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Idee di investimento - Obbligazioni - 18 maggio 2020

Gli acquisti sul mercato da parte della banche centrali continuano a fornire un supporto ai bond societari di qualità, mentre nell’high yield e nel debito emergente meglio mantenere un approccio improntato alla cautela

18 Maggio 2020 07:08

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LE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE HANNO SOFFERTO DI PIÙ


Dopo aver esaminato vari indicatori di mercato, Daniel Seiler, Head of Multi Asset di Vontobel AM, giunge alla conclusione che la situazione è tornata più o meno alle condizioni precedenti l’esplosione del coronavirus, con gli spread tra rendimento del debito pubblico e i tassi interbancari tornati ai livelli di gennaio insieme alla liquidità, ma con l’unica eccezione degli spread creditizi, ancora elevati, nonostante gli interventi di Fed e delle altre banche centrali dei mercati sviluppati. Finché gli spread creditizi rimarranno al di sopra dei livelli auspicabili, secondo l’esperto di Vontobel, è improbabile che Fed e banche centrali cedano, mentre è prevedibile che continuino a iniettare liquidità nei segmenti di mercato in difficoltà. Come si legge nell’articolo Vontobel: “Non mettersi contro la Fed e puntare sulle azioni”, nel pieno della crisi, le obbligazioni societarie hanno dovuto affrontare un sell-off più severo rispetto alle azioni, e sono state finora più lente a rispondere allo stimolo monetario. Questo dipende anche dal fatto che, diversamente dalle azioni che non hanno scadenza, i corporate bond maturano a una data fissa nel futuro, per cui il loro valore deriva dai flussi di cassa a breve termine. Le azioni invece dipendono quasi interamente dal tasso di crescita a lungo termine.

PER I BOND INVESTMENT GRADE ULTERIORI PLUSVALENZE IN VISTA


Secondo Volker Schmidt, senior portfolio manager di Ethenea, sia le iniziative della BCE che della Fed hanno avuto successo rispetto all’obiettivo di mantenere bassi i costi di finanziamento delle aziende, con il risultato di un rendimento medio delle obbligazioni societarie Investment Grade è inferiore all’1,5% in euro e leggermente superiore al 2,5% in dollari. Inoltre, la Fed è in grado di influenzare indirettamente i rendimenti a lungo termine acquistando Etf, che a loro volta investono in obbligazioni a lunga scadenza. Il mercato primario sta ora fornendo agli emittenti aziendali la liquidità necessaria, poiché gli acquisti effettivi o potenziali delle banche centrali stanno funzionando. L’esperto di Ethenea sottolinea che, nonostante le differenze nei programmi annunciati da Fed e Bce, stiamo assistendo agli stessi tipi di risultati: l’affidabilità delle banche centrali e la fiducia che gli investitori hanno riposto nella loro volontà di agire sono stati un fattore decisivo per il successo delle misure. Pertanto Schmidt, come ha modo di spiegare nell’articolo “Obbligazioni, il mercato ha fiducia nell’operato di Fed e Bce”, si aspetta che le obbligazioni societarie con rating Investment Grade “continueranno a offrire rendimenti positivi, con ulteriori plusvalenze in vista”.

IL MONDO DEL CREDITO RESTA INTERESSANTE


Intanto Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock Italia, nell’articolo BlackRock: “I mercati possono scendere ancora? Sì ma non di molto”, dichiara che la fase di riapertura delle economie dovrebbe essere gestita con rischi di reinfezione contenuti ma la ripresa degli utili sarà lenta, per ragioni di breve e medio periodo. Nell’analisi di BlackRock si evidenzia come le misure che impongono il distanziamento sociale, provocheranno per alcune attività costi significativamente maggiori. L’intervento pubblico nell’economia implica maggiore controllo sui bilanci aziendali, senza nessuna spinta da una nuova diminuzione della tassazione nel settore corporate. Le catene produttive, infine, con la crisi hanno aggiunto fragilità al sistema, con più costi produttivi. In questo scenario, BlackRock mantiene una “visione positiva sul mondo del credito investment grade e sulla parte di qualità dell’obbligazionario high yield”, quindi con rating BB e B, perché sono “al centro dell’azione di policy, sia dal punto di vista della politica monetaria che fiscale”.

UN PORTAFOGLIO DIFENSIVO ENTRANDO NELLA FASE 2


Nella visione degli esperti di Morgan Stanley Investment Management Andrew Harmstone e Christian Goldsmith, gestori del team Global Balanced Risk Control, la crescita globale del 2020 subirà un calo rilevante. “Anche uno scenario ottimistico si traduce in una forte contrazione della crescita per le principali economie”, proseguono gli analisti che, in ottica d’investimento, nella fase 2 suggeriscono di restare cauti. “Manteniamo un atteggiamento difensivo nell’attesa di opportunità con valutazioni interessanti che riteniamo emergeranno al dispiegarsi della fase 2 della crisi”, spiegano nell’articolo Morgan Stanley IM: “Acque calme per adesso sui mercati, ma nubi all’orizzonte” gli esperti di Morgan Stanley IM. “Il nostro attuale posizionamento comporta una preferenza per il credito di più alta qualità rispetto alle azioni, un sovrappeso sulla liquidità, mentre sottopesiamo il credito high yield e deteniamo una quota rilevante nell’obbligazionario investment grade”.

DUE STRADE PER GLI SPREAD OBBLIGAZIONARI


Resta il fatto che, come argumenta nell’articolo Valutare le opzioni migliori per uscire dal lockdown il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di JPMorgan Asset Management, sul fronte degli spread, sono diversi i fattori che potrebbero farli muovere in una direzione o nell’altra. “Potrebbe esserci un ampliamento se un’eventuale ripresa dei contagi dovesse rendere più probabile un’altra tornata di misure di blocco, o se il sentiment dovesse risentire di un’escalation delle tensioni fra Stati Uniti e Cina, dell’andamento della campagna elettorale statunitense o delle tensioni politiche in Europa (riguardanti la Brexit o il debito dell’Italia)”, spiega il team. Viceversa, se la ripresa sarà più rapida del previsto gli spread potrebbero restringersi. Per il momento, gli investitori stanno a guardare e privilegiano attivi di maggiore qualità. Questo contesto offre nelle emissioni di alta qualità un porto sicuro agli investitori ancora restii a scommettere nuovamente e senza riserve sui settori più a rischio – le obbligazioni high yield e il debito dei mercati emergenti – visto che la debolezza dei fondamentali permane. “Con il progressivo passaggio dei governi alla fase successiva delle misure d’intervento dettate dall’emergenza da coronavirus, gli investitori scruteranno attentamente l’orizzonte alla ricerca di segnali definitivi di ripresa. L’incertezza legata alla diffusione del virus crea rischi elevati per i mercati, in entrambe le direzioni”, conclude il team.

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