Columbia Threadneedle Investments
Le dieci tendenze che stravolgeranno economia e mercati
Il mondo post-coronavirus sarà profondamente diverso e le aziende dovranno ripensare il proprio ruolo nella società: ci sarà più spazio per un “capitalismo morale”? Ecco quali saranno i cambiamenti più rilevanti secondo Columbia Threadneedle Investments
27 Aprile 2020 19:00
Ci sarà un prima e un dopo, un mondo pre-coronavirus e un mondo post-coronavirus. Scienziati, economisti, analisti lo ripetono praticamente dall’inizio dell’emergenza provocata dalla pandemia Covid-19, sfociata ormai in una crisi globale. Ma quali saranno, nello specifico, le tendenze che cambieranno completamente economie e mercati? Pauline Grange, Gestore di portafoglio, Azioni globali di Columbia Threadneedle Investments, ha provato a immaginare i cambiamenti radicali che potrebbero interessare i comportamenti di consumatori, aziende e mercati finanziari. E da questa osservazione ha stilato un elenco ragionato di dieci tendenze emergenti dalla crisi Covid-19 che “cambieranno per sempre le economie e i mercati”.
Secondo l’esperta, i Paesi cominceranno a dare maggiore importanza “alla provenienza delle cose” mettendo così in discussione “un’eccessiva dipendenza da alcune nazioni”. “Si tratta di una vera e propria sfida che spingerà le aziende a diversificare le catene produttive. Potrebbero inoltre innescarsi dinamiche altamente favorevoli alle piccole imprese locali man mano che i consumatori si allontanano dai marchi fino ad oggi dominanti”, spiega Grange. La seconda tendenza rilevata dall’esperta riguarda, invece, l’accelerazione del passaggio alle carte di pagamento, dovuto principalmente al fatto che molti negozi cominciano a non accettare i contanti per motivi di igiene.
Il primissimo focolaio del contagio è partito da un mercato di carni animali di Wuhan, probabilmente a causa di regolamentazioni igieniche carenti che hanno favorito la trasmissione del coronavirus dagli animali all’uomo. Alla luce di ciò, spiega Grange, “verranno potenziate le leggi e le normative in materia, soprattutto in Cina, che sarà chiamata a regolamentare il suo settore alimentare”. Allo stesso tempo l’economia globale verrà rivoluzionata dai progressi della comunità medica. Secondo l’esperta di Columbia Threadneedle Investments, “resteremo sorpresi dalla velocità dei passi avanti compiuti verso una soluzione al virus, favoriti dalle scoperte in campo genetico, e dalla rapidità dei risultati degli studi clinici”. Il potenziamento della ricerca nel campo medico, quindi, sarà uno dei fattori dominanti dell’economia del futuro.
Molti di noi lo stanno provando ormai da mesi, ma la crescita dello smart working, dopo l’imposizione forzata dal virus, proseguirà. “Questo potrebbe stimolare gli investimenti nel cloud, accelerando l'abbandono delle tradizionali infrastrutture informatiche”, commenta Grange. Smart working che spesso è facilitato dalle piattaforme messe a disposizione dai colossi del web. Questi ultimi, ovviamente, ci hanno permesso in questa fase di sentirci meno soli, consentendoci di rimanere in contatto con parenti e amici. Secondo Grange in questo periodo “è emerso il ruolo fondamentale delle piattaforme tecnologiche” e sul lungo termine Google, YouTube e Facebook/Instagram “beneficeranno di una maggiore crescita degli utenti”. La diffidenza di utenti e governi preoccupati per la privacy potrebbe scemare proprio alla luce del ruolo chiave giocato in questa fase dai colossi del tech.
Un altro aspetto evidenziato da Pauline Grange riguarda l’aumento dei consumi online per tutte le voci di spesa, compreso l’alimentare. Quella che per molti è nata come una necessità potrebbe diventare la norma, e i rivenditori aumenteranno gli investimenti in questo ambito. Allo stesso tempo, secondo l’esperta, assisteremo a un’accelerazione dei principali trend tecnologici che erano già in corso, a partire dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie che permettono di bypassare l’interazione diretta.
Il penultimo aspetto messo in evidenza riguarda un possibile rilancio dell’agenda green a livello globale, con i Paesi che potrebbero tentare di preservare i miglioramenti, generati dal blocco dell’attività umana, sfruttando gli stimoli fiscali messi in campo. Infine, Grange si sofferma su un aspetto definito “ascesa del capitalismo morale”, ovvero la possibilità che le aziende possano attraversare “una fase di riorganizzazione profonda e attribuire maggiore importanza al loro scopo”. Un segnale di questa tendenza è il dubbio riguardante l’opportunità di ricorrere ai riacquisti di azioni proprie da parte delle aziende. E nel periodo post Covid-a9, avverte Grande, dubbi come questo potrebbero aumentare, portando a un cambiamento radicale “della scala dei valori visto che abbiamo sperimentato un'effettiva riduzione delle libertà”.
GLOBALIZZAZIONE E PAGAMENTI ELETTRONICI
Secondo l’esperta, i Paesi cominceranno a dare maggiore importanza “alla provenienza delle cose” mettendo così in discussione “un’eccessiva dipendenza da alcune nazioni”. “Si tratta di una vera e propria sfida che spingerà le aziende a diversificare le catene produttive. Potrebbero inoltre innescarsi dinamiche altamente favorevoli alle piccole imprese locali man mano che i consumatori si allontanano dai marchi fino ad oggi dominanti”, spiega Grange. La seconda tendenza rilevata dall’esperta riguarda, invece, l’accelerazione del passaggio alle carte di pagamento, dovuto principalmente al fatto che molti negozi cominciano a non accettare i contanti per motivi di igiene.
IGIENE E RICERCA MEDICA
Il primissimo focolaio del contagio è partito da un mercato di carni animali di Wuhan, probabilmente a causa di regolamentazioni igieniche carenti che hanno favorito la trasmissione del coronavirus dagli animali all’uomo. Alla luce di ciò, spiega Grange, “verranno potenziate le leggi e le normative in materia, soprattutto in Cina, che sarà chiamata a regolamentare il suo settore alimentare”. Allo stesso tempo l’economia globale verrà rivoluzionata dai progressi della comunità medica. Secondo l’esperta di Columbia Threadneedle Investments, “resteremo sorpresi dalla velocità dei passi avanti compiuti verso una soluzione al virus, favoriti dalle scoperte in campo genetico, e dalla rapidità dei risultati degli studi clinici”. Il potenziamento della ricerca nel campo medico, quindi, sarà uno dei fattori dominanti dell’economia del futuro.
SMART WORKING E RISCOPERTA DEI COLOSSI DEL WEB
Molti di noi lo stanno provando ormai da mesi, ma la crescita dello smart working, dopo l’imposizione forzata dal virus, proseguirà. “Questo potrebbe stimolare gli investimenti nel cloud, accelerando l'abbandono delle tradizionali infrastrutture informatiche”, commenta Grange. Smart working che spesso è facilitato dalle piattaforme messe a disposizione dai colossi del web. Questi ultimi, ovviamente, ci hanno permesso in questa fase di sentirci meno soli, consentendoci di rimanere in contatto con parenti e amici. Secondo Grange in questo periodo “è emerso il ruolo fondamentale delle piattaforme tecnologiche” e sul lungo termine Google, YouTube e Facebook/Instagram “beneficeranno di una maggiore crescita degli utenti”. La diffidenza di utenti e governi preoccupati per la privacy potrebbe scemare proprio alla luce del ruolo chiave giocato in questa fase dai colossi del tech.
CONSUMI ONLINE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Un altro aspetto evidenziato da Pauline Grange riguarda l’aumento dei consumi online per tutte le voci di spesa, compreso l’alimentare. Quella che per molti è nata come una necessità potrebbe diventare la norma, e i rivenditori aumenteranno gli investimenti in questo ambito. Allo stesso tempo, secondo l’esperta, assisteremo a un’accelerazione dei principali trend tecnologici che erano già in corso, a partire dall’intelligenza artificiale e dalle tecnologie che permettono di bypassare l’interazione diretta.
“La crisi può far emergere valore nei titoli tecnologici”
“La crisi può far emergere valore nei titoli tecnologici”
AGENDA GREEN E CAPITALISMO MORALE
Il penultimo aspetto messo in evidenza riguarda un possibile rilancio dell’agenda green a livello globale, con i Paesi che potrebbero tentare di preservare i miglioramenti, generati dal blocco dell’attività umana, sfruttando gli stimoli fiscali messi in campo. Infine, Grange si sofferma su un aspetto definito “ascesa del capitalismo morale”, ovvero la possibilità che le aziende possano attraversare “una fase di riorganizzazione profonda e attribuire maggiore importanza al loro scopo”. Un segnale di questa tendenza è il dubbio riguardante l’opportunità di ricorrere ai riacquisti di azioni proprie da parte delle aziende. E nel periodo post Covid-a9, avverte Grande, dubbi come questo potrebbero aumentare, portando a un cambiamento radicale “della scala dei valori visto che abbiamo sperimentato un'effettiva riduzione delle libertà”.