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Coronavirus, limitare i rischi e cogliere le opportunità
In attesa di comprendere quale sarà l’evoluzione della situazione, gli esperti di Etica Sgr mantengono una posizione prudente, cercando al contempo di cogliere le opportunità sulle azioni e sul reddito fisso
19 Marzo 2020 14:01
La diffusione dell’epidemia di coronavirus su scala globale, a partire da metà febbraio, ha provocato un deciso incremento della volatilità sui mercati finanziari. “Stimare oggi quale possa essere l’impatto preciso sulla crescita economica di questa epidemia nel medio termine non è semplice”, spiega una nota a cura di Etica Sgr. “Qualora l’allarme coronavirus dovesse rientrare nelle prossime settimane, permane ancora una ragionevole probabilità che l’economia globale torni a livelli prossimi a quelli stimati in precedenza”.
Per gli operatori del mercato, spiegano gli esperti di Etica Sgr, “è importante comprendere per quanto tempo la domanda per consumi e l’offerta di prodotti saranno condizionate da questa momentanea fase di rallentamento. Inoltre sarà importante comprendere quali politiche di stimolo economico saranno adottate, soprattutto in materia di politica fiscale, al fine di fornire un ombrello per imprese e famiglie tale da traghettarle fuori da questo momento particolare, verso una situazione di normalità, limitando al minimo gli effetti economici permanenti”.
Da parte loro, le banche centrali hanno attuato “misure tecniche in grado di fornire la massima liquidità ai mercati in questa fase di alta volatilità e stress. Ora l’importante è che i Paesi adottino misure di politica fiscale e agiscano per dare sostegno all’economia, alle aziende e ai consumatori. Le dichiarazioni di Italia, Germania e Francia di questi giorni fanno intravedere mosse in questa direzione: per ora si sta parlando di interventi di politica fiscale potenzialmente in grado di incidere positivamente per l’1% del Pil (Prodotto interno lordo) europeo”, sottolineano gli esperti.
Considerata l’elevata volatilità dei mercati e il permanere dell’incertezza sul possibile esito dell’attuale crisi, per Etica Sgr è importante “attraversare questa fase con portafogli che limitano i rischi rispetto ai parametri di riferimento. Manteniamo tuttavia elevata l’attenzione al fine di cogliere quelle opportunità che situazioni del genere contribuiscono di solito a generare”.
Anche in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, la società conferma il “consueto impegno nelle attività di analisi ambientale, sociale e di governance, nel costante monitoraggio del rischio finanziario e del rischio Esg dei nostri fondi e, più in generale, in tutte le attività che ci vedono attori sia dal punto di vista economico-finanziario, sia da quello etico e valoriale”.
Per quanto riguarda il posizionamento verso l’asset class azionaria, nella situazione attuale “i settori più colpiti sono il petrolifero, il finanziario e quello dei viaggi, dove la nostra esposizione è nulla o limitata. Questo significa che la correzione del valore del fondo è più legata alla volatilità del momento, causata anche da vendite forzate per lo smobilizzo di posizioni speculative, che al peggioramento del valore dei titoli in portafoglio”. Per questo motivo il gestore sta iniziando a valutare le opportunità che si stanno creando, soprattutto per quei titoli che sono tornati alle valutazioni del 2008.
Sul fronte del reddito fisso, “il portafoglio obbligazionario della gamma di Etica Sgr presenta un posizionamento bilanciato tra le scadenze, con una preferenza per i Paesi europei più solidi sulla parte superiore ai dieci anni di vita residua”. Per quanto riguarda i Paesi periferici, “l’allocazione ha privilegiato l’Italia nel corso dei primi mesi del 2020 (per ragioni di ricerca di rendimento e per il normalizzarsi della situazione politica ed economica). Le fasi di estrema debolezza delle ultime settimane sono diventate un’opportunità per modulare proprio l’esposizione ai governativi italiani, leggermente incrementata”.
Permane, seppur ridotta nei mesi di febbraio e marzo, un’esposizione al comparto delle obbligazioni societarie intorno al 5% del patrimonio dei fondi, concentrata su emittenti di elevato merito creditizio. Per la parte di obbligazioni societarie, il portafoglio “è suddiviso tra emissioni acquistate per sfruttare lo spread ritenuto interessante dal punto di vista del potenziale rendimento ed emissioni che riverberano l’andamento dei governativi – perché sostenuti dal piano di acquisto della Bce o perché green bond”.
MOMENTANEO RALLENTAMENTO
Per gli operatori del mercato, spiegano gli esperti di Etica Sgr, “è importante comprendere per quanto tempo la domanda per consumi e l’offerta di prodotti saranno condizionate da questa momentanea fase di rallentamento. Inoltre sarà importante comprendere quali politiche di stimolo economico saranno adottate, soprattutto in materia di politica fiscale, al fine di fornire un ombrello per imprese e famiglie tale da traghettarle fuori da questo momento particolare, verso una situazione di normalità, limitando al minimo gli effetti economici permanenti”.
LE MISURE DELLE BANCHE CENTRALI
Da parte loro, le banche centrali hanno attuato “misure tecniche in grado di fornire la massima liquidità ai mercati in questa fase di alta volatilità e stress. Ora l’importante è che i Paesi adottino misure di politica fiscale e agiscano per dare sostegno all’economia, alle aziende e ai consumatori. Le dichiarazioni di Italia, Germania e Francia di questi giorni fanno intravedere mosse in questa direzione: per ora si sta parlando di interventi di politica fiscale potenzialmente in grado di incidere positivamente per l’1% del Pil (Prodotto interno lordo) europeo”, sottolineano gli esperti.
LIMITARE I RISCHI
Considerata l’elevata volatilità dei mercati e il permanere dell’incertezza sul possibile esito dell’attuale crisi, per Etica Sgr è importante “attraversare questa fase con portafogli che limitano i rischi rispetto ai parametri di riferimento. Manteniamo tuttavia elevata l’attenzione al fine di cogliere quelle opportunità che situazioni del genere contribuiscono di solito a generare”.
CONSUETO IMPEGNO ESG
Anche in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, la società conferma il “consueto impegno nelle attività di analisi ambientale, sociale e di governance, nel costante monitoraggio del rischio finanziario e del rischio Esg dei nostri fondi e, più in generale, in tutte le attività che ci vedono attori sia dal punto di vista economico-finanziario, sia da quello etico e valoriale”.
Report di Impatto 2019, risultati positivi per le società in cui investono i fondi di Etica Sgr
Report di Impatto 2019, risultati positivi per le società in cui investono i fondi di Etica Sgr
AZIONARIO: I SETTORI PIU’ COLPITI
Per quanto riguarda il posizionamento verso l’asset class azionaria, nella situazione attuale “i settori più colpiti sono il petrolifero, il finanziario e quello dei viaggi, dove la nostra esposizione è nulla o limitata. Questo significa che la correzione del valore del fondo è più legata alla volatilità del momento, causata anche da vendite forzate per lo smobilizzo di posizioni speculative, che al peggioramento del valore dei titoli in portafoglio”. Per questo motivo il gestore sta iniziando a valutare le opportunità che si stanno creando, soprattutto per quei titoli che sono tornati alle valutazioni del 2008.
OBBLIGAZIONI: POSIZIONAMENTO BILANCIATO
Sul fronte del reddito fisso, “il portafoglio obbligazionario della gamma di Etica Sgr presenta un posizionamento bilanciato tra le scadenze, con una preferenza per i Paesi europei più solidi sulla parte superiore ai dieci anni di vita residua”. Per quanto riguarda i Paesi periferici, “l’allocazione ha privilegiato l’Italia nel corso dei primi mesi del 2020 (per ragioni di ricerca di rendimento e per il normalizzarsi della situazione politica ed economica). Le fasi di estrema debolezza delle ultime settimane sono diventate un’opportunità per modulare proprio l’esposizione ai governativi italiani, leggermente incrementata”.
L’ESPOSIZIONE AI BOND SOCIETARI
Permane, seppur ridotta nei mesi di febbraio e marzo, un’esposizione al comparto delle obbligazioni societarie intorno al 5% del patrimonio dei fondi, concentrata su emittenti di elevato merito creditizio. Per la parte di obbligazioni societarie, il portafoglio “è suddiviso tra emissioni acquistate per sfruttare lo spread ritenuto interessante dal punto di vista del potenziale rendimento ed emissioni che riverberano l’andamento dei governativi – perché sostenuti dal piano di acquisto della Bce o perché green bond”.