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Azioni, reddito fisso, valute e materie prime: cosa aspettarsi

Esty Dwek (Natixis IM) illustra i possibili scenari delle principali asset class nei prossimi mesi. Nell’azionario meglio Svizzera ed Asia rispetto a Europa e Usa, mentre nell’obbligazionario è favorito l’investment grade

1 Aprile 2020 18:00

financialounge -  asset class azioni Esty Dwek Natixis Investment Managers obbligazioni
La rapida diffusione dell’epidemia da coronavirus nel mondo ha innescato un crollo senza precedenti sui mercati finanziari. Una rovinosa caduta, con una volatilità estrema, che ha coinvolto soprattutto le asset class di rischio (azioni, obbligazioni high yield, mercati emergenti e materie prime). Esty Dwek, Head of Global Market Strategy, Natixis IM Solutions, ha analizzato la situazione tracciando i possibili scenari per le principali asset class.

AZIONI, ASIA E SVIZZERA MEGLIO DI STATI UNITI ED EUROPA


In ambito azionario l’esperta mantiene un leggero sottopeso in attesa del picco del contagio, raggiunto il quale i listini dovrebbero risultare un po’ meno vulnerabili. “Al momento siamo leggermente positivi sulla Svizzera e sugli emergenti asiatici e in leggero sottopeso negli Stati Uniti e in Europa. Riteniamo che siano da evitare i settori più colpiti dall'epidemia e dalle conseguenti misure di contenimento quali i viaggi, l'intrattenimento e l'energia”, fa sapere Dwek. La quale, pur mantenendo una prospettiva costruttiva a medio termine ed ammettendo che la correzione ha determinato entry point molto interessanti in un’ottica di lungo periodo, ritiene possa essere ancora troppo presto per aggiungere una dose significativa di rischio ai portafogli.

OBBLIGAZIONI, MEGLIO L’INVESTMENT GRADE DELL’HIGH YIELD


Nel reddito fisso, dopo alcune settimane caratterizzate da una forte oscillazione dei prezzi e di scarsa liquidità, gli interventi della Federal Reserve e della BCE hanno calmato i mercati. La prima ha annunciato misure praticamente illimitate per combattere la crisi, mentre la banca centrale europea si è detta pronta ad investire oltre 1.000 miliardi di euro per acquistare quest'anno bond sul mercato. “Il contesto ci ha spinto ad incrementare la duration ai portafogli (aumentando la scadenza media dei titoli), con un'esposizione più neutrale nei confronti dei governativi statunitensi ed europei. Inoltre, per il momento, abbiamo ridotto la nostra esposizione all’high yield” specifica Dwek. Una scelta quest’ultima che l’esperta motiva con il fatto che il crollo del prezzo del petrolio penalizza gli emittenti energetici USA ad alto rendimento mentre le Banche centrali sono più inclini a tutelare il segmento dell’investment grade.

IL DOLLARO BENEFICIA DEI TIMORI LEGATI ALLA CRESCITA


Nell’ambito valutario, mentre il dollaro continuerà a trarre beneficio dalle continue incertezze e dai timori di legati alla crescita, le valute dei mercati emergenti potrebbero offrire opportunità selettive, ma occorre mettere in conto una maggiore volatilità e rischi specifici del singolo paese.

“Economie verso un trimestre nero, prudenza per ora sugli asset rischiosi”


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ORO E PETROLIO, I MOVIMENTI PIU’ AMPI SONO ALLE SPALLE


“I prezzi del petrolio resteranno bassi per un certo periodo di tempo a causa di uno shock, sia lato domanda che offerta, mentre l'oro dovrebbe continuare a registrare una domanda grazie al fatto di essere considerato ‘porto sicuro’, sebbene la maggior parte dell’apprezzamento di valore possa essere alle spalle” sostiene Dwek. La quale conclude la sua analisi indicando le strategie liquid alternative, come una componente utile a decorrelare e diversificare i portafogli integrandole con le asset class tradizionali, e i real asset, come una potenziale fonte di reddito in un mondo a basso rendimento.

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