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Coronavirus, gli esperti delle case di investimento a Financialounge.com: “Serve cautela”

Financialounge.com ha raccolto le opinioni dei professionisti di Invesco, Amundi Sgr, Axa Im e Moneyfarm: la reazione dei mercati azionari all’epidemia di coronavirus invita a un approccio prudente

2 Marzo 2020 15:30

financialounge -  Amundi Sgr Axa Im coronavirus Invesco MoneyFarm
I mercati stanno pagando cara l’epidemia di coronavirus, con pesanti cali in tutto il mondo e una forte volatilità, tanto che gli esperti delle principali case di investimento invitano a mantenere un approccio cauto. Financialounge.com ha sentito i professionisti di Invesco, Amundi, Axa Im e Moneyfarm.

INVESCO: CALO VISTOSO, PREDOMINA LA CONFUSIONE


“La caduta dei mercati azionari è stata vistosa. Nel giro di una settimana gli Usa sono passati dai massimi storici a uno dei cali più veloci che si siano mai visti”, spiega Luca Tobagi, Cfa, investment strategist di Invesco. “È giusto porsi la domanda di che cosa fare: la storia ci insegna che spesso queste correzioni marcate sono state valide opportunità di acquisto nel lungo periodo. D’altra parte acquistare immediatamente ci espone a rischi: è la situazione che colloquialmente si definisce provare ad afferrare un coltello che cade. Nel breve periodo l’emotività e la confusione tendono a predominare. Inoltre, in questo caso ignoriamo completamente il possibile sviluppo e l’impatto effettivo della propagazione del coronavirus su crescita economica e utili aziendali”.

PRESTO PER SBILANCIARSI


Per Tobagi “chi ha sangue freddo e un orizzonte temporale lungo può provare a compiere piccoli acquisti regolari sulle discese, come si farebbe con un piano di accumulo, ma concentrato nelle fasi negative. Può esserci un recupero a breve, legato al fatto che la discesa potrebbe essere stata esagerata. Per ipotizzare un rimbalzo a V più duraturo e tonico, bisognerebbe avere qualche conferma che i danni provocati dal coronavirus all’economia e alle aziende siano contenuti. Per quanto siamo moderatamente fiduciosi che questo possa essere ancora lo scenario di riferimento, è presto per sbilanciarsi in questo senso”.

AXA IM: SHOCK DA DOMANDA


“Siamo di fronte a uno shock da domanda di cui ancora non conosciamo ne l’entità ne tantomeno la durata”, osserva Alessandro Tentori, cio di Axa Im Italia. “Due fattori complicano ulteriormente la situazione: il ciclo congiunturale stava già rallentando prima delle news sul coronavirus, e le maggiori banche centrali hanno un arsenale monetario che non è quello del 2008, ma è più esiguo. Il processo di revisione delle stime macro e già in atto, ma sui mercati gli investitori sono ancora orientati su una mentalità “buy the dip”. Molto probabilmente avremo bisogno di una capitolazione dei bulls più convinti, di un intervento concertato di politica monetaria e fiscale, nonché di una sostanziale revisione degli utili attesi nel medio periodo per poter stabilizzare la price action. Nel frattempo, le aspettative di inflazione continueranno a scendere, facilitando così l’intervento delle autorità monetarie”.

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AMUNDI SGR: ALLOCAZIONE PRUDENTE


“L’aggiustamento in corso sui mercati ha fondamenti razionali, che vengono esacerbati dall’emotività e dall’incertezza. L’allocazione di portafoglio deve mantenersi prudente, senza rinunciare alla componente azionaria, ma inserendo in portafoglio elementi di decorrelazione e protezione”, fa notare Giordano Beani, head of multi-asset fund solutions di Amundi Sgr. “Un rimbalzo tecnico nel breve è plausibile, data la violenza e la velocità dell’aggiustamento in corso, soprattutto se ci saranno interventi da parte delle banche centrali, ma è ancora presto per dichiarare l’emergenza finita”.

MONEYFARM: OPPORTUNO ATTEGGIAMENTO CAUTO


“Riteniamo siamo opportuno avere un atteggiamento cauto in questi giorni”, invita anche Andrea Rocchetti, head of investment advisory di Moneyfarm. “In linea generale, crediamo che i mercati scontino la mancanza di una visione unitaria della comunità scientifica e una strategia coesa da parte dei vari Paesi colpiti. Non è piacevole vedere la volatilità del portafoglio ma proprio in questi momenti, cercando di inseguire il mercato, si rischiano di commettere errori importanti. Al momento il movimento delle asset class, seppur molto ampio, non è abbastanza rilevante da farci rivedere le prospettive di redditività nel lungo termine di azionario e obbligazionario. Il quadro strategico che abbiamo disegnato all’inizio di quest’anno rimane sempre valido. Nel breve, invece, propendiamo per alcuni interventi tattici che aumentino la duration media dei portafogli (soprattutto per quelli azionari), per un focus dell'esposizione in materie prime verso strumenti più anticiclici e nell’obbligazionario emergente”.

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