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AllianzGI: attenti alle false partenze del mercato azionario Usa

AllianzGI segnala gli indicatori da tenere sotto osservazione e suggerisce un approccio ‘Barbell’, vale a dire posizionarsi sugli estremi per proteggersi cogliendo occasioni in attesa che l’economia riparta

3 Aprile 2020 15:10

financialounge -  Allianz GI barbell coronavirus daily news Mona Mahajan USA Wall Street
Le misure di contenimento del coronavirus stanno causando un blocco forzato dell’economia USA che, con ogni probabilità, causerà forti revisioni al ribasso della crescita di PIL e utili aziendali. Ma in vista del picco dei contagi e del possibile arrivo di nuovi farmaci, gli investitori dovrebbero comunque andare alla ricerca di opportunità e prepararsi sin da ora alla ripresa che verrà, con attese che l’attività economica possa tornare ai livelli pre-crisi nella seconda metà del 2020.

I QUATTRO INDICATORI DA NON PERDERE MAI DI VISTA, A COMINCIARE DA PIL E UTILI SOCIETARI


Allianz Global Investors, in un’analisi firmata dalla US Investment Strategist Mona Mahajan, prevede che nel breve in ambito corporate, ad avere la peggio saranno con ogni probabilità le piccole e medie imprese, mentre riusciranno a resistere meglio le aziende con bilanci solidi e livelli di indebitamento stabili. Ma per selezionare le azioni o le obbligazioni corporate serve un’approfondita attività di ricerca e analisi e un’oculata gestione attiva, per questo la grande casa d’investimento monitorerà molto da vicino i trend in quattro aree dell’economia e del mercato: le stime di crescita del PIL, le revisioni degli utili, il rendimento dei Treasury e la volatilità.

STABILIZZAZIONE DELL’ECONOMIA NELLA SECONDA METÀ DEL 2020


L’esperta di AllianzGI vede una possibile contrazione del 20-30% del PIL Usa solo nel secondo trimestre, ma se entro l’estate il picco sarà stato raggiunto e annunciata una cura efficace, vede anche una stabilizzazione nella seconda metà del 2020, anche sulla base della parabola del contagio in Cina. Per quanto riguarda il rapporto tra prezzi e utili, Mahajan stima per le società dell’S&P 500 un fair value a breve termine del 10-20% inferiore ai livelli attuali, mentre nei prossimi mesi si aspetta che i mercati oscilleranno prima di registrare un’inversione, offrendo opportunità agli investitori di lungo periodo.

IL RENDIMENTO DEI TREASURY PUÒ TORNARE SOPRA L’1%


Per quanto riguarda i rendimenti dei Treasury, da sempre considerati beni rifugio, con la progressiva stabilizzazione delle prospettive economiche AllianzGI si aspetta che il rendimento del decennale torni sopra l’1,0%. La volatilità è ancora oggi molto elevata, ma sui recenti minimi di Borsa ha segnato livelli del VIX stabili tra 50 e 60, il che secondo Mahajan potrebbe essere un segnale incoraggiante dell’avvenuto superamento anche del “picco della paura”.

ATTENTI ALLE FALSE PARTENZE E AI NUOVI MINIMI


Ma l’esperta di AllianzGI avverte che nelle passate fasi ribassiste le azioni hanno spesso registrato rimbalzi per poi tornare a livelli pari o inferiori ai precedenti minimi, per questo attenzione alle false partenze, soprattutto fino a quando l’emergenza mondiale non toccherà il picco e i mercati avvieranno l’inversione. In ogni caso Mahajan non crede che la pandemia minerà la solidità dei fondamentali dell’economia USA nel lungo periodo e in ultima analisi ritiene che prezzi degli asset più bassi e oscillazioni dei mercati potrebbero creare delle opportunità gli investitori in cerca di livelli di rischio/rendimento più interessanti.

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APPROCCIO BARBELL PER GIOCARE IN DIFESA E IN ATTACCO


Infine l’esperta di AllianzGI fornisce agli investitori in attesa del picco un approccio “Barbell”, vale a dire posizionare i portafogli sugli estremi: da un lato asset difensivi, come Treasury, oro e dollari USA, e dall’altro asset rischiosi che potrebbero beneficiare della ripresa, come farmaceutici e tecnologici, questi ultimi nel 5G, cloud computing ed e-gaming. Il tutto senza dimenticare le A-share della Cina, che è stata la prima ad uscire dalla crisi, prendendo in considerazione anche asset class e settori che prezzano situazioni di estrema difficoltà, ma che alla fine potrebbero recuperare, come alcune compagnie aeree. Non è mai il momento sbagliato per stilare una “lista dei desideri”, conclude Mahajan.

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