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Wall Street apre in positivo continuando a puntare a quota 2.800 punti

Avvio col segno più per la Borsa di New York, trainata dal rialzo del petrolio e dal pacchetto di aiuti economici. Gli investitori si concentrano sul miglioramento della diffusione del virus e sull’imminente allentamento delle misure di lockdown

24 Aprile 2020 16:02

financialounge -  borse mercati petrolio Piazza Affari Wall Street
Wall Street apre in rialzo, nel tentativo di allungare al terzo giorno fila la striscia di guadagni. In avvio di contrattazioni, l’indice S&P 500 segna +0,26%, tornando a sfiorare quota 2.800 punti, il Dow Jones +0,22% e il Nasdaq si muove attorno alla parità. A dare sostegno alla Borsa di New York il petrolio, con il Wti che guadagna oltre il 4% e il pacchetto di aiuti approvato dalla Camera per il rilancio dell’economia Usa. 

IL PACCHETTO DI AIUTI PER L’ECONOMIA USA


La Camera, negli Stato Uniti, ha approvato un pacchetto di aiuti per far fronte all’emergenza scatenata dal coronavirus da 484 miliardi di dollari per sostenere i finanziamenti a favore delle piccole imprese e fornire supporto agli ospedali. Gli investitori accolgono con favore i numeri in miglioramento sulla diffusione del virus e la prospettiva di un imminente allentamento delle misure restrittive in alcuni Stati. Sale il prezzo del petrolio, con il Wti che torna sopra i 17 dollari al barile, mentre il Brent giugno è di poco sotto quota 22 dollari al barile, migliorando la quotazione rispetto all’inizio della giornata.

LISTINI EUROPEI FIACCHI


In Europa, Piazza Affari segna -0,50%, e restano sotto la parità anche gli altri listini. Sotto pressione i titoli bancari, bene Terna, Finecobank, Tenaris e Diasorin. Lo spread, dopo aver toccato i 260 punti base in mattinata, torna attorno ai 240 punti base. Il rendimento del Btp decennale scende sotto la soglia del 2%, attestandosi all’1,99%, dal 2,12% dell’apertura di oggi. 

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L’ATTESA PER IL GIUDIZIO DI S&P


Questa sera l’agenzia di rating S&P esprimerà la sua valutazione sul debito pubblico dell’Italia che, in caso di bocciatura, rischia di finire al livello “junk”, ossia spazzatura. Attualmente il rating del debito italiano è al livello BBB, appena due gradini sopra il livello speculativo, quello definito appunto “junk”, perché ritenuto rischioso per gli investitori internazionali. La Bce, nel frattempo, ha deciso di accettare fino a settembre come collaterale anche i titoli che dovessero scendere al livello “spazzatura”. 

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