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Coronavirus, oggi in America al via il test sull’uomo del vaccino creato da Moderna
Alla sperimentazione parteciperanno 45 volontari giovani e in buona salute: il test punta a escludere effetti collaterali gravi. I tempi per avere un vaccino valido sono comunque compresi tra un anno e 18 mesi
16 Marzo 2020 10:17
Inizia oggi a Seattle il primo test clinico sull’uomo di un vaccino contro il coronavirus. Lo hanno fatto sapere fonti governative Usa all’Associated Press: il primo volontario riceverà la dose del vaccino durante la giornata di lunedì 16 marzo.
Il test è stato finanziato dal National Institutes of Health e sarà effettuato al the Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle. Secondo le autorità sanitarie servirà comunque un periodo di tempo compreso tra un anno e 18 mesi per completare la sperimentazione di qualsiasi vaccino contro il coronavirus.
Il test coinvolgerà 45 volontari giovani e in buona salute, che riceveranno diverse dosi del vaccino studiato dal NIH in collaborazione con Moderna. Non ci sono rischi di infezione per i volontari, hanno assicurato le fonti, perché le dosi non contengono il virus stesso: obiettivo del test al momento è assicurarsi che il vaccino non provochi effetti collaterali gravi.
Alla corsa per trovare un vaccino contro il nuovo coronavirus partecipano dozzine di gruppi di ricerca in tutto il mondo, tra cui anche un laboratorio italiano, quello della Irbm di Pomezia, in provincia di Roma. Secondo le fonti, l’aspetto importante da sottolineare è che tutti questi diversi gruppi stanno analizzando diversi tipi di vaccini, alcuni di questi anche temporanei, in grado cioè di prevenire l’infezione per un mese o due.
UN ANNO O UN ANNO E MEZZO
Il test è stato finanziato dal National Institutes of Health e sarà effettuato al the Kaiser Permanente Washington Health Research Institute di Seattle. Secondo le autorità sanitarie servirà comunque un periodo di tempo compreso tra un anno e 18 mesi per completare la sperimentazione di qualsiasi vaccino contro il coronavirus.
NESSUN RISCHIO PER I VOLONTARI
Il test coinvolgerà 45 volontari giovani e in buona salute, che riceveranno diverse dosi del vaccino studiato dal NIH in collaborazione con Moderna. Non ci sono rischi di infezione per i volontari, hanno assicurato le fonti, perché le dosi non contengono il virus stesso: obiettivo del test al momento è assicurarsi che il vaccino non provochi effetti collaterali gravi.
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