Amundi
È ora di prendersi rischi: su geopolitica, crescita e ambiente
Secondo Amundi non è il momento di mettersi in difesa, anzi: la minaccia del coronavirus e le tensioni commerciali USA-Cina potrebbero persino offrire opportunità. Ad esempio sui titoli europei value e ciclici
20 Febbraio 2020 13:00
La geopolitica continua a dominare l’attenzione degli investitori all’inizio del decennio: prima le tensioni in Iran, poi l’accordo di Fase Uno tra USA e Cina sul commercio e ora la crescita globale minacciata dal coronavirus. Le notizie incessanti su questo fronte scatenano qualche volatilità aggiuntiva visto che l'epidemia potrebbe danneggiare Cina e la crescita mondiale. Ma dai dati emerge una situazione “relativamente soddisfacente” con la Germania che ha evitato la recessione e la zona Euro che sembra essere in ripresa, mentre l’inflazione non sembra una minaccia anche se in parziale recupero.
Le banche centrali continueranno probabilmente a mantenere una posizione attendista, mantenendo condizioni accomodanti in tutte le regioni. In attesa che la crescita riparta, l'attenzione globale è per le misure fiscali: stimoli in Giappone, approvazione della Finanziaria 2020 in Indonesia, Filippine e India, speranza che vengano introdotte misure di supporto in Germania, Gran Bretagna ed Europa in generale con il Green Deal da mille miliardi di euro.
Di fronte a questo quadro, Pascal Blanqué, Group Chief Investment Officer di Amundi, suggerisce all’investitore che non è il momento di mettersi in difesa, ma piuttosto di prendersi il rischio, puntando sulle opportunità che proprio i rischi potrebbero dischiudere e focalizzandosi su crescita e ambiente, con particolare attenzione ai titoli europei "value" e ciclici. Secondo l’esperto di Amundi, gli investimenti verdi e il cambiamento climatico sono temi da seguire con crescente attenzione nel 2020. Sono i temi al centro del dibattito globale, con Europa e Cina collaborano per ridurre le emissioni con il lancio dell’Emission Trading System (ETS) che costituirà il maggior mercato di carbonio al mondo.
Blanqué sottolinea che il cambiamento climatico potrebbe essere un tema di rilievo anche nel dibattito elettorale USA e che nel complesso gli obiettivi ambientali potrebbero essere il catalizzatore della spinta fiscale, ma potrebbero diventare anche la nuova frontiera delle guerre commerciali perché il Green Deal europeo sta valutando la possibilità di introdurre nell’UE una carbon border tax.
Secondo l’esperto di Amundi, l’interazione tra geopolitica, crescita e tematiche ambientali sarà l'elemento principale che influenzerà la propensione o l'avversione al rischio. Da un punto di vista bottom-up, la dinamica del mercato del credito dovrebbe rappresentare il principale elemento propulsore del ciclo finanziario. I bassi tassi di interesse continuano a deporre a favore di questa asset class nonostante le valutazioni elevate, ma non estreme.
Per questo Amundi crede che che gli investitori dovrebbero sovrappesare il credito, anche se potrebbero tuttavia emergere ancora situazioni problematiche in alcuni Paesi, soprattutto se riaffioreranno i timori di rallentamento economico, perché quest’anno la flessibilità e la selettività nella gestione delle obbligazioni saranno determinanti per generare dei rendimenti.
Le convinzioni chiave di Amundi sugli investimenti nel 2020 sono tre. La prima è che non è il momento di essere troppo difensivi, perché i problemi a breve legati a coronavirus in Cina o ai negoziati commerciali tra Europa e Stati Uniti potrebbero schiudere opportunità per acquistare attivi rischiosi. Inoltre, se la situazione in Cina si stabilizza, la dinamica della crescita potrebbe migliorare in un contesto caratterizzato da bassi rendimenti. Nel breve le azioni USA potrebbero dar prova migliore, ma l’Europa è il mercato dove scommettere sui temi Value ciclici. Amundi vorrebbe l’esposizione alle azioni Emergenti, con le aspettative sugli utili che potrebbero decollare non appena verranno meno le problematiche legate al virus.
La seconda convinzione è che nell’obbligazionario c’è minor focalizzazione sulla duration e maggiore sulla selezione del credito. Europa, obbligazioni dei Mercati Emergenti e titoli cartolarizzati USA sono il modo per sfruttare la persistente fase di propensione al rischio.
In terzo luogo la selezione, che resta cruciale. Visto il restringimento degli spread, mercati azionari globalmente più costosi e un’esposizione complessiva e generalizzata al “fattore crescita”, la selezione è necessaria per non restare impigliati in titoli di minor valore che potrebbero penalizzare i rendimenti in caso di un aumento della volatilità. Una selezione basata sui fondamentali e sui criteri ESG, tenendo conto di tutti i fattori di rischio che potrebbero incidere sulle future valutazioni delle imprese, di cui il cambiamento climatico rimane il più discusso.
Proprio l’area ESG, acronimo che sta per Ambiente, Sociale e Governance, così come il settore finanziario, saranno soggetti a nuove regolamentazioni. E visto che gli azionisti stanno diventando sempre più esigenti riguardo a tutti gli aspetti relativi agli ESG, Amundi si aspetta un impatto crescente proprio di questi fattori sulle performance del mercato.
ATTENZIONE GLOBALE PER LE MISURE FISCALI, IN EUROPA IL GREEN DEAL DA 1.000 MLD
Le banche centrali continueranno probabilmente a mantenere una posizione attendista, mantenendo condizioni accomodanti in tutte le regioni. In attesa che la crescita riparta, l'attenzione globale è per le misure fiscali: stimoli in Giappone, approvazione della Finanziaria 2020 in Indonesia, Filippine e India, speranza che vengano introdotte misure di supporto in Germania, Gran Bretagna ed Europa in generale con il Green Deal da mille miliardi di euro.
NON È IL MOMENTO DI METTERSI IN DIFESA MA DI PRENDERE IL RISCHIO, CHE NASCONDE OPPORTUNITÀ
Di fronte a questo quadro, Pascal Blanqué, Group Chief Investment Officer di Amundi, suggerisce all’investitore che non è il momento di mettersi in difesa, ma piuttosto di prendersi il rischio, puntando sulle opportunità che proprio i rischi potrebbero dischiudere e focalizzandosi su crescita e ambiente, con particolare attenzione ai titoli europei "value" e ciclici. Secondo l’esperto di Amundi, gli investimenti verdi e il cambiamento climatico sono temi da seguire con crescente attenzione nel 2020. Sono i temi al centro del dibattito globale, con Europa e Cina collaborano per ridurre le emissioni con il lancio dell’Emission Trading System (ETS) che costituirà il maggior mercato di carbonio al mondo.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO POTREBBE ESSERE IMPORTANTE ANCHE NEL DIBATTITO ELETTORALE USA
Blanqué sottolinea che il cambiamento climatico potrebbe essere un tema di rilievo anche nel dibattito elettorale USA e che nel complesso gli obiettivi ambientali potrebbero essere il catalizzatore della spinta fiscale, ma potrebbero diventare anche la nuova frontiera delle guerre commerciali perché il Green Deal europeo sta valutando la possibilità di introdurre nell’UE una carbon border tax.
LA DINAMICA DEL CREDITO PRINCIPALE PROPULSORE DEL CICLO FINANZIARIO
Secondo l’esperto di Amundi, l’interazione tra geopolitica, crescita e tematiche ambientali sarà l'elemento principale che influenzerà la propensione o l'avversione al rischio. Da un punto di vista bottom-up, la dinamica del mercato del credito dovrebbe rappresentare il principale elemento propulsore del ciclo finanziario. I bassi tassi di interesse continuano a deporre a favore di questa asset class nonostante le valutazioni elevate, ma non estreme.
Thematic Investment Day, appuntamento con il futuro insieme a CPR AM e Amundi
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SUL MERCATO DELLE OBBLIGAZIONI LA FLESSIBILITÀ SARÀ DETERMINANTE
Per questo Amundi crede che che gli investitori dovrebbero sovrappesare il credito, anche se potrebbero tuttavia emergere ancora situazioni problematiche in alcuni Paesi, soprattutto se riaffioreranno i timori di rallentamento economico, perché quest’anno la flessibilità e la selettività nella gestione delle obbligazioni saranno determinanti per generare dei rendimenti.
NELL’AZIONARIO L’EUROPA È IL MERCATO DOVE SCOMMETTERE SUI TEMI VALUTE E CICLICI
Le convinzioni chiave di Amundi sugli investimenti nel 2020 sono tre. La prima è che non è il momento di essere troppo difensivi, perché i problemi a breve legati a coronavirus in Cina o ai negoziati commerciali tra Europa e Stati Uniti potrebbero schiudere opportunità per acquistare attivi rischiosi. Inoltre, se la situazione in Cina si stabilizza, la dinamica della crescita potrebbe migliorare in un contesto caratterizzato da bassi rendimenti. Nel breve le azioni USA potrebbero dar prova migliore, ma l’Europa è il mercato dove scommettere sui temi Value ciclici. Amundi vorrebbe l’esposizione alle azioni Emergenti, con le aspettative sugli utili che potrebbero decollare non appena verranno meno le problematiche legate al virus.
SFRUTTARE LA PROPENSIONE AL RISCHIO ANCHE NEL REDDITO FISSO
La seconda convinzione è che nell’obbligazionario c’è minor focalizzazione sulla duration e maggiore sulla selezione del credito. Europa, obbligazioni dei Mercati Emergenti e titoli cartolarizzati USA sono il modo per sfruttare la persistente fase di propensione al rischio.
LA SELEZIONE RESTA CRUCIALE PER NON RESTARE IMPIGLIATI IN TITOLI DI MINOR VALORE
In terzo luogo la selezione, che resta cruciale. Visto il restringimento degli spread, mercati azionari globalmente più costosi e un’esposizione complessiva e generalizzata al “fattore crescita”, la selezione è necessaria per non restare impigliati in titoli di minor valore che potrebbero penalizzare i rendimenti in caso di un aumento della volatilità. Una selezione basata sui fondamentali e sui criteri ESG, tenendo conto di tutti i fattori di rischio che potrebbero incidere sulle future valutazioni delle imprese, di cui il cambiamento climatico rimane il più discusso.
MONITORARE CON ATTENZIONE L’AREA ESG, DOVE L’INVESTITORE È SEMPRE PIÙ ESIGENTE
Proprio l’area ESG, acronimo che sta per Ambiente, Sociale e Governance, così come il settore finanziario, saranno soggetti a nuove regolamentazioni. E visto che gli azionisti stanno diventando sempre più esigenti riguardo a tutti gli aspetti relativi agli ESG, Amundi si aspetta un impatto crescente proprio di questi fattori sulle performance del mercato.