coronavirus
Schroders: Stati Uniti meno esposti al coronavirus
Atteso anche un taglio dei tassi della Fed. Liquidità e tassi bassi continuano a supportare le azioni. Valore nei mercati emergenti. Nessun cambiamento strutturale nelle prospettive di crescita di Cina e Asia
29 Febbraio 2020 10:00
La diffusione del coronavirus fuori della Cina ha creato nuove incertezze per la crescita globale e scatenato volatilità sui mercati finanziari, facendo sorgere preoccupazioni su una possibile accelerazione del contagio. Ma gli economisti e fund manager di Schroders non vedono modifiche strutturali nello scenario delle economie e dei mercati finanziari e continuano a restare positivi sull’azionario, soprattutto sugli Stati Uniti, nonostante la volatilità, perché liquidità e tassi bassi continuano a supportare valutazioni elevate di Borsa. Sull’obbligazionario gli esperti della storica casa londinese favoriscono i bond a scadenza più lunga, soprattutto inflation-linked, nel quadro di un mercato del credito sostenuto da domanda solida e dal supporto delle banche centrali globali.
In particolare Keith Wade, chief economist di Schroders, ritiene che i mercati dovranno rivedere le aspettative sul ritorno alla normalità, perché gli effetti su consumi e attività produttive potrebbero continuare a farsi sentire. L’impatto di breve termine basterà a spingere in recessione alcune economie, come Giappone e Italia, ma via via che il virus si placherà, si creerà spazio per un rimbalzo dell’attività. Secondo Wade esiste un rischio downside molto importante per l’attività economica, soprattutto se gli Usa verranno colpiti, ma sono anche meno esposti alla disruption della catena produttiva globale e potrebbero contribuire a sostenere la domanda mondiale, soprattutto se la Fed taglierà di nuovo i tassi, come prevede la stessa Schroders.
Per Toby Hudson, head of Asia ex-Japan Equities di Schroders, l’impatto del virus non rappresenterà un cambiamento strutturale per le prospettive di crescita della Cina o delle altre economie asiatiche, ma più che altro un breve e brusco rallentamento ciclico che durerà qualche mese. L'impatto economico immediato colpirà i settori legati a turismo, viaggi, intrattenimento offline e beni di consumo, sia in Cina che fuori, con possibili difficoltà logistiche di breve termine per il manifatturiero nel breve termine, che potrebbero impattare sulle supply chain globali.
Ma, secondo Hudson, se come per altri casi recenti si riuscirà a contenere la diffusione del virus entro i prossimi mesi, con un ritorno graduale della fiducia, l’attività economica dovrebbe riprendersi in modo abbastanza rapido nella seconda metà dell’anno, sostenuta dal rilascio della domanda repressa. Anche se le previsioni sugli utili nel 2020 andranno aggiustate al ribasso in alcune aree, l’impatto sui prossimi anni dovrebbe essere più contenuto. Per questo secondo Hudson l’effetto sulle valutazioni dei fondamentali per i titoli che Schroders detiene in portafoglio dovrebbe essere modesto.
Per quando riguarda possibili buone opportunità a livello globale, Johanna Kyrklund, group chief investment officer e global head of multi-asset investments di Schroders, ritiene che finché non vedremo un picco nei tassi di infezione, gli sforzi per contenere la diffusione del virus impatteranno significativamente sull’attività economica. I mercati dovranno anche digerire il probabile impatto della disruption della catena di approvvigionamento sugli utili aziendali. Per questo gli investitori dovrebbero prepararsi ad affrontare un percorso scosceso nelle prossime settimane, ma i mercati sono aiutati dal fatto che c'è molta liquidità che potrebbe essere investito. Secondo l’esperta i rendimenti obbligazionari resteranno bassi, rendendo l’azionario molto attraente, mentre un’area a cui guardare con attenzione è quella dei mercati emergenti, dove azionario e valute iniziano a offrire valore.
RISCHIO IMPORTANTE SE VERRANNO COLPITI GLI USA, CHE TUTTAVIA SONO MENO ESPOSTI
In particolare Keith Wade, chief economist di Schroders, ritiene che i mercati dovranno rivedere le aspettative sul ritorno alla normalità, perché gli effetti su consumi e attività produttive potrebbero continuare a farsi sentire. L’impatto di breve termine basterà a spingere in recessione alcune economie, come Giappone e Italia, ma via via che il virus si placherà, si creerà spazio per un rimbalzo dell’attività. Secondo Wade esiste un rischio downside molto importante per l’attività economica, soprattutto se gli Usa verranno colpiti, ma sono anche meno esposti alla disruption della catena produttiva globale e potrebbero contribuire a sostenere la domanda mondiale, soprattutto se la Fed taglierà di nuovo i tassi, come prevede la stessa Schroders.
NESSUN CAMBIAMENTO STRUTTURALE SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA DELLA CINA
Per Toby Hudson, head of Asia ex-Japan Equities di Schroders, l’impatto del virus non rappresenterà un cambiamento strutturale per le prospettive di crescita della Cina o delle altre economie asiatiche, ma più che altro un breve e brusco rallentamento ciclico che durerà qualche mese. L'impatto economico immediato colpirà i settori legati a turismo, viaggi, intrattenimento offline e beni di consumo, sia in Cina che fuori, con possibili difficoltà logistiche di breve termine per il manifatturiero nel breve termine, che potrebbero impattare sulle supply chain globali.
L’IMPATTO SUGLI UTILI DELLE IMPRESE CINESI SARA’ CONCENTRATO NEL 2020. RECUPERO DA META’ ANNO
Ma, secondo Hudson, se come per altri casi recenti si riuscirà a contenere la diffusione del virus entro i prossimi mesi, con un ritorno graduale della fiducia, l’attività economica dovrebbe riprendersi in modo abbastanza rapido nella seconda metà dell’anno, sostenuta dal rilascio della domanda repressa. Anche se le previsioni sugli utili nel 2020 andranno aggiustate al ribasso in alcune aree, l’impatto sui prossimi anni dovrebbe essere più contenuto. Per questo secondo Hudson l’effetto sulle valutazioni dei fondamentali per i titoli che Schroders detiene in portafoglio dovrebbe essere modesto.
Aumento dell’Iva e coronavirus: Giappone a rischio recessione
Aumento dell’Iva e coronavirus: Giappone a rischio recessione
IN PROSPETTIVA L’AZIONARIO GLOBALE RESTA ATTRAENTE, VALORE ANCHE NEI MERCATI EMERGENTI
Per quando riguarda possibili buone opportunità a livello globale, Johanna Kyrklund, group chief investment officer e global head of multi-asset investments di Schroders, ritiene che finché non vedremo un picco nei tassi di infezione, gli sforzi per contenere la diffusione del virus impatteranno significativamente sull’attività economica. I mercati dovranno anche digerire il probabile impatto della disruption della catena di approvvigionamento sugli utili aziendali. Per questo gli investitori dovrebbero prepararsi ad affrontare un percorso scosceso nelle prossime settimane, ma i mercati sono aiutati dal fatto che c'è molta liquidità che potrebbe essere investito. Secondo l’esperta i rendimenti obbligazionari resteranno bassi, rendendo l’azionario molto attraente, mentre un’area a cui guardare con attenzione è quella dei mercati emergenti, dove azionario e valute iniziano a offrire valore.