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Coronavirus, il vaccino sarà pronto in Svizzera già a ottobre?

L’università di Berna e l’azienda farmaceutica Saiba sono al lavoro su un vaccino già testato sugli animali e facilmente replicabile. A ottobre potrebbe essere disponibile per tutta la popolazione

22 Aprile 2020 09:32

financialounge -  coronavirus svizzera vaccino coronavirus
La Svizzera accelera e pensa di essere pronta a vaccinare la popolazione contro il Covid-19 il prossimo ottobre. L’annuncio è arrivato da Martin Bachmann, professore di immunologia dell’università di Berna, durante una conferenza stampa online organizzata dalle Nazioni Unite.

TEMPI ACCORCIATI


Si tratterebbe di un lasso di tempo molto inferiore ai 12-18 mesi stimati finora dalla maggior parte degli scienziati per arrivare a produrre un vaccino efficace e sicuro. Ma Bachmann, che insegna anche all’istituto Jenner di Oxford e sta collaborando per lo sviluppo del vaccino con l'azienda svizzera Saiba, si è detto ottimista sulla possibilità che il team di ricercatori svizzeri possa arrivare prima al risultato.

VACCINO REPLICABILE


Questo perché l’approccio utilizzato è diverso dagli altri, visto che il team dell’università di Berna utilizza particelle simili al virus, che non sono contagiose, e non il virus stesso. Un prototipo del vaccino è stato sviluppato lo scorso febbraio ed è stato testato con successo su topi da laboratorio. Inoltre, secondo Bachmann “il vaccino è unico anche per la sua elevata scalabilità, ha la capacità di produrre miliardi di dosi in poco tempo”.

PRIME SOMMINISTRAZIONI AD AGOSTO


“Abbiamo in programma di immunizzare le prime persone ad agosto e poi di condurre una grande vaccinazione a ottobre - ha dichiarato Bachmann - la nostra strategia è ottenere l'immunizzazione di almeno tutta la popolazione svizzera entro i prossimi sei mesi e quindi iniziare a produrre il vaccino per il mercato globale. Questo è un obiettivo ambizioso, ma vi assicuro che abbiamo buone possibilità".

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IL SUPPORTO DELLE AUTORITÀ DI CONTROLLO


Lukas Jaggi, portavoce di Swissmedic, l’autorità responsabile dell’approvazione delle terapie mediche in Svizzera, ha affermato che l’ente segue da vicino lo sviluppo del progetto e ha già offerto consulenza scientifica. “Il fattore tempo è importante – ha detto Jaggi – ma sicurezza e tollerabilità del vaccino vengono prima di tutto”.

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