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Coronavirus, Amundi: niente panico, pronti a tornare sull’azionario europeo

Non appena l’incertezza sulle implicazioni del coronavirus svanirà, Matteo Germano (Amundi) suggerisce di puntare sui fondamentali positivi privilegiando l’azionario dell’Ue: bene Treasury Usa a 5 anni, Btp, yen e oro

25 Febbraio 2020 07:30

financialounge -  Amundi azionario europeo BTP coronavirus Matteo Germano Morning News
Gli ultimi sviluppi della diffusione del virus cinese al di fuori della Cina e in particolare in Italia hanno alimentato le preoccupazioni sugli impatti dell’epidemia sull’economia globale. Alla luce di questa situazione Matteo Germano, Head of Multi-Asset e CIO Italy di Amundi, suggerisce di mantenere le coperture o eventualmente di aumentarle, soprattutto nel caso degli investitori meno inclini al rischio. L’esperto, tuttavia, osservando un quadro economico complessivo in via di stabilizzazione, con una convergenza della crescita dei mercati sviluppati verso il loro potenziale e una ripresa dei mercati emergenti, raccomanda di valutare le opportunità di acquisto sui mercati azionari non appena la situazione sarà più chiara.

YEN, ORO E STRATEGIE A BASE DI OPZIONI PER LIMITARE LA VOLATILITÀ


Entrando nello specifico, Germano rivela una visione neutrale su Wall Street e una leggermente positiva sull’azionario dell’UE, mentre valuta di investire nelle azioni dei mercati emergenti perché la dinamica dell'economia e degli utili di quei Paesi sta migliorando, soprattutto in Asia. Al contempo, alla luce del clima di incertezza sui mercati, l’esperto consiglia di adottare delle coperture nell’eventualità di persistenti turbolenze. A questo proposito suggerisce di mantenere posizioni in yen, oro e strategie a base di opzioni così da limitare le perdite nel caso di ulteriori aumenti della volatilità.

FOCUS SU TREAURY A 5 ANNI E TIPS


Passando al reddito fisso, Germano, da un lato, suggerisce di cercare di sfruttare tatticamente il trading range (tra un rendimento dell’1,7% e il 2%) dei Treasury decennali Usa, mentre dall’altro preferisce i titoli di stato a 5 anni statunitensi ai Bund quinquennali tedeschi. Inoltre, dal momento che emerge una minore stagnazione dell’economia, e quindi un possibile incremento dei prezzi al consumo, ritiene interessanti i TIPS, i Treasury Usa indicizzati all’inflazione.

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MEGLIO I BTP DEI BUND E IL DEBITO EMERGENTE IN VALUTA FORTE


Sempre in ambito obbligazionario, l’esperto privilegia i Btp trentennali rispetto ai Bund omologhi e le obbligazioni societarie Investment Grade in euro a quelle in dollari per via del migliore profilo di indebitamento delle prime. Per quanto riguarda invece il debito emergente, gli alti rendimenti, l’inflazione bassa, e le banche centrali regionali accomodanti favoriscono le emissioni in valuta forte: tuttavia Germano consiglia una copertura nei confronti del rischio di duration e del rischio valutario.

POSSIBILI SODDISFAZIONI DALLA CORONA NORVEGESE


Infine, uno sguardo alle valute. In questo ambito, l’esperto suggerisce prudenza nel breve termine sulle monete emergenti alla luce del contesto di forte incertezza, sebbene ammetta di mantenere una visione positiva a medio termine su alcune divise di paesi in via di sviluppo. Per il resto è positivo al cambio EUR/CHF (“le tensioni geopolitiche hanno già contribuito al rafforzamento della valuta elvetica”) e a quello EUR/USD, mentre non esclude che la corona norvegese possa offrire soddisfazioni sia per l’inasprimento della politica monetaria e sia per la buona tenuta dell'economia del paese scandinavo.

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