ABI
Banche, da lunedì filiali aperte senza obbligo di appuntamento
Accordo tra Abi e sindacati per un ritorno alla normalità dal 18 maggio. Dispositivi di protezione per tutti e massimo un cliente per ogni bancario, con possibilità di tornare agli appuntamenti in caso di risalita dei contagi
13 Maggio 2020 09:18
La Fase 2 inizia ufficialmente anche per le banche, a partire dal 18 maggio. Da quella data, infatti, sarà possibile recarsi fisicamente nelle filiali senza prima aver preso un appuntamento. Il tutto, spiegano sindacati e Abi (associazione bancaria italiana), nel rispetto di regole che assicurino la sicurezza dei clienti e dei lavoratori.
L’accordo prevede infatti che all’interno della filiale ci sia al massimo un cliente per ogni bancario, in modo da garantire lo spazio necessario al distanziamento sociale. Fermo restando, ovviamente, che a ogni lavoratore verranno forniti i dispositivi di protezione personali necessari.
In caso di nuovo rischio sanitario, per esempio in zone in cui i contagi tornino a salire, l’accordo tra Abi e sindacati di categoria Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin prevede il ritorno all’obbligo di prenotazione dell’appuntamento. Inoltre, per venire incontro alle esigenze dei bancari che hanno figli under 14 (che ancora non possono tornare a scuola) le parti hanno concordato il ricorso a “specifiche soluzioni, anche solidaristiche” come quella della banca del tempo.
L’intesa tra Abi e sindacati si è resa necessaria in vista della graduale ripresa delle attività economiche dal 18 maggio. Ripresa che, ovviamente, comporterà una maggiore richiesta di servizi bancari. Nei giorni scorsi un accordo simile era stato raggiunto tra sindacati e Federcasse per la riapertura delle casse di risparmio al pubblico senza l’obbligo di prendere un appuntamento.
Tuttavia, nell’intesa è stata sottolineata l’importanza di privilegiare, quando possibile, i servizi online a quelli in presenza. Sempre nell’accordo tra Federcasse e sindacati, che ha fatto da apripista a quello successivo tra Abi e sindacati, è prevista la possibilità di adottare orari flessibili in occasione di giornate particolari come quelle in cui vengono pagate le pensioni.
UN CLIENTE PER OGNI BANCARIO
L’accordo prevede infatti che all’interno della filiale ci sia al massimo un cliente per ogni bancario, in modo da garantire lo spazio necessario al distanziamento sociale. Fermo restando, ovviamente, che a ogni lavoratore verranno forniti i dispositivi di protezione personali necessari.
SOSTEGNO PER I DIPENDENTI CON FIGLI
In caso di nuovo rischio sanitario, per esempio in zone in cui i contagi tornino a salire, l’accordo tra Abi e sindacati di categoria Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin prevede il ritorno all’obbligo di prenotazione dell’appuntamento. Inoltre, per venire incontro alle esigenze dei bancari che hanno figli under 14 (che ancora non possono tornare a scuola) le parti hanno concordato il ricorso a “specifiche soluzioni, anche solidaristiche” come quella della banca del tempo.
RICHIESTA DI SERVIZI BANCARI
L’intesa tra Abi e sindacati si è resa necessaria in vista della graduale ripresa delle attività economiche dal 18 maggio. Ripresa che, ovviamente, comporterà una maggiore richiesta di servizi bancari. Nei giorni scorsi un accordo simile era stato raggiunto tra sindacati e Federcasse per la riapertura delle casse di risparmio al pubblico senza l’obbligo di prendere un appuntamento.
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PRIVILEGIARE I SERVIZI ONLINE
Tuttavia, nell’intesa è stata sottolineata l’importanza di privilegiare, quando possibile, i servizi online a quelli in presenza. Sempre nell’accordo tra Federcasse e sindacati, che ha fatto da apripista a quello successivo tra Abi e sindacati, è prevista la possibilità di adottare orari flessibili in occasione di giornate particolari come quelle in cui vengono pagate le pensioni.
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