Mercati, otto segnali da tenere d’occhio per cavalcare il rimbalzo

La volatilità sui mercati è scesa dai massimi estremi toccati a metà marzo, ma resta elevata almeno quanto l’incertezza degli investitori, che osservano l’impatto devastante che il coronavirus sta infliggendo alle economie mondiali. Nessuno sa quando questa crisi terminerà, e sono in molti a chiedersi se sia già il momento di ricostruire le posizioni nelle asset class rischiose oppure se il recente rally rappresenti soltanto un recupero temporaneo.

UNA WATCHLIST PER CAVALCARE IL RIMBALZO DEI MERCATI

A questo proposito gli esperti di Allianz Global Investors hanno messo a punto una lista di controllo (watchlist) per cercare di scoprire se il mercato orso sia vicino ai minimi. “Ispirandoci ad ‘Anatomy of the Bear’ di Russell Napier e analizzando le grandi crisi della storia, in passato abbiamo delineato una ‘watchlist’ di segnali da scrutare che si è rivelata utile nella misurazione della caduta azionaria durante la primavera del 2009. Un approccio che potrebbe rivelarsi una guida utile anche in questo frangente per gli investitori dal momento che, se è vero che la storia non si ripete sempre, è altrettanto vero che spesso emergono delle analogie”, fa sapere Stefan Hofrichter, CFA, Global Economist di Allianz Global Investors.

TROPPO PRESTO PER DEFINIRE CONCLUSO IL SELL-OFF

In estrema sintesi, sulla base di questa lista, risulta che è troppo presto per definire concluso il sell-off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione né di quantità né di prezzo), sebbene non manchino motivi per essere positivi sulle prospettive di mercato. “Gli investitori dovrebbero essere prudenti, ma i minimi potrebbero non essere lontani” puntualizza Hofrichter, secondo il quale è meglio non fidarsi troppo del moderato calo della volatilità misurata dall’indice VIX dal momento che in passato, l’ampiezza delle oscillazioni azionarie ha mostrato una tendenza a raggiungere i massimi un paio di mesi prima che le azioni toccassero i loro minimi.

POTENZIALI OPPORTUNITÀ PER GLI INVESTITORI ATTIVI

“Per contro, visto che il recente sell-off è stato particolarmente rapido rispetto agli standard storici, le prospettive potrebbero improvvisamente diventare più positive. In tutti i casi, questa correzione generalizzata ha determinato delle importanti dislocazioni nei prezzi creando potenziali opportunità di investimento per gli investitori attivi che utilizzano un’approfondita analisi bottom-up nella selezione sia di azioni che di obbligazioni” argomenta l’esperto.

LO STATO ATTUALE DEGLI 8 PUNTI DELLA WATCHLIST

Ma quali sono e qual è lo stato attuale degli otto punti della ‘watchlist’ sui quali gli investitori dovrebbero focalizzare l’attenzione? Quello con segnale ‘positivo’ è il punto relativo ai principali stimoli fiscali e monetari mentre l’indicatore sulla stabilizzazione del settore finanziario è in modalità ‘neutrale’. Da ‘neutrale a negativo’, invece, è lo status relativo alla riduzione degli spread (extra rendimenti delle obbligazioni societarie rispetto ai titoli di stato di paesi ‘core’). Infine, ben 5 spie sono ‘negative’: fine dell’evento scatenante la crisi, valutazioni azionarie che non devono essere elevate, dati economici ancora lontani da un graduale miglioramento, punto di minimo del sentiment degli investitori non ancora raggiunto e pessimismo sugli utili che non ha registrato il picco.