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Pil cinese in caduta libera, ma secondo Fidelity è in arrivo una forte ripresa

Nel primo trimestre il prodotto interno lordo di Pechino si è contratto del 6,8% a causa dell’epidemia di coronavirus, ma la ripresa sembra già in atto, spiega Lynda Zhou, portfolio manager di Fidelity International

19 Aprile 2020 15:00

financialounge -  cina coronavirus Fidelity International Lynda Zhou PIL
Una caduta verticale, ma in linea con le aspettative: nel primo trimestre 2020 il Pil della Cina ha registrato una contrazione del 6,8% su base annua. Come ha sottolineato Lynda Zhou, portfolio manager di Fidelity International, “si assiste ad un calo generale: su base annua, le vendite al dettaglio registrano una contrazione del 19% e l’investimento nel reddito fisso è diminuito del 16,1%. D’altra parte, su base annua le esportazioni sono in calo dell'11,4% mentre le importazioni hanno registrato una leggera flessione dello 0,7%. Il surplus commerciale ha registrato un calo dell'80,6% a 98,3 miliardi di renminbi”.

RIPRESA A MARZO


Una situazione molto complessa, nella quale però l’esperta di Fidelity ravvisa qualche dato positivo. “Il reddito disponibile è diminuito solo del 3,9% (su base reale). La maggior parte delle attività si è ripresa rapidamente a marzo. Ci aspettiamo una forte ripresa nel secondo trimestre dell’anno”.

MIGLIORAMENTI STRUTTURALI


Secondo Zhou “in futuro continueremo ad assistere a miglioramenti strutturali nella composizione del Pil, con i consumi che ricopriranno un ruolo sempre più importante, mentre per il commercio ci aspettiamo dati più deboli per il secondo trimestre. I consumi interni e le attività legate all’investimento nel reddito fisso, in rapida ripresa da aprile, diventeranno ancora più importanti e contribuiranno in misura maggiore alla composizione del Pil”.

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NUOVI STIMOLI POLITICI IN ARRIVO


Ci sono poi grandi aspettative sull’annuncio di ulteriori stimoli politici durante il meeting “Two Sessions”: tuttavia, come osserva l’esperta di Fidelity International, “il mercato potrebbe rimanere deluso, dato che il sistema politico ha spostato l'attenzione sul mantenere l’occupazione stabile piuttosto che sul mantenimento di un target di Pil elevato”.

FARE LEVA SUI CONSUMI


“Possiamo ancora aspettarci uno stimolo su piccola scala, facendo leva sui consumi e favorendo gli investimenti nel settore tecnologico, attuando maggiori riforme e con un’apertura dal fronte politico, soprattutto nel settore finanziario”, ipotizza Zhou, secondo cui ciò dovrebbe sostenere il mercato per continuare a sovraperformare.

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