coronavirus
Con un buon fondo bilanciato si può resistere anche all'effetto coronavirus
Un’analisi esclusiva di Financialounge.com dimostra come un buon fondo bilanciato prudente globale anche lunedì 24 e martedì 25 febbraio ha saputo reggere alle turbolenze dei mercati. Come già nel 2015-2016 e nel 2018
27 Febbraio 2020 15:39
Lunedì 24 febbraio e il giorno successivo sono state tra le giornate più critiche per i mercati finanziari da molti anni. Una turbolenza, scaturita dalla diffusione del coronavirus in Italia, che ha intimorito i piccoli risparmiatori e messo a dura prova anche i professionisti dei mercati. Tuttavia, da una prima analisi, si può dimostrare che anche stavolta coloro che si sono affidati a portafogli ben diversificati e durevoli per il medio lungo periodo, hanno accusato cali molto meno vistosi degli indici di mercato.
Prima di addentrarci nelle performance due considerazioni. La prima riguarda le ‘perdite’. Se si confrontano i valori di mercato aggiornati a martedì 25 febbraio con quelli di una settimana o di un mese prima si deve tenere a mente che si tratta di perdite virtuali: finché non si decide di liquidare le posizioni è sempre possibile recuperare i valori iniziali e anche superarli nel tempo.
Sebbene non via sia alcuna certezza, questo è già accaduto diverse volte in questi ultimi 10 anni di rally dei mercati finanziari. La seconda considerazione riguarda il portafoglio diversificato. L’importante è che lo sia a livello di asset class (azioni, obbligazioni societarie, titoli di stato, mercati emergenti, materie prime, oro, strategie alternative ecc.) e a livello globale mentre per quanto riguarda le ripartizioni delle singole asset class queste dipendono dalla personale propensione al rischio e dall’orizzonte temporale d’investimento che dovrebbe essere di almeno 3-5 anni.
La nostra analisi, nello specifico, prende in considerazione un buon fondo bilanciato prudente globale che in questa fase risulta esposto al 35% in azioni di tutto il mondo, per il 45% obbligazioni societarie e titoli governativi di ogni emittente internazionale, e per il restante 20% in strumenti di liquidità, oro, materie prime e strategie alternative. Per semplicità lo chiameremo portafoglio bilanciato.
Tra lunedì 24 e martedì 25 febbraio 2020, l’indice MSCI world delle Borse mondiali ha perso il 5,6% in euro, mentre l’Eurostoxx ha lasciato sul parterre il 5,7%. L’indice JPMorgan dei governativi internazionali è invece salito dello 0,7%. Il fondo bilanciato ha limitato le perdite ad un punto percentuale.
Questo comportamento del fondo bilanciato non è un’eccezione. Tra il 3 ottobre e il 24 dicembre 2018, registrò un calo del -3,79% a fronte di un -14% dell’Eurostoxx e del -16,5% dell’MSCI world in euro. L’aspetto interessante è che da 3 ottobre 2018 al 25 febbraio 2020, il fondo bilanciato ha guadagnato il 10,1% mentre l’Eurostoxx si è fermato al +3,2% e l’MSCI world in euro si è spinto non molto più in là (+10,4%).
Stesso comportamento anche nella crisi cinese dell’estate 2015. Tra il 31 luglio 2015 e il 12 febbraio 2016 l’MSCI world in euro accusò una perdita del -17,28% e l’Eurostoxx del -21,4% mentre il fondo bilanciato circoscrisse la caduta a -7,78%. Da 31 luglio 2015 al 25 febbraio scorso il fondo bilanciato ha messo a segno un rialzo del 14,6% che si confronta con il +5,3% dell’Eurostoxx e con il +30,7% dell’MSCI world in euro.
ATTENZIONE ALLE PERDITE "VIRTUALI"
Prima di addentrarci nelle performance due considerazioni. La prima riguarda le ‘perdite’. Se si confrontano i valori di mercato aggiornati a martedì 25 febbraio con quelli di una settimana o di un mese prima si deve tenere a mente che si tratta di perdite virtuali: finché non si decide di liquidare le posizioni è sempre possibile recuperare i valori iniziali e anche superarli nel tempo.
L’IMPORTANZA DELLA DIVERSIFICAZIONE GLOBALE
Sebbene non via sia alcuna certezza, questo è già accaduto diverse volte in questi ultimi 10 anni di rally dei mercati finanziari. La seconda considerazione riguarda il portafoglio diversificato. L’importante è che lo sia a livello di asset class (azioni, obbligazioni societarie, titoli di stato, mercati emergenti, materie prime, oro, strategie alternative ecc.) e a livello globale mentre per quanto riguarda le ripartizioni delle singole asset class queste dipendono dalla personale propensione al rischio e dall’orizzonte temporale d’investimento che dovrebbe essere di almeno 3-5 anni.
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UN BUON FONDO BILANCIATO PRUDENTE GLOBALE
La nostra analisi, nello specifico, prende in considerazione un buon fondo bilanciato prudente globale che in questa fase risulta esposto al 35% in azioni di tutto il mondo, per il 45% obbligazioni societarie e titoli governativi di ogni emittente internazionale, e per il restante 20% in strumenti di liquidità, oro, materie prime e strategie alternative. Per semplicità lo chiameremo portafoglio bilanciato.
24 E 25 FEBBRAIO 2020
Tra lunedì 24 e martedì 25 febbraio 2020, l’indice MSCI world delle Borse mondiali ha perso il 5,6% in euro, mentre l’Eurostoxx ha lasciato sul parterre il 5,7%. L’indice JPMorgan dei governativi internazionali è invece salito dello 0,7%. Il fondo bilanciato ha limitato le perdite ad un punto percentuale.
CRISI DEL QUARTO TRIMESTRE 2018
Questo comportamento del fondo bilanciato non è un’eccezione. Tra il 3 ottobre e il 24 dicembre 2018, registrò un calo del -3,79% a fronte di un -14% dell’Eurostoxx e del -16,5% dell’MSCI world in euro. L’aspetto interessante è che da 3 ottobre 2018 al 25 febbraio 2020, il fondo bilanciato ha guadagnato il 10,1% mentre l’Eurostoxx si è fermato al +3,2% e l’MSCI world in euro si è spinto non molto più in là (+10,4%).
CORREZIONE DEL 2015-2016
Stesso comportamento anche nella crisi cinese dell’estate 2015. Tra il 31 luglio 2015 e il 12 febbraio 2016 l’MSCI world in euro accusò una perdita del -17,28% e l’Eurostoxx del -21,4% mentre il fondo bilanciato circoscrisse la caduta a -7,78%. Da 31 luglio 2015 al 25 febbraio scorso il fondo bilanciato ha messo a segno un rialzo del 14,6% che si confronta con il +5,3% dell’Eurostoxx e con il +30,7% dell’MSCI world in euro.
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