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Idee di investimento - Azioni - 18 maggio 2020

Il rally di Borsa evidenza troppo ottimismo e troppo in fretta, ma persistono opportunità tra i diversi settori. Anche all’interno della tecnologia che, insieme all’healthcare e ai beni di consumo primari, ha sofferto meno questa crisi

18 Maggio 2020 08:33

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INVESTITORI TROPPO OTTIMISTI, TROPPO IN FRETTA


Irene Lauro, Economista di Schroders, ritiene che gli investitori azionari siano diventati troppo ottimisti e troppo in fretta, ignorando che la crisi legata al Covid-19 colpirà duro i profitti, soprattutto delle società che operano nei settori dei trasporti aerei, delle automobili e del turismo. L’analisi dell’economista si focalizza sull’Eurozona che, con buona probabilità, accuserà nella prima metà dell’anno la contrazione di maggiore entità dalla grande depressione degli anni ’30. “Riteniamo che a questi livelli le valutazioni incorporino molte delle notizie positive che i mercati si aspettano e quasi per nulla il rischio che l’allentamento delle misure di lockdown possa portare a una seconda ondata di contagi da Covid-19, situazione che spingerebbe i governi a imporre nuove restrizioni” puntualizza nell’articolo Schroders: “Azioni, investitori troppo ottimisti e troppo in fretta” Lauro. Il modello di Schroders sulle previsioni per gli utili per azione (eps) mostra che in Europa dovrebbero scendere del 43% anno su anno nel 2020, per poi riprendersi con un +45% nel 2021. In uno scenario secondario, basato nell’ipotesi di un secondo round di contagi e alla reintroduzione del lockdown, Schroders prevede invece che gli eps possano diminuire più del 50% quest’anno.

L’AZIONARIO PUÒ OFFRIRE OCCASIONI PER I DIVARI TRA SOCIETÀ E SETTORI


L’impressione è che, in questo contesto, l’azionario resti attraente solo come sostituto di quel rendimento che le obbligazioni più sicure non sono in grado di offrire, ma nei momenti di crisi si aprono anche interessanti divari tra le diverse società e i settori. Dopo la crisi del 2001-2002, i titoli che hanno mancato il rialzo nei due anni successivi sono stati gli ex leader, così come dopo il 2008-2009 sono state banche e finanziari ad avere la stessa evoluzione. E anche oggi appare evidente che i titoli del travel e hospitality non saranno i vincitori della prossima fase di mercato. Partendo da questa considerazione Gianmarco Mondani, Investment Director e responsabile del team Non Directional Equity di GAM Investments, nell’articolo Investire sul dopo virus sfruttando il divario tra vincitori e vinti spiega come sfruttare il divario tra vincitori e vinti della crisi Covid-19. L’esperto di GAM parte dagli indicatori di rischio, osservando che non vi è nessun segnale di una svolta dell’attività economica, per cui le deboli condizioni del ciclo mettono sotto pressione gli utili, mentre i mercati stanno prezzando una recessione. Inoltre, il divieto di vendite allo scoperto in mercati come Italia, Spagna e Francia, ma anche nei più piccoli come Belgio, Grecia, Austria, unito a pesanti deflussi e alla riduzione di esposizione hanno causato movimenti nei prezzi totalmente imprevedibili.

UN NUOVO PARADIGMA ANCHE PER LA TECNOLOGIA


Resta il fatto che la pandemia e le strategie di contenimento del contagio da coronavirus hanno rivoluzionato il nostro modo di lavorare e passare il tempo libero. Tra i pochi settori che ne stanno uscendo vincenti si è distinta la tecnologia all’interno della quale, tuttavia, le nuove opportunità create dallo scenario post coronavirus rafforzano le posizioni di mercato di aziende operanti in specifici settori. Gli esperti di ClearBridge Investments (affiliata Legg Mason), nell’articolo Scenario post coronavirus, un nuovo paradigma anche per la tecnologia, hanno analizzato il fenomeno per decifrare il nuovo paradigma dell’innovazione tecnologica e vedono in pole position un aumento delle richieste dei servizi “a rete fissa” e dei servizi in cloud, il boom del gaming, un indispensabile upgrade della banda larga e il bisogno di sicurezza e integrità dei dati.

IL FILO ROSSO CHE UNISCE HEALTHCARE E TECNOLOGIA


Su questo filone pure i gestori del fondo AB International Health Care Portfolio di AllianceBernstein che ritengono che uno dei modi in cui questa pandemia modificherà in maniera importante e permanente il comportamento delle persone sarà il crescente utilizzo della tecnologia nel settore sanitario. Un esempio di questo fenomeno, in cui la tecnologia affiancata all’assistenza sanitaria guida il cambiamento, è rappresentato dalla telemedicina, il cui sviluppo è stato accelerato dalla pandemia, visto che permette agli operatori sanitari di fornire consulenza medica e diagnosi in maniera sicura, arrivando virtualmente nelle case dei pazienti. Come illustrato nell’articolo Dalla pandemia una spinta all’innovazione nel settore sanità, nell’approccio al settore della sanità i gestori non aspirano a identificare o prevedere i risultati delle ricerche o della scienza medica, ma sono concentrati esclusivamente sull’individuazione delle società migliori e dotate di solidi modelli di business, un approccio che ritengono consenta di ottenere performance e rendimenti a lungo termine molto più regolari e giustificati, anche se questo può comportare risultati inferiori alla media di mercato in presenza di forti rally di titoli di bassa qualità o rally della propensione al rischio.

POSITIVI SU BEVANDE ALCOLICHE E GASSATE


Anche Matthew Benkendorf, cio della boutique Quality Growth di Vontobel Asset Management suggerisce di tenere sotto controllo il settore sanitario, in cui le aziende esposte ai servizi essenziali potrebbero sperimentare i recuperi più rapidi. Ma al contempo guardando avanti, non pensa che i modelli di consumo cambieranno in modo significativo una volta che i rischi per la salute saranno diminuiti. Mentre il settore on-trade (bar o ristoranti) sta ovviamente soffrendo a causa dell’isolamento, il manager è positivo per quanto riguarda il settore delle bevande alcoliche e gassate: aziende come Constellation Brands, Coca-Cola e Pepsi hanno brand power, vantaggi competitivi e possono beneficiare di una tendenza verso prodotti più premium. “Ci aspettiamo di vedere maggiori profitti e un migliore flusso di cassa nel medio-lungo termine, e le valutazioni rimangono interessanti” puntualizza Benkendorf nell’articolo Vontobel: dove trovare opportunità nel mezzo del caos.

IMMOBILIARE: ACCELERAZIONE PER ALCUNI TEMI DI CRESCITA


Infine un aggiornamento sull’immobiliare quotato, tra i settori più colpiti dalla crisi economica dovuta al coronavirus. La offre nell’articolo Centri commerciali vuoti e riunioni virtuali: come cambia l’immobiliare dopo la pandemia il team Real Estate Securities di Neuberger Berman, secondo il quale non ci sono solo brutte notizie. “Quando si prevedono tassi d’interesse bassi, i REIT (Real Estate Investment Trust) ricevono spesso un impulso positivo e con l’epidemia di coronavirus è assai probabile che i tassi rimangano bassi ancora per molto tempo”, spiega il Team. “Ciò potrebbe sostenere il valore degli asset, consentire alle società immobiliari di concludere operazioni di rifinanziamento a condizioni più convenienti e attirare investitori in cerca di rendimento”. Inoltre, la crisi sembra aver impresso una notevole accelerazione ad alcuni temi growth di lungo termine che hanno un ruolo importante nel settore immobiliare.

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