIENTALE
Quest’ultimo criterio di valutazione ha determinato diversi spostamenti in classifica, ma non nel caso di Los Angeles che, pur meritando uno score mediocre sull’impatto ambientale, si è confermata per il quarto anno consecutivo ai vertici dell’Indice. E nemmeno nel caso di Londra, salda in secondo posizione, in virtù di un’economia che continua ad attrarre società multinazionali, eccellenti università e del buon punteggio ottenuto in termini di impatto ambientale.
PERCHÉ LONDRA RESTA ATTRAENTE
“È vero che Londra ha accusato le incertezze della Brexit e del conseguente contesto politico, ma i fondamentali sottostanti restano attraenti per gli investitori. La capitale inglese piace grazie ad una crescita costante dell’economia, che esercita un continuo appeal per le società multinazionali e per i professionisti altamente specializzati, e ad una imponente quantità di spazi verdi, acqua pulita e sicura, energia e trasporti pubblici”, ha commentato Tom Walker, Co-Head of Global Cities.
STOCCOLMA, SEATTLE E AUSTIN
Ha invece beneficiato degli elevati punteggi dal punto di vista ambientale e di PIL, Stoccolma che, piazzandosi al 29° posto, è l’unica città scandinava inclusa tra le prime 30 posizioni. Da segnalare anche città statunitensi come Seattle e Austin che hanno registrato ottimi avanzamenti in classifica in quanto, entrambe, all’avanguardia nell’economia della conoscenza e offrono nuovi posti di lavoro ben retribuiti rispetto ad altre località, come evidenziato dall’ottimo punteggio sul reddito medio.
CITTÀ CINESI DEFICITARIE IN CAMPO AMBIENTALE
Sul versante opposto, quello delle città che hanno perso posizioni nella graduatoria per i punteggi poco elevati a livello di impatto ambientale, figurano le città cinesi, sebbene Pechino e Shanghai siano state confermate nella top 20, grazie ai rating elevati nei punteggi sull’impatto economico e sull’impatto universitario.
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ENERGIA RINNOVABILE E VEICOLI ELETTRICI
“Policymaker, residenti e investitori sono chiamati a rispondere in modo tempestivo ed efficace al rapido processo di urbanizzazione globale, e alle implicazioni ambientali e sociali delle città, che sono responsabili per oltre il 70% delle emissioni globali di CO2”, fa sapere Walker. “Riteniamo che le tante città che sono all’avanguardia nelle politiche urbane di sostenibilità ma al momento in difficoltà sull’impatto ambientale siano in grado di migliorare anche in questo aspetto deficitario. E siamo convinti che la transizione verso forme di energia rinnovabile e il crescente utilizzo di veicoli elettrici possano costituire solidi alleati in questa sfida”, conclude l'esperto di Schroders.