Candriam
Intelligenza artificiale e lotta contro i tumori: prospettive molto concrete
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella lotta contro il cancro può migliorare la diagnosi e la personalizzazione del trattamento: ecco alcuni esempi
4 Marzo 2020 11:00
Migliorare lo screening, la diagnosi e il trattamento dei tumori. Obiettivi che l’intelligenza artificiale può raggiungere se applicata alla lotta contro il cancro. Lo dimostrano diverse ricerche e studi, e a ricordarlo è Candriam, che sostiene in modo convinto questo approccio attraverso la selezione delle aziende più dinamiche in un settore sempre più strategico.
Una premessa è d’obbligo, soprattutto quando si parla di salute: l’intelligenza artificiale non va a sostituire il lavoro del medico, ma rappresenta uno strumento prezioso per permettere agli specialisti di fare scelte corrette. Il fattore umano rimarrà centrale, ma i recenti progressi tecnologici dimostrano che per un approccio mirato ed efficace non si può prescindere dai dati. E quando si parla di analisi dei dati, le capacità di calcolo delle macchine – meglio ancora se intelligenti – sono infinitamente superiori a quelle dell’uomo.
Un primo esempio concreto, come riportato dagli esperti di Candriam, riguarda la diagnosi precoce dei tumori della pelle. Intercettare l’insorgenza di un tumore prima possibile, si sa, fa la differenza tra una cura che funziona e una che non funziona. Per anticipare la diagnosi di questi tumori, particolarmente aggressivi, un gruppo di ricercatori internazionali (tedeschi, francesi, americani) ha messo a punto un algoritmo in grado di riconoscere un melanoma con un’efficacia del 95% sulla base di semplici istantanee. Un dato ancor più rilevante se si pensa che questa performance è migliore di quella registrata tra 58 dermatologi.
Dermatologi e ingegneri della Stanford University hanno sviluppato una tecnologia in grado di distinguere i tumori della pelle benigni da quelli maligni. Anche in questo caso, i risultati sono stati superiori a quelli di un gruppo di medici dermatologi, a riprova di come l’intelligenza artificiale possa fare molto per combattere una malattia che ogni anno causa quasi 55mila morti (fonte International Agency for Research on Cancer).
Un altro ambito in cui l’intelligenza artificiale si è mostrata particolarmente preziosa è quello della diagnosi precoce del cancro della cervice uterina. In questo caso, un algoritmo sviluppato da ricercatori americani è stato in grado di identificare lesioni precancerose attraverso l’analisi di fotografie. La percentuale di successo è stata del 91%, risultato sorprendente e molto superiore a quello delle tecniche tradizionali come la lettura delle immagini scattate al colposcopio o l’analisi citologica. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, soprattutto nei Paesi sviluppati dove esistono campagne governative di prevenzione, può migliorare sensibilmente la diagnosi del quarto tumore più diagnosticato al mondo.
Ma non finisce qui perché, come ricordano gli esperti di Candriam, questa tipologia di algoritmi può essere applicata anche per anticipare i rischi comportamentali o per ottimizzare i protocolli di ricerca clinica. Tenendo bene a mente che i progressi del machine learning dipenderanno sempre dalla qualità delle informazioni fornite dall’uomo, l’intelligenza artificiale avrà sicuramente un ruolo nel miglioramento della personalizzazione delle terapie e quindi della loro efficacia. Per arrivare a questi risultati serviranno investimenti massicci. E Candriam è pronta a sostenere le società più dinamiche e innovative.
SUPPORTO PER I MEDICI
Una premessa è d’obbligo, soprattutto quando si parla di salute: l’intelligenza artificiale non va a sostituire il lavoro del medico, ma rappresenta uno strumento prezioso per permettere agli specialisti di fare scelte corrette. Il fattore umano rimarrà centrale, ma i recenti progressi tecnologici dimostrano che per un approccio mirato ed efficace non si può prescindere dai dati. E quando si parla di analisi dei dati, le capacità di calcolo delle macchine – meglio ancora se intelligenti – sono infinitamente superiori a quelle dell’uomo.
L’APPLICAZIONE NEI TUMORI DELLA PELLE
Un primo esempio concreto, come riportato dagli esperti di Candriam, riguarda la diagnosi precoce dei tumori della pelle. Intercettare l’insorgenza di un tumore prima possibile, si sa, fa la differenza tra una cura che funziona e una che non funziona. Per anticipare la diagnosi di questi tumori, particolarmente aggressivi, un gruppo di ricercatori internazionali (tedeschi, francesi, americani) ha messo a punto un algoritmo in grado di riconoscere un melanoma con un’efficacia del 95% sulla base di semplici istantanee. Un dato ancor più rilevante se si pensa che questa performance è migliore di quella registrata tra 58 dermatologi.
ALGORITMO INTELLIGENTE
Dermatologi e ingegneri della Stanford University hanno sviluppato una tecnologia in grado di distinguere i tumori della pelle benigni da quelli maligni. Anche in questo caso, i risultati sono stati superiori a quelli di un gruppo di medici dermatologi, a riprova di come l’intelligenza artificiale possa fare molto per combattere una malattia che ogni anno causa quasi 55mila morti (fonte International Agency for Research on Cancer).
IL CANCRO DELLA CERVICE UTERINA
Un altro ambito in cui l’intelligenza artificiale si è mostrata particolarmente preziosa è quello della diagnosi precoce del cancro della cervice uterina. In questo caso, un algoritmo sviluppato da ricercatori americani è stato in grado di identificare lesioni precancerose attraverso l’analisi di fotografie. La percentuale di successo è stata del 91%, risultato sorprendente e molto superiore a quello delle tecniche tradizionali come la lettura delle immagini scattate al colposcopio o l’analisi citologica. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, soprattutto nei Paesi sviluppati dove esistono campagne governative di prevenzione, può migliorare sensibilmente la diagnosi del quarto tumore più diagnosticato al mondo.
Il comparto di Candriam che combatte il cancro compie un anno
Il comparto di Candriam che combatte il cancro compie un anno
PERSONALIZZAZIONE DELLE CURE
Ma non finisce qui perché, come ricordano gli esperti di Candriam, questa tipologia di algoritmi può essere applicata anche per anticipare i rischi comportamentali o per ottimizzare i protocolli di ricerca clinica. Tenendo bene a mente che i progressi del machine learning dipenderanno sempre dalla qualità delle informazioni fornite dall’uomo, l’intelligenza artificiale avrà sicuramente un ruolo nel miglioramento della personalizzazione delle terapie e quindi della loro efficacia. Per arrivare a questi risultati serviranno investimenti massicci. E Candriam è pronta a sostenere le società più dinamiche e innovative.