Benjamin Kelly

Il coronavirus accelera le emissioni di social bond

Columbia Threadneedle analizza il fenomeno positivo di accelerazione sui social bond determinato dalla risposta alla pandemia: l’investimento sociale è destinato a durare anche dopo il superamento della crisi

4 Maggio 2020 19:00

financialounge -  Benjamin Kelly Columbia Threadneedle Investments coronavirus investimenti Esg Simon Bond
Il Covid-19 ha cambiato profondamente la vita della popolazione mondiale, andando a incidere sul benessere della popolazione del pianeta. I mercati dei capitali stanno rispondendo alla sfida di questa emergenza senza precedenti con il ricorso ai social bond: nelle ultime settimane ne sono stati emessi per oltre 9 miliardi di dollari, tutti da organismi sovranazionali. Ma si può fare di più, e la crisi attuale può essere una grande opportunità per i governi per potenziare e strutturare le proprie obbligazioni sociali. E una volta usciti dalla crisi, ci si può aspettare un cambiamento del mondo imprenditoriale in direzione di maggior attenzione agli impatti sociali. Per questo gli investimenti sociali sono un tema destinato a durare.

INVESTIMENTI ESG LA “RISCOSSA” DELLA COMPONENTE SOCIALE


Benjamin Kelly, Analista Senior, Investimento responsabile, e Simon Bond, Direttore investimento responsabile, Gestione di portafoglio, di Columbia Threadneedle Investments, analizzano le implicazioni e le prospettive del nuovo trend, partendo dall’osservazione che finora negli investimenti ESG, vale a dire con caratteristiche ambientali, sociali e di governance, la componente sociale è stata spesso messa in secondo piano rispetto agli altri due fattori, anche perché sono due elementi sono più facili da valutare, ad esempio misurando le emissioni di anidride carbonica o la diversità di genere in un consiglio di amministrazione.

INGENTI RISORSE PER IL SOCIALE


I due esperti di Columbia Threadneedle sottolineando che invece gli aspetti sociali presentano qualche difficoltà in più: ad esempio, la creazione di posti di lavoro è importante ed essenziale per imprimere vigore a un'economia, ma bisogna anche valutare la qualità dei lavori offerti in termini di trattamento e remunerazione dei lavoratori. Ora che gli investimenti sociali potrebbero essere in procinto di passare alla ribalta, dal momento che la comunità sovranazionale ha già destinato ingenti risorse alla lotta contro il Covid-19 emettendo più di 9 miliardi di debito nelle ultime settimane attraverso i Social Bond della Società finanziaria internazionale, i Sustainability Bond della Banca di sviluppo interamericana, i Social Bond della Banca africana per lo sviluppo, i Response Bond della Nordic Investment Bank e due collocamenti da 1 miliardo di euro ciascuno della Banca europea per gli investimenti e della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa.

CAPITALI IMPIEGATI IN SANITÀ, FINANZIAMENTI ALLE PMI E OCCUPAZIONE


Tutte emissioni che hanno ricevuto richieste di sottoscrizioni diverse volte superiori all’importo offerto, e che contribuiranno a finanziare prodotti e servizi tesi a migliorare le condizioni sanitarie e a preservare il tenore di vita delle comunità colpite dal virus. Sono collocamenti che rientrano nei Principi per i Green e Social Bond stilati dall'ICMA e l'utilizzo specifico dei capitali raccolti include aree quali sanità, accesso ai finanziamenti per le piccole imprese, occupazione e infrastrutture ambientali di più lungo termine.

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INTERESSANTE DIBATTITO SULLA SELEZIONE TRA COMPONENTE SOCIALE E AMBIENTALE


La pandemia ha fatto emergere con urgenza la necessità di ampliare il campo di applicazione dai green bond ai social e sustainability bond, infatti da inizio anno la componente sociale rappresenta il 18% di questi bond, una quota mai raggiunta prima, e si prevede una prosecuzione del trend con l'evoluzione e l'uscita dalla pandemia. Gli esperti di Columbia Threadneedle segnalano che gli investitori tendono ad essere monotematici, e si concentrano su un'unica grande idea alla volta: prima il cambiamento climatico, ora la crisi sanitaria in corso, e osservano che se la componente sociale comincerà ad avere la meglio su quella ambientale come criterio di selezione, si aprirà un dibattito molto interessante.

LA CRISI HA FATTO EMERGERE LA COMPONENTE SOCIALE DI VIAGGI E TRASPORTI


Kelly e Bond fanno il caso dei viaggi e dei trasporti aerei come aree in cui gli aspetti sociali vengono spesso trascurati per dare risalto all'impatto ambientale negativo, ma in realtà si tratta di due attività prettamente sociali. Il fondo Sustainable Infrastructure di Columbia Threadneedle ad esempio ha recentemente investito in una compagnia di navigazione che offre servizi merci e passeggeri dal Regno Unito e dalla Francia alle Isole del Canale in cui la componente sociale ha giocato un ruolo chiave, perché a causa della pandemia i servizi passeggeri sono sospesi ma i traghetti continuano a far arrivare alimentari e forniture mediche fondamentali alle Isole del Canale.

RIFLETTORI SULLE POLITICHE NEI CONFRONTI DEGLI STAKEHOLDER


I due esperti di Columbia Threadneedle aggiungono che alcune aziende cominciano a concentrarsi sugli aspetti sociali della propria attività nella lotta al Covid-19, perché la crisi sta accendendo i riflettori sulle politiche sociali delle imprese nei confronti dei principali stakeholder, tra cui dipendenti, fornitori e clienti. Ad esempio, Uber e Lyft hanno cominciato a collaborare con ospedali, governi locali ed enti no profit offrendo corse gratuite ai lavoratori essenziali, dagli addetti dei supermercati che fanno straordinari serali ai clienti dei banchi alimentari provenienti da aree svantaggiate.

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