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Idee di investimento - Azioni - 20 aprile 2020

Troppo presto per definire concluso il sell-off sui mercati. Ma i Pac permettono di comperare diluendo i rischi del market timing mentre i gestori attivi possono selezionare opportunità nell’hi tech e a Wall Street

di Leo Campagna 20 Aprile 2020 10:05

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LA CORREZIONE DEI MERCATI POTREBBE NON ESSERE FINITA


E’ troppo presto per definire concluso il sell-off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione né di quantità né di prezzo), sebbene non manchino motivi per essere positivi sulle prospettive di mercato. “Gli investitori dovrebbero essere prudenti, ma i minimi potrebbero non essere lontani” puntualizza nell’articolo Mercati, otto segnali da tenere d’occhio per cavalcare il rimbalzo Stefan Hofrichter, Cfa, Global Economist di Allianz Global Investors. Secondo il quale è meglio non fidarsi troppo del moderato calo della volatilità misurata dall’indice Vix dal momento che in passato, l’ampiezza delle oscillazioni azionarie ha mostrato una tendenza a raggiungere i massimi un paio di mesi prima che le azioni toccassero i loro minimi. “Per contro, visto che il recente sell-off è stato particolarmente rapido rispetto agli standard storici, le prospettive potrebbero improvvisamente diventare più positive. In tutti i casi, questa correzione generalizzata ha determinato delle importanti dislocazioni nei prezzi creando potenziali opportunità per gli investitori attivi che utilizzano un’approfondita analisi bottom-up nella selezione sia di azioni che di obbligazioni” argomenta l’esperto.

UN ACCESSO AL MERCATO GRADUALE CON I PIANI DI ACCUMULO


La risposta consigliata da Pictet AM per evitare di perdere soldi quando i mercati nel lungo termine salgono vendendo sui minimi in preda al panico è la strategia di investimento dei piani di accumulo (Pac), ovvero un accesso al mercato graduale, basato su sottoscrizioni periodiche di importi modulati sul proprio profilo di rischio. Un approccio che aiuta a mettere da parte le emozioni e abbatte la volatilità limitando le perdite nelle fasi ribassiste, ma riuscendo a intercettare praticamente per intero i rialzi, di cui, invece, nel lungo periodo, l’investitore medio perde una metà. Chi ha investito con un Pac da fine 2007 a fine 2010 sul Pictet-Security, per esempio, avrebbe incassato un ritorno medio del 39,5%, mentre in media, un Pac di 3 anni sul Pictet-Global Megatrend Selection ha registrato una performance del 21%. Paolo Paschetta, country head Italia di Pictet Asset Management, nell’articolo “Market timing? I piani di accumulo possono rendere il doppio”, sottolinea che, mentre i versamenti periodici di un Pac riducono drasticamente l’impatto della volatilità cancellando i bias cognitivi dell’investitore e le decisioni sbagliate di market timing, il panic selling invece cristallizza perdite certe e sottrae in media la metà del potenziale guadagno che si avrebbe restando investiti a un anno di distanza. Le simulazioni di Pictet AM dimostrano che l’investimento graduale protegge dai crolli e consente di intercettare quasi per intero i rialzi.

LE QUALITÀ DEI FLESSIBILI AZIONARI


Anche le migliori strategie bilanciate flessibili sono riuscite a difendere, in questo difficile contesto di mercato, il valore dell’investimento grazie ad un’ampia diversificazione delle asset class in portafoglio, alla molteplicità delle fonti di rendimento, e alla capacità di adeguarsi in modo rapido ed efficace alle forti oscillazioni dei prezzi. Caratteristiche che candidano queste strategie ad essere un’interessante soluzione anche per i prossimi mesi. Il team di gestione può infatti plasmare le scelte di portafoglio in modo dinamico, privilegiando di volta in volta i settori e le tipologie di titoli destinati a fare meglio della media di mercato. Tra i migliori fondi bilanciati flessibili Eur globali con 5 stelle Morningstar, riconosciuta società indipendente specializzata nell’analisi dei fondi comuni, figurano per esempio BlackRock Dynamic Allocation Fund, Morgan Stanley Investment Funds – Global Balanced Risk Control Fund , Raiffeisen-GlobalAllocation-StrategiesPlus I VT, Vontobel Fund II – Vescore Global Risk Diversification, e Euromobiliare Flessibile Azionario. Quest’ultimo, come si legge nell’articolo Come esporsi al mercato azionario internazionale con meno volatilità, può investire da un minimo del 20% ad un massimo del 100% in azioni, in modo dinamico in funzione della view del team di gestione. Il quale, inoltre, inserisce opportunamente anche obbligazioni e valute estere e si avvale dell’uso di strumenti derivati che permettono, in modo efficiente e tempestivo, di esporsi o coprire il portafoglio. Caratteristiche che lo rendono adatto agli investitori che desiderino esporsi al mercato azionario internazionale senza tuttavia assumerne il medesimo profilo di volatilità.

IL PRIMATO DI WALL STREET


Intanto, la risposta delle politiche fiscali e monetarie americane allo shock da coronavirus è stata straordinariamente decisa ed estesa, ben oltre le misure messe in campo dalle altre principali economie avanzate, e potrebbe riservare ancora sorprese positive. Questo a fronte di un mercato azionario americano che esprime una concentrazione relativamente elevata di società di buona qualità, in grado di superare la tempesta e di performare meglio rispetto alle aziende quotate degli altri mercati sviluppati sull’arco dei prossimi 6-12 mesi. Per questo BlackRock esprime una decisa preferenza per le azioni a stelle e strisce, che consiglia di sovrappesare nei portafogli degli investitori. Come illustrato nell’articolo BlackRock: perché l’azionario Usa resta la scelta migliore, la composizione settoriale dell’indice spiega in parte questo primato, in quanto nell’azionario americano ha un peso superiore l’Information technology, che costituisce oltre un quarto del valore di mercato della componente americana, mentre il settore dei servizi di comunicazione, che comprende le maggiori società di Internet e social media, ne rappresenta l’11%, e un altro 15% è costituito dal settore Healthcare, che offre ritorni più elevati e crescita stabile dei ricavi.

TUTTE LE OPPORTUNITA’ NEL SETTORE HI TECH


A proposito di tecnologia, l’impatto del covid-19 sull’economia mondiale e sui mercati non ha risparmiato nemmeno questo settore che, tuttavia, mantiene buoni fondamentali, poiché molte delle tendenze positive degli ultimi anni continuano. Tendenze come l’incremento della velocità di rete, investimenti nei data center sul cloud e la costante vivacità del commercio online. La pandemia non spazzerà via le tendenze tecnologiche di trasformazione di lungo periodo, dal cloud computing, al 5G, ai veicoli elettrici, dallo streaming alla sicurezza informatica. Per questo l’investitore deve essere attento a scovare qualsiasi divario significativo tra le valutazioni e i fondamentali con un processo di investimento disciplinato, identificando i titoli che scambiano a valutazioni interessanti e hanno le migliori prospettive di crescita. È questa l’indicazione di Paul Wick, portfolio manager di Columbia Threadneedle Investments nell’articolo "La crisi può far emergere valore nei titoli tecnologici", nel quale l’esperto approfondisce le diverse opportunità che si dischiuderanno nei prossimi anni nel settore hi tech.

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