BCE

“Per fermare la crisi la Bce deve osare”


Fidelity International avverte che un ampliamento modesto del QE non sarebbe sufficiente, ma un’opzione ‘bazooka’ con acquisto anche di High Yield e Etf incontrerebbe le obiezioni di Germania e Paesi Bassi

12 Marzo 2020 11:53

financialounge -  BCE economia Eurozona Fidelity
Oggi è probabilmente la giornata più difficile per il nuovo capo della Bce Christine Lagarde, che appena insediata dovrà cercare misure adeguate per sostenere un'economia dell’area dell'euro scossa per l’attuale impatto dell'epidemia di Covid-19 e soprattutto convincere i mercati della validità della sua politica. Settimana scorsa la Fed ha dettato la direzione con un taglio aggressivo e d’emergenza di 50 punti base, che molti investitori hanno giudicato però ancora non sufficiente, proseguendo nel disordinato movimento al ribasso. Poi è stato il turno della Banca d'Inghilterra, anche qui con un taglio di 50 punti base e un nuovo schema di finanziamento per aumentare i prestiti alle piccole e medie imprese più esposte alle ricadute del virus.

LAGARDE DOVRÀ ESSERE INSIEME PROATTIVA E CREATIVA PER EVITARE UN’ALTRA CRISI


Ora tocca alla Bce, che con tassi di rifinanziamento e di deposito attualmente già rispettivamente a 0% e -0,5% ha poco spazio di manovra. Secondo gli esperti di Fidelity International, Lagarde dovrà essere al tempo stesso proattiva e creativa, per evitare un’altra crisi dell’Eurozona, cosa che potrebbe accadere se la risposta politica della Bce dovesse apparire insufficiente. Fidelity prevede che la preoccupazione principale sarà aiutare le piccole e medie imprese che nei prossimi mesi dovranno affrontare un'estrema pressione sul fronte della liquidità, perché le aziende con costi fissi, che dipendono dalle vendite dirette, finiranno presto la liquidità quando le misure di contenimento del virus imporranno bruscamente di fermarsi.

GLI SFORZI DEVONO CONCENTRARSI SUL SOSTEGNO DELLE PMI CHE HANNO BISOGNO DI LIQUIDITÀ


Secondo gli esperti di Fidelity International, parlare di riduzione delle tasse e di sospensione dei mutui aiuterà l'economia della zona euro in senso lato, ma non migliorerà la situazione delle PMI con più leva finanziaria, che hanno disperatamente bisogno di liquidità. Per questo sottolineano che la Bce deve intervenire per aiutare queste imprese e scongiurare una crisi di liquidità diffusa, fornendo finanziamenti alle banche con forti incentivi a trasferire i finanziamenti alle realtà colpite dall’epidemia.

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UN AUMENTO MODESTO DELL’IMPORTO DEL QE NON BASTEREBBE A CALMARE I MERCATI


In particolare, Fidelity International si aspetta che il Quantitative Easing aumenti rispetto all'attuale livello di 20 miliardi di euro al mese, ma avverte che un piccolo aumento, ad esempio fino a circa 30 miliardi, non sarebbe sufficiente a calmare i mercati del credito europei. Per questo gli esperti della grande casa ritengono che sia necessaria una maggiore quantità di QE, pari a circa 60 miliardi al mese, anche se un aumento di questa entità sarebbe una sorpresa, data la probabile opposizione di Germania e Paesi Bassi.

L’OPZIONE ‘BAZOOKA’ DI ESTENDERE GLI ACQUISTI ANCHE A HIGH YIELD E ETF


La Bce potrebbe anche aumentare il limite del 33% posto all'acquisto di titoli da un singolo emittente per il suo Asset Purchase Programme. Secondo Fidelity, una "opzione bazooka" potrebbe essere espandere l'APP al di là delle obbligazioni sovrane e delle investment grade per includere il debito high yield, gli ETF ed eventualmente le azioni, fornendo così sostegno ai prezzi degli asset in altre aree del mercato finanziario, anche se questo sarebbe uno shock qualora arrivasse già dalla riunione di oggi.

LO STILE COLLABORATIVO DELLA LAGARDE AL TEST DI TEDESCHI E OLANDESI


Finora Lagarde ha espresso chiaramente il suo desiderio di adottare uno stile "collaborativo" nella gestione della Bce, un approccio che potrebbe essere messo alla prova fino ai suoi limiti dalla Bundesbank e dalla Banca centrale olandese, che probabilmente tenteranno di bloccare gli stimoli giudicati troppo aggressivi. Ma, avvertono gli esperti di Fidelity International, tagli dei tassi e una piccola espansione dell'APP non saranno sufficienti a fermare la crisi di liquidità delle imprese. Per questo, la Bce dovrà muoversi fuori dagli schemi e “pensare in grande."

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