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Cosa fare prima di reagire in modo emotivo alle perdite di Borsa
"Cosa devo fare?" È questa la domanda che ogni investitore si pone dopo il crollo degli indici di Borsa in tutto il mondo. Ecco alcuni suggerimenti per assumere decisioni consapevoli nel proprio specifico interesse
1 Marzo 2020 11:00
Nell’ultima settimana tutti gli indici di Borsa hanno accusato cali vistosi che ieri, giovedi 27 febbraio, hanno superato i dieci punti percentuali. Una violenta correzione che sta mettendo a dura prova tutti gli investitori nella cui mente alberga una sola domanda: "Cosa devo fare?". Cerchiamo insieme di scoprire come reagire alle perdite di Borsa trovando la migliore soluzione personale. Perché, precisiamo subito, non c'è una soluzione giusta per tutti ma un punto di equilibrio da ricercare.
Prima di decidere qualsiasi movimento nel proprio portafoglio è opportuno chiedersi: ho contanti o liquidità sufficienti per le esigenze immediate mie e della famiglia? Ho intenzione di vendere perché ho ben chiaro dove impiegare la somma ricavata? Conosco come si è comportato il mio portafoglio nel medio lungo termine?
Se ci si affida ad un buon professionista degli investimenti è probabile che, già nella giornata di lunedi, questi temi siano stati approfondite insieme a lui dal momento che è in mercati come questi che le sue competenze devono offrire valore aggiunto. Al contrario, se si opta per il fai da te, ecco cosa molti pianificatori suggeriscono di fare.
Non farsi prendere dal panico ma, al contrario, cercare di essere strategico nelle decisioni di portafoglio, valutando se è cambiata qualche necessità personale o familiare che giustifica la revisione del portafoglio e della strategia di investimento. Valutare se questa possa già essere un'opportunità di acquisto: potrebbero esserci le condizioni del vecchio adagio "compra basso e vendi alto".
In ogni caso nessuno, anche il professionista più esperto, conosce il futuro ed è in grado di sapere l’andamento dell’indice S&P 500 di Wall Street (e delle Borse più in generale) ma se si è investito in azioni è necessario pensare a lungo termine. I risparmi impiegati in Borsa dovrebbero non essere necessari per almeno sette anni: per necessità di rientro del capitale investito in periodi di tempo inferiori occorre puntare su obbligazioni, titoli di stato e strumenti monetari.
Investire in Borsa significa conoscere che il mercato azionario, statistiche alla mano, nel lungo termine tende a salire ma nel breve può accusare perdite anche forti come accaduto per esempio dopo l’attacco terroristico alle Torri Gemelle o dopo il fallimento delle Lehman Brothers. Stavolta la correzione sembra dovuta al coronavirus ma esiste la probabilità che ci siano altri fattori in gioco.
È qui che entra in gioco la situazione personale. Occorre chiedersi cosa serve e cosa si desidera. Se si vendono le azioni per spostarsi sulle obbligazioni, il rendimento già ai minimi termini è divenuto inferiore rispetto a una settimana fa. Se invece si lascia il tutto in contanti, si rischia di avere troppa liquidità parcheggiata che impedisce potenziali guadagni futuri.
Investire è una questione di equilibrio. Nel riflettere e non agire in modo emotivo, nel garantirsi un’ampia diversificazione delle fonti di rendimento e dei rischi in portafoglio e nell’osservare l’evoluzione del mercato. Occorre bilanciare le reazioni, le decisioni e la personale propensione al rischio. Il pulsante di pausa in questi momenti aiuta a prendere la decisione personale migliore.
LE VERE DOMANDE DA PORSI ADESSO PRIMA DI AGIRE
Prima di decidere qualsiasi movimento nel proprio portafoglio è opportuno chiedersi: ho contanti o liquidità sufficienti per le esigenze immediate mie e della famiglia? Ho intenzione di vendere perché ho ben chiaro dove impiegare la somma ricavata? Conosco come si è comportato il mio portafoglio nel medio lungo termine?
IL VALORE AGGIUNTO DI UN BUON PROFESSIONISTA DEGLI INVESTIMENTI
Se ci si affida ad un buon professionista degli investimenti è probabile che, già nella giornata di lunedi, questi temi siano stati approfondite insieme a lui dal momento che è in mercati come questi che le sue competenze devono offrire valore aggiunto. Al contrario, se si opta per il fai da te, ecco cosa molti pianificatori suggeriscono di fare.
COMPRA BASSO E VENDI ALTO
Non farsi prendere dal panico ma, al contrario, cercare di essere strategico nelle decisioni di portafoglio, valutando se è cambiata qualche necessità personale o familiare che giustifica la revisione del portafoglio e della strategia di investimento. Valutare se questa possa già essere un'opportunità di acquisto: potrebbero esserci le condizioni del vecchio adagio "compra basso e vendi alto".
Con un buon fondo bilanciato si può resistere anche all'effetto coronavirus
Con un buon fondo bilanciato si può resistere anche all'effetto coronavirus
LE AZIONI SONO PER IL LUNGO PERIODO
In ogni caso nessuno, anche il professionista più esperto, conosce il futuro ed è in grado di sapere l’andamento dell’indice S&P 500 di Wall Street (e delle Borse più in generale) ma se si è investito in azioni è necessario pensare a lungo termine. I risparmi impiegati in Borsa dovrebbero non essere necessari per almeno sette anni: per necessità di rientro del capitale investito in periodi di tempo inferiori occorre puntare su obbligazioni, titoli di stato e strumenti monetari.
DIVERSI FATTORI IN GIOCO
Investire in Borsa significa conoscere che il mercato azionario, statistiche alla mano, nel lungo termine tende a salire ma nel breve può accusare perdite anche forti come accaduto per esempio dopo l’attacco terroristico alle Torri Gemelle o dopo il fallimento delle Lehman Brothers. Stavolta la correzione sembra dovuta al coronavirus ma esiste la probabilità che ci siano altri fattori in gioco.
LA SITUAZIONE PERSONALE
È qui che entra in gioco la situazione personale. Occorre chiedersi cosa serve e cosa si desidera. Se si vendono le azioni per spostarsi sulle obbligazioni, il rendimento già ai minimi termini è divenuto inferiore rispetto a una settimana fa. Se invece si lascia il tutto in contanti, si rischia di avere troppa liquidità parcheggiata che impedisce potenziali guadagni futuri.
INVESTIRE È UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO
Investire è una questione di equilibrio. Nel riflettere e non agire in modo emotivo, nel garantirsi un’ampia diversificazione delle fonti di rendimento e dei rischi in portafoglio e nell’osservare l’evoluzione del mercato. Occorre bilanciare le reazioni, le decisioni e la personale propensione al rischio. Il pulsante di pausa in questi momenti aiuta a prendere la decisione personale migliore.
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