commercio all’ingrosso
Fase 2, guida alle attività che riaprono oggi
Il 4 maggio segna la ripresa dell’attività per alcune industrie ed esercizi: ecco chi riapre e quali sono le regole da rispettare
4 Maggio 2020 11:43
A partire da lunedì 4 maggio, con l’inizio della “fase 2”, molte attività riprenderanno a funzionare, portando fuori casa 4,4 milioni di lavoratori, secondo le stime dei consulenti del lavoro. Ecco un elenco delle attività interessate dalla riapertura a livello nazionale, salvo diverse ordinanze disposte dalle Regioni.
Ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Tra le imprese del settore manifatturiero, la riapertura riguarda in particolare quelle con spiccata vocazione all’export. Per citare alcuni nomi: Fca ha riaperto lo stabilimento di Melfi e quello della Sevel di Atessa; nel bergamasco Brembo ha fatto ripartire in maniera graduale gli impianti di Curno, Mapello e Sellero; Whirlpool ha riaperto a Napoli e Ducati a Borgo Panigale.
Bar e ristoranti potranno riprendere l’attività, ma solo con le modalità di consegna a domicilio o asporto, salvo diverse disposizioni regionali. Per questi esercizi la “fase 2” comincerà il 1° giugno, a meno che il governo non decida di anticipare.
Aperti i negozi di alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante. Sospese le altre attività al dettaglio. Per tutte le attività commerciali, le imprese e i servizi che riapriranno il 4 maggio maggio è obbligatorio rispettare i protocolli di sicurezza previsti.
Per le aziende che riprendono l’attività, secondo il protocollo sottoscritto con i sindacati lo scorso 24 aprile, negli spazi comuni sarà obbligatorio utilizzare le mascherine e distanziare le postazioni. Si dovranno sanificare gli ambienti. Ove possibile si dovrà continuare a incoraggiare lo smartworking e raccomandare ferie e congedi. Occorrerà fornire gel e guanti. Le imprese che non rispettano le regole rischiano la sospensione temporanea dell’attività.
Anche per i cantieri è stato stabilito un protocollo: prima dell’accesso dovrà essere misurata la temperatura, e nei cantieri di grandi dimensioni (oltre 250 unità) deve esserci un presidio sanitario, mentre l’accesso agli spazi comuni (comprese mense e spogliatoi) dovrà essere contingentato. I locali dovranno essere continuamente ventilati, i tempi di sosta ridotti e si dovrà rispettare una distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. Per le aziende dei trasporti e della logistica è invece obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro, effettuare la sanificazione degli ambienti e fornire dispenser per il disinfettante.
MANIFATTURA E INDUSTRIE
Ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Tra le imprese del settore manifatturiero, la riapertura riguarda in particolare quelle con spiccata vocazione all’export. Per citare alcuni nomi: Fca ha riaperto lo stabilimento di Melfi e quello della Sevel di Atessa; nel bergamasco Brembo ha fatto ripartire in maniera graduale gli impianti di Curno, Mapello e Sellero; Whirlpool ha riaperto a Napoli e Ducati a Borgo Panigale.
RISTORAZIONE, MA SOLO DELIVERY E ASPORTO
Bar e ristoranti potranno riprendere l’attività, ma solo con le modalità di consegna a domicilio o asporto, salvo diverse disposizioni regionali. Per questi esercizi la “fase 2” comincerà il 1° giugno, a meno che il governo non decida di anticipare.
ATTIVITÀ COMMERCIALI
Aperti i negozi di alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante. Sospese le altre attività al dettaglio. Per tutte le attività commerciali, le imprese e i servizi che riapriranno il 4 maggio maggio è obbligatorio rispettare i protocolli di sicurezza previsti.
I PROTOCOLLI PER LA SICUREZZA
Per le aziende che riprendono l’attività, secondo il protocollo sottoscritto con i sindacati lo scorso 24 aprile, negli spazi comuni sarà obbligatorio utilizzare le mascherine e distanziare le postazioni. Si dovranno sanificare gli ambienti. Ove possibile si dovrà continuare a incoraggiare lo smartworking e raccomandare ferie e congedi. Occorrerà fornire gel e guanti. Le imprese che non rispettano le regole rischiano la sospensione temporanea dell’attività.
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LE REGOLE PER CANTIERI E LOGISTICA
Anche per i cantieri è stato stabilito un protocollo: prima dell’accesso dovrà essere misurata la temperatura, e nei cantieri di grandi dimensioni (oltre 250 unità) deve esserci un presidio sanitario, mentre l’accesso agli spazi comuni (comprese mense e spogliatoi) dovrà essere contingentato. I locali dovranno essere continuamente ventilati, i tempi di sosta ridotti e si dovrà rispettare una distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone. Per le aziende dei trasporti e della logistica è invece obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro, effettuare la sanificazione degli ambienti e fornire dispenser per il disinfettante.
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