Cosmo Schinaia
I temi ESG dominano i piani di sviluppo aziendale
Nell’indagine di Fidelity International la sostenibilità è centrale per fare business non solo in Europa ma anche in Cina e negli USA. Il sentiment resta positivo anche per il 2020, la recessione sembra essere stata rimandata
19 Febbraio 2020 14:43
La sostenibilità non fa solo bene all’ambiente ma anche al business. Con l’inizio del nuovo decennio, l’indagine degli analisti di Fidelity International 2020, ha rivelato l’esistenza di un punto di svolta per le imprese a livello globale, dal momento che considerare i fattori ambientali, sociali e di governance non è solo giusto, ma porta anche vantaggi al business.
Il 90 per cento degli analisti di Fidelity, in aumento del 70 per cento rispetto al 2019, segnala che le aziende si concentrano sempre di più sui fattori ESG. Un interesse che quest’anno è stato evidenziato in tutte le regioni e nella maggior parte dei settori, a testimoniare una crescente consapevolezza del cambiamento climatico e delle riforme aziendali.
Gli analisti globali di Fidelity ogni anno approfondiscono il panorama aziendale, aggregando i risultati di circa 15mila riunioni aziendali, per fornire una visione generale. La corporate governance sta migliorando, con maggiori livelli di coinvolgimento degli investitori in tutto il mondo, le aziende invece hanno registrato progressi minori sul fronte della diversity dei consigli di amministrazione. La maggior parte degli analisti di Fidelity segnala che i Cda delle aziende trattate presentano una diversità da media a bassa, quasi senza cambiamenti rispetto all’anno scorso.
La sensibilità sui temi ESG è in costante crescita in Asia e Cina, dove l’80 per cento degli analisti segnala una aumento dell’attenzione ai fattori ESG nel 2020 in tutte o alcune delle aziende trattate. Più del 90 per cento degli analisti Fidelity specializzati negli USA e in Canada, inoltre, segnalano un’attenzione in crescita ai temi ESG in tutte o alcune delle aziende trattate, rispetto al solo 57 per cento dell’anno scorso.
La maggiore attenzione ai temi ESG da parte delle imprese cinesi “è incoraggiante”, per Jenn-Hui Tan, responsabile globale stewardship e investimenti sostenibili di Fidelity International. Tra le cause c’è una combinazione di fattori “tra cui l'impegno delle autorità cinesi a migliorare la governance, la corsa delle aziende a investire nelle rinnovabili prima del taglio delle sovvenzioni statali e le richieste degli investitori di una maggiore trasparenza sulle catene di approvvigionamento”.
Il contesto economico-commerciale migliorerà ma lentamente. Secondo gli analisti di Fidelity, la recessione sembra essere stata rimandata, almeno fino al 2021, grazie ai tassi di interesse bassi, alla ripresa del commercio mondiale e ai consumi solidi. “Il risultato della Survey di quest’anno conferma che non siamo ancora vicini a una recessione, nonostante i tassi bassi proseguano e alcuni venti contrari di inizio anno per i quali non siamo ancora in grado di misurare se vi sarà un impatto sull’economia, se non sul breve termine”, ha commentato Cosmo Schinaia, country head per l’Italia di Fidelity International. “Nell’attuale contesto, l’approccio attivo di Fidelity risulta vincente”. La recessione fa meno paura anche per Fiona O’Neill, vice responsabile della ricerca azionaria di Fidelity International che ha osservato come “i timori di recessione si sono decisamente attenuati dall'inizio del 2019, in particolare in Cina, dove solo il 27 per cento degli analisti afferma che le aziende non si stanno preparando per la fine del ciclo, in netta diminuzione rispetto al 70 per cento dello scorso anno”.
I FATTORI ESG SEMPRE PIÙ IMPORTANTI
Il 90 per cento degli analisti di Fidelity, in aumento del 70 per cento rispetto al 2019, segnala che le aziende si concentrano sempre di più sui fattori ESG. Un interesse che quest’anno è stato evidenziato in tutte le regioni e nella maggior parte dei settori, a testimoniare una crescente consapevolezza del cambiamento climatico e delle riforme aziendali.
LA RICERCA DI FIDELITY
Gli analisti globali di Fidelity ogni anno approfondiscono il panorama aziendale, aggregando i risultati di circa 15mila riunioni aziendali, per fornire una visione generale. La corporate governance sta migliorando, con maggiori livelli di coinvolgimento degli investitori in tutto il mondo, le aziende invece hanno registrato progressi minori sul fronte della diversity dei consigli di amministrazione. La maggior parte degli analisti di Fidelity segnala che i Cda delle aziende trattate presentano una diversità da media a bassa, quasi senza cambiamenti rispetto all’anno scorso.
ConsulenTia20: i grandi trend di mercato secondo Fidelity
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CRESCONO I FATTORI ESG IN CINA E USA
La sensibilità sui temi ESG è in costante crescita in Asia e Cina, dove l’80 per cento degli analisti segnala una aumento dell’attenzione ai fattori ESG nel 2020 in tutte o alcune delle aziende trattate. Più del 90 per cento degli analisti Fidelity specializzati negli USA e in Canada, inoltre, segnalano un’attenzione in crescita ai temi ESG in tutte o alcune delle aziende trattate, rispetto al solo 57 per cento dell’anno scorso.
SEGNALE INCORAGGIANTE DALLE AZIENDE CINESI
La maggiore attenzione ai temi ESG da parte delle imprese cinesi “è incoraggiante”, per Jenn-Hui Tan, responsabile globale stewardship e investimenti sostenibili di Fidelity International. Tra le cause c’è una combinazione di fattori “tra cui l'impegno delle autorità cinesi a migliorare la governance, la corsa delle aziende a investire nelle rinnovabili prima del taglio delle sovvenzioni statali e le richieste degli investitori di una maggiore trasparenza sulle catene di approvvigionamento”.
IL SENTIMENT GLOBALE È ANCORA POSITIVO
Il contesto economico-commerciale migliorerà ma lentamente. Secondo gli analisti di Fidelity, la recessione sembra essere stata rimandata, almeno fino al 2021, grazie ai tassi di interesse bassi, alla ripresa del commercio mondiale e ai consumi solidi. “Il risultato della Survey di quest’anno conferma che non siamo ancora vicini a una recessione, nonostante i tassi bassi proseguano e alcuni venti contrari di inizio anno per i quali non siamo ancora in grado di misurare se vi sarà un impatto sull’economia, se non sul breve termine”, ha commentato Cosmo Schinaia, country head per l’Italia di Fidelity International. “Nell’attuale contesto, l’approccio attivo di Fidelity risulta vincente”. La recessione fa meno paura anche per Fiona O’Neill, vice responsabile della ricerca azionaria di Fidelity International che ha osservato come “i timori di recessione si sono decisamente attenuati dall'inizio del 2019, in particolare in Cina, dove solo il 27 per cento degli analisti afferma che le aziende non si stanno preparando per la fine del ciclo, in netta diminuzione rispetto al 70 per cento dello scorso anno”.